Bauscia Cafè

Inter-Partizan 1-0

Tre punti pesantissimi quelli raccolti dall’Inter contro il Partizan Belgrado. Vittoria sofferta, arrivata sul filo di lana grazie ad un’incornata di Palacio e, soprattutto, ad un miracolo di Handanovic appena un minuto prima.
Stramaccioni ripropone Cambiasso in posizione di difensore centrale, nella linea a tre completata da Silvestre e Juan Jesus. A centrocampo la diga centrale è composta da Mudingayi e Guarin, con Jonathan e Pereira a presidiare le fasce; Coutinho è il trequartista dietro a Cassano e Livaja. Partenza buona quella dei nerazzurri che nei primi quindici minuti creano alcune azioni interessanti, sfiorando il gol con Jonathan e Coutinho. Il Partizan però non ci sta e reagisce. I ragazzi vanno in difficoltà e sono i serbi a sfiorare il vantaggio, prima con un palo colto da Markovic e poi con una conclusione debole da buona posizione di Miljkovic. Al 31’ Coutinho si fa male e Stramaccioni lo sostituisce con Palacio, passando a 4 in difesa nel tentativo di arginare l’assalto avversario. Al 32’ l’arbitro concede il penalty al Partizan per un fallo di Silvestre su Mitrovic, ma fortunatamente gli assistenti segnalano al direttore di gara che l’intervento irregolare è avvenuto fuori area, inducendo così il Sig. Liany a tornare sui suoi passi e concedere solo un calcio di punizione che non avrà esito. Finisce il primo tempo sul risultato di 0-0.
Nella ripresa Stramaccioni varia di nuovo assetto tattico rispolverando il 4-2-3-1, nel tentativo di cambiare l’inerzia del match. Mossa riuscita, perché per tutto il secondo tempo è l’Inter a fare la partita cercando di portare a casa bottino pieno. Ai serbi viene concessa solo qualche sporadica sortita in contropiede che però non ha esito. Le occasioni migliori infatti sono tutte per i nerazzurri: prima è Silvestre a calciare debolmente da buona posizione, consentendo al portiere avversario la parata. Poi è Palacio, a pochi passi dalla porta, a svirgolate malamente un pallone vagante. Infine Cassano calcia incredibilmente alto da buona posizione. Nel frattempo Stramaccioni opera due cambi: fuori Livaja e Cassano, dentro Zanetti e Milito.
La partita si risolve proprio nel finale: minuto 87’, il Partizan riparte in contropiede e, complice una scivolata di Silvestre, Markovic può presentarsi tutto solo davanti ad Handanovic che, con un’uscita spericolata a faccia avanti (in stile Angelo Peruzzi), compie un vero e proprio prodigio intercettando con la mano sinistra la conclusione a botta sicura del giocatore serbo. Appena trenta secondi dopo, sul ribaltamento di fronte, Palacio inzucca il cross di Milito dalla destra e, con la complicità del portiere Petrovic, la palla si insacca, per l’esultanza dei ragazzi e di tutto il popolo nerazzurro.
Nella successiva manciata di minuti non succede più nulla. Missione compiuta.

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