Bauscia Cafè

Ora c'è il Genoa

Sarà finita l’euforia post-derby? A sentire Ranieri nella conferenza di presentazione della partita di stasera, decisamente sì. E’ il calcio, bellezza: non ci si può cullare troppo sugli ultimi risultati nè da questi farsi deprimere, perchè subito arriva una nuova partita da affrontare. Una partita ai fini della quale il risultato precedente non conterà niente.
Vale per il Milan, che ieri in una prestazione convincente in cui ha mostrato tutta la sua forza ha avuto bisogno solo di 120 minuti e del solito gol in fuorigioco per schiantare il Novara. Un Inzaghi felicissimo per gli ultimi 60 minuti giocati in rossonero (è filato via dritto negli spogliatoi senza salutare nessuno dopo la sostituzione, per la gioia), un Pato mai così decisivo (no, davvero: mai) e mai così amato dai propri tifosi che non smettevano di indirizzargli evidenti fischi di approvazione e la fantasia di Emanuelson, schierato nuovamente trequartista, hanno consentito al Milan di tenere salde in mano le redini del gioco: il solito guardalinee diversamente attento e la difesa blindata al 90′ dall’ingresso in campo di Abate hanno fatto il resto, permettendo così ai rossoneri di approdare ai quarti di Coppa Italia scacciando il fantasma di Milito che ancora -ci dicono- è uso andare a tormentare i loro sonni. Secondo me ciò che non li fa dormire in realtà non è tanto il fantasma di Milito quanto la coscienza sporca, ma tant’è…passiamo oltre, e occupiamoci di cose ben più serie.
Dell’Inter, per esempio: che come il Milan deve lasciarsi alle spalle il derby per concentrarsi sulla sfida di stasera contro il Genoa di un Preziosi ancora inspiegabilmente amico. Sarà sicuramente l’occasione giusta per un nuovo rendez-vous tra Branca e Capozucca (sul tavolo tre quarti delle rose delle due squadre, come al solito) ma sarà soprattutto, per Ranieri, l’occasione per sperimentare un ampio turnover. Fuori dalla lista dei convocati Julio Cesar, Samuel e Coutinho per (speriamo) piccoli infortuni, fuori all’ultimo momento anche un Forlan incredibilmente sfortunato e vittima di un nuovo stiramento, stavolta alla gamba destra. La partita dovrebbe essere l’occasione buona per Sneijder per accumulare minuti da mettere nelle gambe: per il resto prevedibile l’impiego di Castellazzi in porta, Faraoni e Ranocchia in difesa, Poli e probabilmente Obi a centrocampo e Zarate in attacco. Restano da assegnare due maglie in difesa (Cordoba e Chivu?), una a centrocampo (Zanetti?) e una in attacco in quella che teoricamente sarebbe la situazione ideale per vedere in campo Castaignos.
Dall’altra parte un Genoa che, a giudicare dalle dichiarazioni della vigilia, sembra diretto verso un turnover ancora più spinto e non poi così determinato a fare bene in una competizione da troppi considerata secondaria e poco importante, soprattutto in queste prime fasi.
La Coppa Italia, però, per noi è un’altra cosa.
Siamo i Campioni uscenti, l’abbiamo nobilitata con il Triplete, veniamo da un impressionante ciclo di 6 finali negli ultimi 7 anni.
Non possiamo snobbarla.
Non dobbiamo snobbarla, e non l’abbiamo mai fatto: se c’è una lezione che abbiamo imparato negli ultimi anni è che tutte le partite sono importanti. E’ che sempre si gioca per vincere.
Il derby è alle spalle, allora.
Ora c’è il Genoa.

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Nel frattempo continueremo a scrivere i nostri post (eh già, brutto colpo eh?).
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Nk³

Il calcio è uno sport stupido, l’Inter è l’unico motivo per seguirlo. Fermamente convinto che mai nessun uomo abbia giocato a calcio come Ronaldo (ma anche Dalmat non scherzava). Vedovo di Ibrahimovic, ma con un Mourinho in panchina persino i Pandev e gli Sneijder possono sembrare campioni. Dategli un mojito e vi solleverà il mondo.

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