Non ero nemmeno nata quando Sócrates giocava nel Botafogo e faceva innamorare il Corinthians, avevo 4 anni quando era un giocatore della Fiorentina, ne avevo 31 quando è morto. Ne avevo 32 quando ho letto e tradotto alcuni dei suoi editoriali su CartaCapital per la trasmissione Brasils (letti poi da un eccezionale Valerio Mastandrea).
Lo conosco da poco, dunque, Sócrates Brasileiro Sampaio de Souza Vieira de Oliveira, ma mi ci sono già affezionata molto. Si è preso un posto speciale nei ricordi calcistici che non ho, ma che voglio costruire.
Sócrates è un personaggio che non vedete l’ora di conoscere meglio, ve l’assicuro. Potete farlo, con questo libro che è stato scritto grazie a un grandissimo lavoro di documentazione e ricerca nei luoghi di Sócrates, tra la sua gente, i suoi amici e i compagni di squadra. Ormai lo sanno tutti che Sócrates non era solo un giocatore divino, un medico e una persona straordinaria, era e sempre sarà una leggenda: qui si legge, finalmente, il perché di questa fama.
Ho idea che questo sia un libro che diventa speciale per ogni lettore in una maniera molto personale, che si insinui sotto la pelle per diventare parte dei propri ricordi e costruirne di nuovi, assieme.
E se non vi ho convinto io, lascio parlare l’autore Lorenzo Iervolino:
UltimoUomo – Buon compleanno, dottor Sócrates
Terranullius – Appunti per un viaggio verso Sócrates
Il sito della Casa Editrice 66thand2nd