Bauscia Cafè

Catastrofici secondi tempi

Dietro a un rendimento complessivamente disastroso – 6 sconfitte e 2 vittorie in 9 partite ufficiali – questa Inter nasconde un paio di dati clamorosi.
Li riassumo così: nei primi tempi, 6 gol fatti e 3 gol subiti; nei secondi tempi, 6 gol fatti e 15 subiti (un gol ogni 27′).
Se le partite durassero 45 minuti, la stagione nerazzurra sarebbe quasi sufficiente: 5 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte.
Se si giocassero solo i secondi tempi, 1 vittoria, 2 pareggi e 6 sconfitte.
In tre occasioni – Milan, Palermo e Catania – il vantaggio si è capovolto.
Certi numeri non si prestano a molte interpretazioni. Semplicemente, l’Inter non ha benzina nel serbatoio, i centrocampisti hanno meno di un’ora di autonomia, con il passare dei minuti si allargano le distanze fra i reparti, e non è certo un caso se 3 dei 4 rigori fischiati contro nelle ultime 4 partite di campionato (ce n’erano 2, a essere benevoli, ma questo è un altro discorso), sono venuti a sbilanciamento in corso.
Dopo Lille – come ho scritto, bisogna solo salvare la pelle e far giocare i più esperti – Ranieri deve inserire almeno un paio di giovani in questo assetto dinamicamente fallimentare.
Sinceramente, non vedo una sola squadra di Serie A con qualità dinamiche peggiori di quelle dell’Inter.
Si proverà a rimediare a gennaio, ma intanto è sperabile non vedere mai più in campo una squadra con otto undicesimi sopra i 30 anni.

Rudi

Rudi Ghedini, bolognese di provincia, interista dal gol sotto la pioggia di Jair al Benfica, di sinistra fin quando mi è parso ce ne fosse una.

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