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Con Sneijder si chiude il cerchio

sneijder-holandaSecondo la ricostruzione fatta da Alfredo Pedullà, uno dei pochissimi tra gli attendibili e liberi giornalisti sportivi italiani, Sneijder ha impiegato una settimana esatta per dire SI allInter per un motivo: trattare la buonuscita con il Real Madrid, forzando la situazione per farsi concedere un riconoscimento economico. Vero o falso che sia cè di sicuro che non ha rifiutato lInter e nella serata di ieri si sono sciolte le decine di “gelate” che hanno accompagnato i titoli dei maggiori quotidiani italiani (gli stessi che spingono per una vittoria del Milan nel derby di sabato).
Sneijder è un giocatore particolare: nellultimo anno ha sicuramente reso di meno e lo si è visto più spesso in qualche discoteca, complice anche linfortunio, che lo ha tenuto lontano dai campi di gioco nella fase finale del campionato. Nellanno precedente (2007/08) il centrocampista olandese è stato decisivo per la conquista dellultima Liga dei blancos targata Schuster: 27 presenze da titolare, 9 gol e 6 assist confezionati.
I paragoni con Ronaldinho sono francamente risibili, dato che il tulipano è un giocatore efficiente, in piena forma, pronto a giocare, fosse stato per Pellegrini sarebbe rimasto perché viene considerato un giocatore di talento superiore. Non è beone, né grasso, né soprattutto ha avuto bisogno delle televisioni per coprire le sue eventuali magagne. Ha semplicemente avuto una vita sentimentale turbolenta, non dissimile da molti altri campioni. A livello internazionale vale molto più del tanto celebrato Diego, che nel Brasile, quando può, è il sostituto di Kakà. Ma state tranquilli, amici, non vedrete un sondaggio sulla Gazzetta che recita “con lacquisto di Sneijder lInter ha aumentato il gap dalla Juve?”.
Che giocatore è? E un centrocampista offensivo tuttofare che unisce una discreta grinta alle notevoli capacità tecniche e balistiche, uomo di raccordo tra settore offensivo e centrocampo. Ha iniziato la carriera in Olanda, nellAjax e pertanto è spesso partito sulla linea dellatipico tridente classico nel 4-3-3. Giocatore mobile, capace di infilarsi tra le linee e concludere o giocare di sponda, fa della rapidità di esecuzione la sua principale arma offensiva. Durante Euro2008 venne schierato dietro la punta Van Nistelrooy, insieme a Kuyt e Van der Vaart, e fece a fette la difesa italiana, segnando un gol meraviglioso al volo da attaccante puro.
I suoi punti di forza sono noti: è ambidestro, possiede una innata abilità nei calci piazzati che colma una vistosa lacuna della nostra squadra, abile coi piedi, rapido nel cambio di passo e nella conclusione, decisamente forte negli inserimenti. Non è un creatore di gioco puro, anche se col tempo nel Real Madrid ha occupato una posizione sempre più centrale, diventando uno dei fulcri della manovra, è un giocatore che crea superiorità numerica e appoggia costantemente lazione offensiva, che è quello che serve allInter, unendo una buona tecnica a una velocità non comune, soprattutto nelle decisioni (sa quando tirare e quando servire il compagno). Durante quellItalia-Olanda distrusse letteralmente Pirlo, entrato già nella sua notoria fase REM, che lo ha visto protagonista nellInter. La sua versatilità gli consente di giocare sia nel tridente offensivo, sia come centrocampista centrale, sia come ala in un modulo a una punta. Giocatore completo e giovane, dal quale poter ricavare molto.
A mio avviso abbiamo riempito la casella mancante, con un giocatore in grado di fare il cambio di passo, rapido, scattante, dal tiro molto preciso. Questo ci consentirà di mettere Stankovic qualche metro più indietro, per restituirlo a un ruolo più consono alle sue reali caratteristiche, tra le quali spiccano grinta e dedizione, liberando la squadra dalla sindrome del “terzinismo” (ovvero della presenza di troppi giocatori difensivi dalla difesa in su).
Di sicuro con larrivo del tulipano chiudiamo definitvamente il capitolo Ibrahimovic, con una campagna acquisti di notevole qualità. Rimango dellopinione che ci serva tempo e abbastanza fortuna per adesso, per non perdere troppi punti. Ma una volta che carburiamo, cè poco da dire, abbiamo una squadra pronta anche per dare lassalto al trono europeo.
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