Tre punti in tre partite, contro avversari non di prim’ordine sono troppo pochi per centrare l’obiettivo di una qualificazione in Champions, lo sappiamo bene. I problemi sono molti e la coperta è corta, non riusciamo a ritrovare quello smalto che aveva fatto illudere molti di noi e, tra un esperimento di formazione e la flebile speranza di una convocazione per Milito o Icardi, l’appuntamento è per domenica, ore 20:45 allo stadio San Paolo, incontro di cartello per la sedicesima giornata di campionato.
I nostri avversari probabilmente non se la passano molto meglio di noi: 4 punti in 3 partite e una fresca eliminazione dalla Champions che brucia tantissimo, vedremo come e quanto influirà nelle gambe e nella testa dei giocatori partenopei. Varie defezioni per il Napoli, certe le assenze di Hamsik, Zuniga e Mesto. Dovrebbe recuperare invece Reina, che tornerà a difendere la porta azzurra protetto dai centrali di difesa Albiol e Britos. Sulle fasce Maggio e Armero, mentre Behrami e Inler occuperanno la mediana per intercettare e ripartire. Ma è sicuramente l’attacco il punto di forza della formazione di Benitez, 20 dei 31 gol totali sono stati realizzati dal trio Callejón Pandev Higuaín, quest’ultimo capocannoniere campano con 7 gol. Probabile, infine, il ballottaggio tra Mertens e Insigne.La formazione di Mazzarri non dovrebbe presentare particolari sorprese; con tutta probabilità tornerà Taider a centrocampo con Kovačić che si accomoderà in panchina. In difesa vedremo chi la spunterà tra Ranocchia e Rolando. Da valutare Nagatomo, con la speranza che possa partire già dal primo minuto. In attacco, a fare a sportellate col mondo, il solito Palacio.
Visto che dopo Napoli ci toccherà giocare contro l’unica squadra di Milano con due AD, occorrerà che i diffidati Nagatomo, Taider e Campagnaro prestino particolare attenzione.
Se vogliamo, è anche la partita tra De Laurentiis e Moratti lo “scornacchiato”, tra Mazzarri e il suo ex presidente che non poco lo ha criticato da quando ha lasciato la panchina del Napoli, ma anche la partita tra Mazzarri e Benitez, il presente e il passato della beneamata. Ci sono quindi tutti gli ingredienti per questo match in clima natalizio, che visti gli interpreti, potremmo tranquillamente definire “Cinepanzettone”.
A dirigere l’incontro il carissimo Tagliavento, e io direi che potremo iniziare già da ora a bassare i toni, magari ammanettati a un termosifone.
A Napoli non si vince dal 1997, un po’ troppo.
P.S. Mi piacerebbe che anche dalle pagine di questo blog si alzasse forte il grido “siamo tutti tamburellisti”.