Bauscia Cafè

Sedotti e abbandonati

Qualche volta capita, credo nella vita di tutti, di innamorarsi come zucchine. Perdi la testa per quella strafiga un po’ matta, con sbalzi di umore che di solito ti farebbero salire dal cuore un sano ed onesto vaffanculo.
E invece no, le perdoni tutto, perché i suoi difetti, le sue paranoie, le urla e gli strepiti ti sembrano ben poca cosa. Perché quando la guardi sorridere, anche se non succede quasi mai, ti sciogli come neve al sole. Ti sembra un miracolo che lei sia lì affianco a te, quasi non ci puoi credere e ti chiedi: “mi sta succedendo davvero?”.
Ogni tanto ci litighi anche, ma non vedi l’ora di fare la pace, giusto per godersi quel momento di riavvicinamento, che ti ricorda la prima volta che l’hai toccata.
Vorresti progettare una vita insieme e tutto quello che fai, lo fai pensando a lei, mettendoci tutto il tuo impegno.
Poi capita che sul più bello, lei ti lascia lì e ti dice: “Non possiamo andare avanti, non sono innamorata di te, ma possiamo restare amici, tu resterai per sempre nel mio cuore”.
Sulle prime ci stai male, fai di tutto per convincerla che sta sbagliando. Poi la tristezza diventa rabbia, ti senti tradito, usato, preso in giro. Quasi, quasi ti viene voglia di fargliela pagare. Mediti vendetta e vorresti farla soffrire, ma lei è ancora lì con il suo sorriso disarmante e allora tutti i tuoi malevoli propositi cadono, lasciandoti ancora più solo.
Passa una settimana, ne passano due. Elabori il dolore, ma non sai cosa fare.
Ti senti vuoto, sai che non sei pronto per affrontare un’altra storia, ma sai anche che la vita continua e in qualche modo ti devi rimettere in pista, non puoi continuare a pensare a lei, perché tanto non tornerà mai più.
Cosa puoi fare allora? Non ci provi con quelle che ti piacerebbero davvero perché non sei pronto, manderesti tutto a puttane e lo sai. Ne trovi comunque un’altra, non proprio la prima che capita, perché l’occhio vuole comunque la sua parte, ma è una di cui in fondo non ti frega nulla, ti accontenti.
Non è bella come Lei. Non è spiritosa come Lei. Non è matta come Lei.
Magari è anche una brava ragazza, ma non ti fidi. Ti eri fidato di Lei e ti ha tradito e quindi a quella nuova non dai il massimo, te ne stai sulle tue, non esaudisci tutti i suoi desideri. Anzi, quasi la tratti male, anche se non è colpa sua, ma tu non puoi farci niente. Non sei pronto a fare progetti, preferisci vivere alla giornata ed essere, per una volta, un po’ egoista.
Ti passerà un giorno e sarai pronto di nuovo a dare tutto te stesso. E lei sarà bellissima e intelligente, forse non proprio incredibile come quella che ti ha spezzato il cuore, ma sicuramente più dolce.
Così è l’Inter adesso. Così si sente il Massimo.
Pazzo d’amore per José, che sembrava trasformare i sogni in realtà. Riusciva a farci fare cose delle quali nemmeno noi ci credevamo capaci. Se n’è andato sul più bello, giusto un momento dopo il culmine dell’orgasmo si è rivestito e ha salutato. Non si è nemmeno fatto accompagnare: “resta pure a dormire, io prendo un taxi”.
Io lo capisco il Massimo. Non è facile riprendersi dopo una botta così, ci vuole tempo. Ci rimugina sopra, è naturale.
Prende Rafa, non gli dispiace, ma non lo fa impazzire, ma ha bisogno comunque di ricominciare. Però si ricorda del primo anno di José, di tutti i regali che gli ha fatto senza avere nulla in cambio. Si ricorda che quando ha fatto le cose a modo suo, quando ha scelto lui è stato tutto fantastico e allora al diavolo. In fondo i soldi sono i suoi, ha ben il diritto di scegliere come e quando usarli. Se a Rafa sta bene così, ok, se no tanto meglio. In fondo non è che ci creda poi molto in un rapporto duraturo e in più lo sa che non potrà mai più essere così bello, come lo è stato con José.
Magari in fondo ci spera, ma non ci crede.
Quindi niente regali. Niente baiocchi, niente cene romantiche, niente. Povero Rafa e non è per niente colpa sua, ma la fiducia non c’è e se la deve conquistare. Massimo non ha più voglia di farsi prendere in giro. Troppe volte si è fidato, troppe volte è stato tradito.
Passerà anche questo momento. Se non sarà con Rafa, sarà con un altro. Uno che magari gli piaccia di più, ma passerà.
Il Massimo si ricorderà che in fondo, quello che lui ama è l’Inter e che vale la pena lottare.
Gli serve solo un po’ di tempo.

Fonz77

Milanese per nascita e per convinzione. Interista nel sangue da generazioni da parte di madre, mio padre ne sa talmente di calcio che crede che giochi ancora Mazzola... Sono il cümenda del blog, in carne e spocchia. Apostolo del culto José e sempiternamente vedovo dello Special One.

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