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P.I. a lungo termine: Roberto Mancini e il Torneo dell'Amicizia

Giorni importanti quelli attuali per il “giornalismo” italiano. Una sua entità, conosciuta in letteratura come “prostituzione intellettuale”, si sta infatti evolvendo e, con una nuova interessante e sorprendente caratteristica, sta diventando prostituzione intellettuale a lungo termine.
In pratica funziona così: si prende una dichiarazione, la si reinterpreta a piacimento fino a stravolgerne il senso e la si rigira contro chi l’ha rilasciata. Fino a qui tutto normale, come abbiamo visto e rivisto mille volte nel corso degli anni: basti pensare allo “zero tituli” di Mourinho, per dire il più celebre. Ma ecco che entra in scena l’upgrade: la dichiarazione, stravolta nel senso, viene lasciata lì a giacere e pronta a essere tirata fuori nel momento più opportuno.
roberto-mancini-01Esattamente 3 anni fa, il 15 dicembre 2007, Roberto Mancini si esibiva nella celebre conferenza stampa sul “Torneo dell’Amicizia”, passata alla storia come una sorta di insulto al Milan futuro Campione del Mondo, come una provocazione, addirittura come una “rosicata”. Un invidioso, questo Mancini, che sminuiva l’importanza del trofeo al quale non poteva partecipare. La solita storia della volpe e dell’uva insomma, con l’allenatore davanti e tutti gli interisti dietro. Gli stessi interisti che -secondo questa interpretazione- ieri rosicavano e oggi esaltano il Mondiale per Club, vogliono vincerlo. Ipocriti, ecco cosa sono. Tutti gli interisti che ieri davano ragione a Mancini e domani guarderanno il Mondiale sono solo degli ipocriti.
Ma cosa aveva detto in realtà Roberto Mancini?

Il Mondiale per Club? Con questa formula sembra il torneo dell’amicizia. Era più affascinante con la vecchia formula, sei partite mi sembrano assurde. Ci sono due squadre che si devono giocare la finale: il Milan Campione d’Europa e il Boca Campione del Sudamerica. Così la sfida sarebbe molto più bella e prestigiosa. Sino a due anni fa, quando c’era la partita secca, la cosa era più affascinante. Ma questo è solo il mio parere, ognuno ha la propria opinione. Così come preferisco la Coppa Campioni a eliminazione diretta

Una critica alla nuova formula del torneo, seguita dall’idea che il titolo di Campione del Mondo avrebbero dovuto giocarselo solo Milan e Boca Juniors.
Tutto qua.
E l’insulto? La provocazione? La rosicata? Dove sono? Dov’è il Mancini invidioso che vuole togliere importanza alle vittorie del Milan? Dov’è, soprattutto, la contraddizione dei tifosi interisti che erano -e sono- d’accordo con queste parole e che comunque, ovviamente, tiferanno Inter domani pomeriggio? Misteri del “giornalismo” italiano.
Senza ovviamente dare nulla per scontato nel risultato finale e delle singole partite, continuiamo a sostenere che rispetto alla vecchia Coppa Intercontinentale l’attuale formula del Mondiale per Club è poco più di una baracconata. Le prestazioni offerte dall’Hekari United prima e dall’Al-Wahda poi (che rende ancor più drammatica la precedente) sono semplicemente indegne per una manifestazione che si picca di essere il punto di riferimento del calcio mondiale.
La Coppa Intercontinentale nasce e vive per essere terra di confronto fra due mondi che non comunicano in alcun modo, per essere una sfida tra due scuole calcistiche diverse le cui filosofie si danno battaglia da quando è nato il calcio. Il Sudamerica contro l’Europa, la tecnica contro la tattica. La tattica nata solo per arginare e limitare la netta superiorità tecnica sudamericana contro la tecnica da circo che è l’unica àncora di salvezza alla quale aggrapparsi per non soccombere davanti alla sapienza tattica e calcistica europea. Questo era la Coppa Intercontinentale.
Ed è questo il motivo per cui una sfida fra i Campioni d’Europa e i Campioni del Sudamerica sarebbe più affascinante e prestigiosa di un torneo che vede tra i protagonisti i vincitori di un campionato creato ad hoc. Punto. Questa era l’opinione di Mancini, questa era -ed è tutt’ora- la nostra. E non ha nulla a che vedere, evidentemente, con il tifo che faremo per l’Inter domani pomeriggio, con la speranza che abbiamo di arrivare in fondo, con la voglia di diventare per la terza volta nella nostra storia Campioni del Mondo.
E non vediamo, davvero, dove sia la contraddizione.

Nk³

Il calcio è uno sport stupido, l’Inter è l’unico motivo per seguirlo. Fermamente convinto che mai nessun uomo abbia giocato a calcio come Ronaldo (ma anche Dalmat non scherzava). Vedovo di Ibrahimovic, ma con un Mourinho in panchina persino i Pandev e gli Sneijder possono sembrare campioni. Dategli un mojito e vi solleverà il mondo.

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