Bauscia Cafè

Agnelleide

Un presidente lo vedi dallo sguardo
E così Andreagnelli de la Mancha continua la sua personalissima battaglia contro i mulini a vento. Quattrocentoquarantatrè milioni settecentoventicinquemiladuecento euro (lo scriviamo in lettere perchè fa ridere di più) sarebbe il risarcimento stimato “in via prudenziale” richiesto alla FIGC e all’Inter. Si, proprio all’Inter: colpevole di essere arrivata terza in un campionato truccato da una associazione per delinquere controllata dal direttore generale della Juventus e di cui faceva parte l’amministratore delegato della Juventus stessa. No, non abbiamo nessuna pietà di voi e non abbiamo intenzione di farvi smettere di ridere: passiamo quindi ad elencare il dettaglio del risarcimento chiesto da Andreagnelli. 79,1 milioni per la mancata partecipazione alle coppe europee, 60 milioni per le cessioni sottocosto di giocatori svalutati dalla retrocessione in Serie B, 41,6 milioni di mancati diritti televisivi, 110 milioni di calo di valore del marchio Juve, 20 milioni di danni per il ritardo di due anni nell’edificazione del nuovo stadio di proprietà e 133 milioni circa di calo del titolo azionario bianconero. C’è tutto, come potete vedere. Come suggerisce GigiDiBiagio, mancano solo i mancati introiti per i panini con la salamella davanti allo stadio (si sa che in Serie B costano circa la metà). Notevole anche la valutazione delle “cessioni sottocosto di giocatori svalutati dalla retrocessione in Serie B” stimate un tanto al chilo: per il solo Ibrahimovic per esempio (che, ricordiamolo, vista la retrocessione poteva andare via gratis) si ha una perdita stimata di 44,7 milioni di euro data -udite udite- dalla “differenza tra il corrispettivo della cessione del calciatore Ibrahimovic alla Società Football Club Internazionale Milano s. p. a. (24,8 milioni; ndr) ed il corrispettivo della cessione del medesimo calciatore da quest’ultima al Barcellona F.C. (69,5 milioni; ndr)“. Cioè: vendono l’Ibrahimovic inutile che segna un’occasione su tre, questo gioca due stagioni altrove diventando prima punta, arrivando a prendersi un inimmaginabile titolo di capocannoniere e vincendo due scudetti…e loro prendono la cessione di questo “secondo” Ibrahimovic come punto di riferimento per la valutazione dello svedese. Lo stesso discorso non vale ovviamente per Emerson e Cannavaro (pagati 23 milioni dal Real Madrid, rivenduto a 5 il solo Emerson), nè per Zambrotta (pagato 14 dal Barcellona, rivenduto a 10,5), nè per Vieira (pagato 9,5 dall’Inter, rivenduto a zero). Roba che neanche allo Zelig, insomma. Il tutto condito da una richiesta di commissariamento per la FIGC nell’ultimo, disperato tentativo di mettere pressione ad Abete, che però dichiara: “A mio avviso, secondo una valutazione serena e legittima, questo non era il giorno giusto per presentare il ricorso. E’ una  giornata di festa, di riconoscimento di una grande persona alla presenza dei vertici internazionali. A ogni modo, la Figc andrà avanti. Abbiamo avuto lo stile di non commentare la sentenza del Tribunale di Napoli, manterremo il nostro atteggiamento e la nostra coerenza. Ognuno ha il suo stile.
Ognuno ha il suo stile
In sostanza, con questa mossa, la Juventus potrebbe aver perso anche il suo ultimo alleato e rischia seriamente di andarsi a schiantare contro un inevitabile muro. A questo punto, infatti, possono succedere solo due cose: o i bianconeri si prendono la sedicesima (quindicesima? Diciassettesima? Abbiamo perso il conto) sentenza contraria consecutiva sull’argomento calciopoli e sono così liberi di proporre un nuovo ricorso (all’ONU, all’Aja, ai Klingon) per tentare di arrivare a 29 o -peggio, e a dir poco improbabile- ottengono ragione dal TAR. In questo secondo caso non solo la FIGC sarebbe commissariata e sostanzialmente fallita ma, barzelletta delle barzellette, anche altre società potrebbero procedere con richieste di risarcimento danni. Quanto vale la carriera di Vratislav Gresko, che quella partita di Roma avrebbe potuto giocarla da Campione d’Italia senza pressione, se non fosse stato per l’associazione per delinquere cui abbiamo accennato sopra? Quanto valgono le carriere di Gigi Simoni ed Hector Raul Cuper, che si sono visti scippare due scudetti storici? Quanto valgono 15 anni di partite aggiustate e calciomercato guidato? Insomma, riprendendo le parole di Stefano Olivari, stavolta Andrea Agnelli potrebbe aver fatto male i suoi calcoli, tirandosi la proverbiale zappa sui piedi.
Oltre a questo ci sarebbe poi un altro discorso, che discende direttamente dalla sentenza di Napoli. Una sentenza che da troppi forse non è stata capita fino in fondo.
Non è stato raro, in questi giorni, sentire dileggiare la difesa di Moggi, bollata come inadeguata e fallimentare. Una difesa -è questa la critica più frequente- “che ha passato più tempo a cercare di accusare altri che a difendere il suo assistito”. Ecco: diciamo che questa, sulla carta, non era propriamente una follia. Non lo era perchè il ragionamento della difesa di Moggi è stato il seguente: dato per spacciato Don Luciano sull’accusa di frode sportiva -un’accusa che in ogni caso va in prescrizione fra sei mesi, e per la quale quindi Moggi non sarà mai punito- ci si doveva giocare tutto sull’associazione per delinquere, cercando di farla cadere. Ecco spiegate le accuse all’Inter e a Facchetti: se fosse passata la “colpevolezza” (vera o presunta, accertata o da accertare) di altri, se ne sarebbe dedotto automaticamente che la frode sportiva messa in atto da Moggi non rientrava in un contesto di associazione per delinquere ma semmai in uno -meno grave- di sfascio generale del sistema, di corruzione reale e morale a tutti i livelli. Se “lo facevano tutti”, evidentemente, non c’era nessuna associazione. Ed ecco la vera portata della sentenza di Napoli: confermando l’associazione per delinquere, il collegio giudicante -possiamo azzardarci a dirlo, anche senza aver letto ancora le motivazioni- ha indirettamente riconosciuto l’estraneità di Facchetti e dell’Inter a determinati comportamenti. Estraneità confermata inoltre dal fatto che, come ci spiega anche Elena Nittoli, se fosse stato individuato all’interno del dibattimento l’eventuale coinvolgimento di Facchetti in condotte poco chiare, gli atti sarebbero stati trasmessi alla Procura della Repubblica. La mancanza di questo passaggio, unitamente alle considerazioni sulla condanna di Moggi fatte sopra, sancisce definitivamente l’uscita di scena dell’Inter da qualsiasi contesto in sede penale.
Un Presidente lo vedi dallo sguardo
Ma più ancora di questo, è la sentenza stessa che ci porta a galla delle domande che non abbiamo sentito troppo spesso. “Associazione per delinquere” recita “finalizzata alla frode sportiva”.
Noi -ingenui- ci chiediamo: ma una associazione per delinquere viene messa in piedi dal nulla in un anno, e dopo un anno viene smantellata? O ci vuole del tempo?
Non è forse più credibile pensare che questa associazione sia nata, cresciuta, consolidata nel corso degli anni, andando a incidere su un numero di campionati ben più alto dei due oggetto dell’inchiesta?
1994: è da quella stagione che Luciano Moggi ha preso le redini della Juventus. E’ da quella stagione che, legittimamente, possiamo supporre sia iniziata la costruzione dell’associazione per delinquere smantellata (almeno lato-Juve) nel 2006.
Che facciamo Andreagnelli, rinunciamo alla prescrizione su questi 10 anni?
E giacchè siamo in vena di domande, spiegaci anche un’altra cosa:
ma se avete formalmente preso le distanze da Moggi, lasciando intendere che i suoi illeciti li commettesse all’insaputa della Juventus,
se dunque vi sentite vittime delle malefatte di Moggi,
perchè non lo citate in giudizio?
Perchè non li chiedete anche a lui i danni, e a Giraudo?
Paura che possano iniziare a parlare anche loro?

Nk³

Il calcio è uno sport stupido, l’Inter è l’unico motivo per seguirlo. Fermamente convinto che mai nessun uomo abbia giocato a calcio come Ronaldo (ma anche Dalmat non scherzava). Vedovo di Ibrahimovic, ma con un Mourinho in panchina persino i Pandev e gli Sneijder possono sembrare campioni. Dategli un mojito e vi solleverà il mondo.

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