Bauscia Cafè

Il cerchio del Karma

Fratelli Nerazzurri,
molti sentimenti abbiamo in comune in queste ore, ancor più di ciò che normalmente già ci unisce. Qui come altrove ne abbiamo dette tante sulla partita di sabato sera. Ci siamo divisi e abbiamo discusso, come spesso succede in unconsesso dove nessuno ha l’anello al naso (cit.).
Tutto questo accadeva poche ore fa eppure sembrano passati secoli. Quando il giudice sportivo ha comunicato le squalifiche e le multe che sono scese come una sporca pioggia sopra la Società Nerazzurra, tutto l’ambiente è stato scosso da un brivido.
Non pensate che io non provi gli stessi dubbi che hanno molti di voi, gli stessi timori che i giochi siano chiusi qui.
Troppo forti gli avversari, troppo disonesti con armi troppo subdole.
Eppure anche noi siamo forti. Forti come non lo siamo mai stati in questi ultimi vent’anni. Forti di un gruppo indistruttibile e compatto intorno al proprio condottiero. Forti della consapevolezza di combattere contro l’oscurantismo e l’ingiustizia.
Contro i furbi che vogliono che tutti si comportino da furbi e se non lo fai, se pensi che le regole debbano essere applicate, beh peggio per te, sarai il primo a sentire la frusta di quelle regole.
Non prendiamoci in giro, quella che dovremo combattere non è una battaglia facile. A troppi diamo fastidio, per le più diverse ragioni. Chi odia Mourinho, ci si preoccupa del fatto che con il campionato chiuso troppo presto sfumerebbero milioni di €uro di incassi televisivi e di scommesse (andate a leggervi le dichiarazioni dell’antennista).
Sia chiaro che combattiamo per la nostra sopravvivenza, perché solo gli dei sanno cosa resterebbe di questa squadra se dovessimo essere sconfitti. Questa è la nostra ora più cupa, più ancora del ’98 e del 2002. Ma questo è anche il momento in cui i nostri nemici (esatto, nemici, non avversari) dovranno capire che noi non ce ne andremo in silenzio, noi lotteremo fino alla fine.
Ci sarà forse un giorno in cui ci dovremo arrendere e scomparire con il capo chino e la schiena spezzata, ma quel giorno non è ancora arrivato!
Noi siamo ancora vivi, siamo ancora in piedi e per tutti gli dei abbiamo ancora la forza di combattere!
Se fino a ieri potevo percepire la furia cieca e il sangue agli occhi ora vedo un altro tipo di forza. Vedo una rabbia fredda e silenziosa pronta a scatenarsi con i fatti.
Il tempo delle parole è finito. Non otterremo giustizia chiedendola, la otterremo strappandola dalle mani dei nostri nemici.
Da qui alla fine della stagione dovremo essere tutti perfetti: giocatori, allenatore, società, tifosi.
Ci saranno dei torti. Ce ne saranno tanti e noi dovremo fare di tutto per non dare loro scuse a cui attaccarsi. Non una parola con gli arbitri, con i giornalisti, non una con i giocatori avversari o i loro panchinari.
Questo vale anche per noi tifosi. Zero striscioni. Nessuna considerazione per la terna arbitrale o per i nemici di turno. Perfino quando annunceranno le loro formazioni a San Siro dovremmo restare in silenzio. Che possano sentire il peso del nostro sguardo, mentre zitti, li giudichiamo. Sarà molto più terribile di qualsiasi insulto.
Per tutto il resto del tempo il Meazza dovrà essere una bolgia. Dovremo diventare una tifoseria Inglese. Dovremo cantare per l’Inter dal primo all’ultimo minuto.
Conoscete il cerchio del Karma? Un idea molto semplice in realtà, tutto quello che fai in vita ti tornerà indietro moltiplicato dieci volte. Anche tutto questo schifo tornerà loro addosso perché se vogliono giocare seguendo le regole alla lettera hanno trovato pane per i loro denti. Non sfuggirà uno striscione, una reazione contro l’arbitro o un coro o una protesta con tanto di dossier. Tutto questo d’ora in poi dovrà essere giudicato con lo stesso metro di giudizio applicato oggi, lo pretenderemo.
Non avverrà domani e forse nemmeno dopodomani, ma succederà potete starne certi.
Nel frattempo andiamo a prenderci ciò che ci spetta di diritto, ciò per cui abbiamo lottato e vinto e per ancora lotteremo e vinceremo.
All’erta fratelli.
Serriamo i ranghi. Alziamo gli scudi.
Stringiamoci a Josè Mourinho il condottiero, anche se dovesse essere l’ultima cavalcata insieme, faremo tremare i pilastri del potere, fino alla vittoria.

Fonz77

Milanese per nascita e per convinzione. Interista nel sangue da generazioni da parte di madre, mio padre ne sa talmente di calcio che crede che giochi ancora Mazzola... Sono il cümenda del blog, in carne e spocchia. Apostolo del culto José e sempiternamente vedovo dello Special One.

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