Bauscia Cafè

Il calcio è una cosa seria!

Non so bene perchè nè quale sia la causa scatenante, ma a quanto pare sul blog -e tra i tifosi nerazzurri in generale- di questi tempi c’è un’ondata di nuove nascite e di nuovi cuoricini nerazzurri che prendono vita: chi legge abitualmente i commenti sa che un paio di utenti sono diventati da poco papà o lo diventeranno a breve, e anche al di fuori della vita del blog ho incontrato più di un amico interista con la stessa bella notizia. Secondo Duke è uno dei molteplici effetti del triplete: aumento del testosterone da vittoria reiterata e “diversificazione degli interessi” da pancia piena. Ricostruzione plausibile, in effetti.
Già: ma come si cresce un piccolo Bauscia? Per scoprirlo andiamo a sbirciare a casa di Orlando, dove la fortunata madre del Bruco ci spiega come l’Interista con la I maiuscola si prodighi ogni giorno per educare il piccolo. E’ un lavoro duro: non esistono pause e non ci sono orari di inizio e di fine. Ma, certamente, i risultati varranno gli sforzi fatti…

“C’è chi dice che il calcio sia questione di vita o di morte: non concordo con quest’affermazione; posso assicurarvi che è una questione molto, ma molto più seria” diceva Bill Shankly, un celebre allenatore del Liverpool tra i ’60 e i ’70.
Una filosofia che viene tragicamente sposata e applicata a casa di Orlando, dove ieri sera si è verificata una delle peggiori tragedie degli ultimi 25 mesi: giocando a palla col papi, il Bruco, che ormai è a tutti gli effetti un essere parlante, ha pronunciato con giubilo la parola “juve”.
Lui, l’Interista con la I maiuscola, ha strabuzzato gli occhi mentre il suo volto si trasfigurava in una smorfia di dolore: “Chi ti insegna queste cose?”
Il Bruco sorride e pronuncia scandendoli i nomi delle due maestre d’asilo.
A quel punto l’Interista si trasforma nell’incredibile Hulk, diventa verde, si strappa i vestiti e giura odio eterno all’istituzione scolastica. “D’ora in avanti nostro figlio studierà in casa col maestro privato!” tuona.
Nel frattempo, accortosi dell’effetto che hanno sortito le sue parole, l’ignaro duenne saltella per casa al grido “Juve! Juve!Juve!”, mentre io cerco di far passare al papi che la parola Juve, che gli piaccia o no, esiste.
12 ore dopo, a colazione.
Esco dal bagno e mi dirigo verso la cucina dove i due uomini di casa stanno già affogando i “biscotti tondi” nel latte. E sento: “Capito, amore? Juve merda. Si dice “Juve merda”.
E io che sto lì a selezionargli le letture.

Nk³

Il calcio è uno sport stupido, l’Inter è l’unico motivo per seguirlo. Fermamente convinto che mai nessun uomo abbia giocato a calcio come Ronaldo (ma anche Dalmat non scherzava). Vedovo di Ibrahimovic, ma con un Mourinho in panchina persino i Pandev e gli Sneijder possono sembrare campioni. Dategli un mojito e vi solleverà il mondo.

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