Bauscia Cafè

La Finale di Coppa Italia

Attenzione! Esclusiva di Bauscia Cafè, incredibile scoop: nonostante il campionato sia terminato domenica scorsa, la stagione dell’Inter non è ancora finita. Numerose fonti, che preferiscono rimanere anonime, ci danno per certo il fatto che c’è ancora una partita da giocare. Di più di una partita: una finale. Pare infatti che domenica prossima allo Stadio Olimpico di Roma l’Inter disputerà la finale di Coppa Italia contro il Palermo.
Notizia che evidentemente dev’essere sfuggita ai più, che in queste ore sono per la stragrande maggioranza impegnatissimi a discutere del nulla. Crediamo infatti che sia anche ingeneroso definire “di calciomercato” discussioni in cui si inseguono notizie come “Moratti pronto a rilanciare ai 40 milioni offerti dal City per Sanchez” (Gazzetta dello Sport) o “Tevez dice sì alla Juve” (Corriere dello Sport) o “ho offerto Cavani a Branca ma lui l’ha rifiutato” (Zamparini). Il nulla cosmico, e niente di più.
Meglio un nulla fatto di chiacchiere buttate al vento, di una finale di Coppa Italia che si gioca fra quattro giorni e che potrebbe vedere l’Inter alzare il terzo titolo stagionale? E’ davvero questo che pensa il tifoso dell’Inter? No, io non ci posso credere.
Sicuramente non la pensano così al Palermo: Pastore, Bovo, Migliaccio, Miccichè e ovviamente Zamparini sono tutti concentrati sulla finale, sulla partita più importante della stagione. Per il Palermo naturalmente, ma anche per l’Inter: aver vinto in passato non rende meno importanti e faticosi gli obiettivi presenti e futuri. Aver conquistato la vetta del mondo cinque mesi fa non ci rende automaticamente i più forti di tutti, non ci esime dall’impegnarci e dal lottare con tutte le nostre forze per continuare a vincere.
Ho visto fin troppi tifosi saltare sul carro dei vincitori in questi cinque anni infiniti, e non mi meraviglia vederli scendere ora che invece di una spettacolare Champions e di un affascinante Mondiale c’è da vincere una “semplice” Coppa Italia, uno stupido e insignificante portaombrelli (quando lo vincono gli altri).
Ma io no.
Io i tempi in cui si festeggiava una Coppa Italia come un successo straordinario, che -per usare le parole di Stankovic– valeva Champions e Mondiale per Club messi insieme me li ricordo. Me li ricordo benissimo. Ricordo com’è nato tutto quello che stiamo vivendo in questi anni, ricordo quella doppia finale con la Roma decisa da Adriano e Mihajlovic, ricordo la banda di Roberto Mancini, ricordo i festeggiamenti smodati e il collegamento telefonico con Javier Zanetti dal ritiro dell’Argentina durante la consegna della Coppa. E’ stato lì che abbiamo reimparato a vincere.
Con la Coppa Italia.
E’ stata la Coppa Italia a rendere storica e leggendaria una stagione che sarebbe stata altrimenti “solo” trionfale.
La Coppa Italia dalla quale tutto è iniziato, la Coppa Italia attraverso la quale tutto è passato, la Coppa Italia dalla quale tutto deve continuare.
Domenica sera l’Inter gioca la Finale di Coppa Italia, ed è l’unica cosa che mi interessa. Il fantamercato lo lascio ai giornalai che non hanno come riempire 30 pagine di carta straccia, le fantasie sul futuro le lascio a tifosi che non ricordano e non capiscono il passato nè il presente.
Oggi c’è da onorare una partita. Oggi c’è da vincere una Finale.

Nk³

Il calcio è uno sport stupido, l’Inter è l’unico motivo per seguirlo. Fermamente convinto che mai nessun uomo abbia giocato a calcio come Ronaldo (ma anche Dalmat non scherzava). Vedovo di Ibrahimovic, ma con un Mourinho in panchina persino i Pandev e gli Sneijder possono sembrare campioni. Dategli un mojito e vi solleverà il mondo.

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