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Venirsi incontro: il caso Julio Cesar

Julio Cesar? E’ ancora presto per sapere se sarà in ritiro.

Così si è espresso Massimo Moratti ieri sera, al termine di una lunga riunione con lo staff tecnico.
A 3 giorni dall’inizio della nuova stagione non è neanche sicuro che Julio Cesar, portiere dell’Inter da 7 stagioni, parteciperà al ritiro.
Ma come si è arrivati a questo punto?
L’argomento è delicato e la ragione, come spesso accade, non è da una parte sola. Molti tifosi si sono schierati immediatamente al fianco del portiere protagonista di mille battaglie, ma molti tifosi, forse, non hanno davanti agli occhi il quadro completo della situazione. Scrivere questo post è un compito ingrato per chi come me ha sviluppato un affetto e una ammirazione viscerali per Julio Cesar, per chi lo ammira dal punto di vista umano prima che sportivo, per chi sarebbe pronto ad elencare uno di seguito all’altro una serie di episodi veramente commoventi per un professionista del suo calibro…scrivere questo post, però, è doveroso per amore della verità, per rispetto all’Inter e, non ultimo, perchè tanto di gente pronta a dirvi quanto è riconoscente Julio Cesar e quanto è brutta e cattiva la società ne troverete a pacchi, lì fuori.

Già, la società. Una società all’interno della quale -è evidente- è in atto una rivoluzione ad ogni livello: dai vertici fino ai giocatori sul campo. Giocatori per i quali, con pochissime e sudatissime eccezioni, varrà dalla prossima stagione un principio inderogabile: tetto salariale a 2,5 milioni di euro netti. La proposta è stata fatta quasi a tutti: rinnovo con ingaggio spalmato o fine dell’avventura in nerazzurro. E così Chivu ha rinnovato, Lucio e Forlan hanno rescisso, Maicon -a quanto pare- sarà ceduto. La proposta è stata fatta, tra gli altri, anche a Julio Cesar intorno a metà maggio, ma il portierone non ha mostrato la stessa apertura di molti suoi colleghi. Rifiutato il rinnovo fino al 2016, rifiutata anche la cessione ad un’altra squadra: cosa succede? Succede che la società resta spiazzata e Julio Cesar, per provare a chiudere definitivamente la questione forzando la mano all’Inter, il 25 maggio si presenta alla festa della Curva Nord (senza il benestare della società, dicevano i bene informati..a questo punto più che comprensibile il motivo) e dichiara che le voci che lo vogliono via dall’Inter sono “tutte falsità” e che il suo futuro è nerazzurro.
In effetti le intenzioni della società sono le stesse, ancora oggi: l’offerta per prolungare il contratto fino al 2016 è sempre valida e l’idea è quella di avere Bardi come dodicesimo per farlo crescere all’ombra di quello che è, ancora oggi, uno dei migliori portieri del mondo. Resta però il nodo dell’ingaggio: Julio Cesar ha saltato più di 30 partite negli ultimi due anni per infortunio e le sue condizioni fisiche, a quanto pare, lasciano tutt’altro che tranquilli lo staff medico e mister Stramaccioni. Cosa fare, quindi?
Il tifoso resta purtroppo preso in mezzo, fra una società che comunica poco e male e un giocatore che lo fa fin troppo e che non vuole cedere di un centimetro sui propri interessi mascherandoli da affetto per l’Inter e richieste di rispetto. Di certo le sceneggiate messe in piedi da Julio Cesar (la già citata comparsata alla festa della Nord, ma anche i tweet strappalacrime di Susana Werner) non aiutano a distendere un rapporto che teso come oggi non è mai stato, così come non aiuta la stra-pubblicizzata (non a caso) trattativa per Handanovic. Eppure basterebbe così poco per venirsi incontro, da entrambe le parti: con due anni in più di contratto per chiudere una splendida carriera con la maglia nerazzurra sulle spalle, e con uno stipendio un po’ più basso per venire incontro alle esigenze della società.
Rispetto per una carriera straordinaria da una parte, rispetto per le impellenti -purtroppo- esigenze della società dall’altra.
Rispetto per i tifosi, che certi teatrini proprio non li meritano.
E così ecco che assumono un senso anche le parole di Marco Branca di ieri sera, in contraddizione solo apparente con quelle di Moratti: “Julio Cesar resta con noi, ma chiedete a lui cosa vuole fare“. L’Inter la sua offerta l’ha fatta. E tu, Julio, cosa vuoi fare?
E’ così difficile, per chi dice di amare l’Inter così tanto?

Nk³

Il calcio è uno sport stupido, l’Inter è l’unico motivo per seguirlo. Fermamente convinto che mai nessun uomo abbia giocato a calcio come Ronaldo (ma anche Dalmat non scherzava). Vedovo di Ibrahimovic, ma con un Mourinho in panchina persino i Pandev e gli Sneijder possono sembrare campioni. Dategli un mojito e vi solleverà il mondo.

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