Note negative.
1) Il test match di stasera ha dato esito negativo. Le attenzioni (personali) della vigilia erano rivolte all’atteggiamento e non al risultato. Alla mentalità e non all’utopistico bel gioco. Ebbene, un primo tempo da brividi ha mostrato che non basta una conferenza stampa da manuale di comunicazione a caricare la squadra. Il lavoro che José era chiamato a fare sull’approccio alla sfida decisiva di oggi non è stato dei migliori. Primo tempo da brividi. Giocatori in campo con una paura di sbagliare evidente, poca concentrazione nel mantenere un ordine tattico basilare, centrocampo spesso fuori posizione e punte lasciate in balia dei difensori avversari. Lo United avrebbe meritato di chiudere in (doppio) vantaggio la prima frazione. Berbatov, Ronaldo e Giggs non sono riusciti a concretizzare almeno 3 nitide occasioni da rete. Non si ricordano, invece, parate di Van der Sar.
2) La scelta di Rivas è stata sbagliata, lo stesso Chivu ha sofferto Berbatov riuscendo poche volte nell’anticipo, beccandosi un giallo meritato e con una percentuale di palloni colpiti di testa davvero irrisoria. Muntari ha palesato tutti i suoi limiti in fase offensiva, con una tecnica inversamente proporzionale alla capacità di corsa (10 i Km percorsi), mentre puntare su Adriano ormai è come sfiorare l’accanimento terapeutico. Se nel derby almeno ha fatto a “sportellate”con quel che resta della difesa del Milan, regalandoci addirittura una progressione su un Maldini ormai agonizzante, oggi è stato semplicemente imbarazzante. Da rivedere il tiro ciccato nell’occasione più nitida creata dall’Inter ed uno stop con caduta qualche minuto dopo dalla stessa posizione. Il problema, per entrambi, è che il calcio è uno sport diverso dall’atletica o dalla lotta greco-romana.
3) Da Ibra ci si aspettava qualcosa di più. Qualche numero dei suoi vanificato con cross per il compagno fantasma, l’ostinazione a voler battere punizioni impossibili per le qualità mostrate finora e un’indisponenza verso Balotelli che andrebbe censurata. Non abbiamo bisogno del Totti nerazzurro in grado di firmare provvedimenti ai limiti dell’ostracismo, oltretutto penalizzanti per la squadra.
4) Ferguson è stato bravo ad ingabbiare anche l’altra fonte del gioco nerazzurro: non è un caso che Maicon abbia giocato una delle sue partite (a)normali.
Note positve.
1) Davide “Bambino” Santon: il migliore insieme all’Acchiappasogni. Ero scettico sulla sua presenza in campo, ma ha dimostrato personalità e carattere da veterano. A differenza di 9/11 dei suoi colleghi più anziani e (teoricamente) più esperti. In questo Mou ha avuto ragione: non esiste l’esperienza. “Mi vendo la grinta che non hai” cantava Renato Zero; ieri sera Santon ha girato il remake del video. E’ stato entusiasmante vedere C.Ronaldo in ripiegamento sulle sue avanzate.
2) Julio Cesar si è confermato all’altezza, fugando i residui dubbi sulla sua bravura nei calci da fermo. Strepitoso sul colpo di testa di Ronaldo, attentissimo su Giggs e sullo stesso pallone d’Oro che alzano la testa fintando il passaggio al centro e poi tirano verso la porta. Concentrato su Rooney nell’uscita finale: se siamo ancora in corsa il merito è in gran parte suo.
3) Il risultato. Credo che Mourinho avrebbe messo la firma per questo 0-0, proclami a parte. Si va a giocare ad Old Trafford consci del fatto che saranno loro a far la partita e saremo noi a sfruttare eventuali spazi in ripartenza. Ha ancora due settimane per colmare le lacune apparse evidenti anche agli occhi di Ferguson. Probabilmente confida nei rientri di Samuel e Vieira. La speranza è che dia una maglia da titolare a Balotelli (o Cruz) e che ci risparmi l’ennesima esibizione dell’attaccante sovrappeso. La buona sorte lo ha accompagnato per tutti i 90′, ma deve metterci del suo affinchè non diventi veritiera l’etichetta di “Cuper fortunato”.
L’Hombre Vertical dimenticò di farlo, ma a noi basta che spieghi ai “suoi giocatori” la regola dei goal in trasferta.
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