Bauscia Cafè

Chievo – Inter 2-1 passarella mancata

Marcatori: 41′ pt Andreolli, 28′ e 45′ st Obinna
CHIEVO VERONA: 18 Squizzi; 2 Bernardini, 3 Dainelli (28′ st 10 Obinna), 7 Lazarevic, 8 Radovanovic, 9 Bentivoglio, 21 Frey, 33 Rubin, 43 Paloschi, 56 Hetemaj (41′ st 14 Calello), 93 Dramé.
INTER: 30 Carrizo; 4 Zanetti, 14 Campagnaro (1′ st 23 Ranocchia), 6 Andreolli, 33 D’Ambrosio; 19 Cambiasso, 21 Taider, 10 Kovacic (37′ st 13 Guarin) 11 Alvarez; 20 Botta (40′ st 97 Bonazzoli), 22 Milito.
Ammoniti: 38′ pt Andreolli, 16′ st Frey, 30′ st Dramè.

Ultima giornata di campionato, quinto posto matematico, Chievo non invischiato nella lotta per non retrocedere, è evidente già dall’undici iniziale che non sarà una normale partita ma piuttosto il modo per far giocare l’ultima da titolare agli eroi del triplete rimasti. Più Carrizo.
Il primo tempo vola via leggero: pochi falli, pochi contrasti, poco ritmo e poco senso tattico. Alla fine sarà 0-1 per i nerazzurri con il primo gol di Andreolli sugli sviluppi di un calcio piazzato e due legni colpiti da Paloschi di testa e dall’autentica spina nel fianco Lazarevic. Ci fosse stato Samuel in campo la spina sarebbe stata recisa con decisione. La non esultanza di Andreolli diventa così il principale motivo di discussione dell’intervallo.
La ripresa è ancora più povera dei primi 45 minuti, il livello agonistico è inferiore a quello messo in campo da Bausciacafè e DopoLavoroInter nella oramai leggendaria partita di una settimana fa. Il solo Kovacic prova ogni tanto a dispensare calcio ma tra compagni fuori forma e compagni svagati le sue accelerazioni finiscono con un nulla di fatto. Ci pensa allora Obinna, ex con il dente avvelenato che non ha gradito il mancato rinnovo di contratto dopo 1 gol in 11 partite a dare vivacità alla partita. Appena entrato in campo Victor, la freccia della Nigeria, brucia Ranocchia sullo scatto in area, sbaglia il cross e inganna Carrizo che non copre il primo palo. Pareggio e piroette che mal si conciliano con il clima di fair play voluto dalle squadre e con il contenuto entusiasmo di Andreolli nel primo tempo. La voglia di rivalsa dell’attaccante clivense non si placa fino al 45 quando con un tiro a voragine (cit.) batte ancora una volta un non irreprensibile Carrizo.
L’ultima partita fatta giocare a Diego, Esteban e Javier da titolari soprattutto per riconoscenza per quanto fatto in tutti questi anni non ha avuto l’epilogo migliore, al di là della vittoria sarebbe stato bello festeggiare con il gol di uno dei tre. Non ci mancano per fortuna gli episodi e i trofei da ricordare, vinti con loro protagonisti. Grazie ragazzi.

Grazie Javier
Grazie Javier
Grazie Walter
Grazie Walter
Grazie Diego
Grazie Diego
Grazie Esterban
Grazie Esterban

sgrigna

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