Bauscia Cafè

Non mi siete affatto mancati

Mi sarebbe piaciuto dedicare qualche minuto del mio tempo allo spettacolino di cabaret gentilmente offerto ieri dal Presidente del Milan, che ha toccato vette di comicità francamente mai raggiunte prima. Credo sarebbe venuto fuori un bel post, divertente, dissacrante (ammesso che ci sia rimasto qualcosa da dissacrare), leggero, goliardico. Ecco, sì: goliardico. Come dovrebbe essere tutto ciò che riguarda il calcio, tutto ciò che riguarda quello che possiamo chiamare in mille modi: sport, spettacolo, show, business…ma che nasce come un gioco, e che merita il peso di un gioco.

Un cretino
Un cretino (cit)
E invece no. Niente Berlusconi, niente “Ronaldinho è il migliore di tutti i tempi”, niente silenzio imbarazzato di Allegri. Niente di tutto questo, perchè nella stessa giornata il solito cretino con lampi di imbecillità (cit) ha nuovamente spalancato le porte degli abissi del calcio italiano, facendoci risalire in un attimo tutto quel disgusto, quel senso di nausea, quel fastidio e quella stanchezza che credevamo accantonati, ma che evidentemente erano solo sopiti da un mesetto di calcio vero.
Francesco Totti, sì, parliamo di lui. Quello che per l’ennesima volta ha tolto ogni dubbio. La conferenza stampa di ieri è una rara accozzaglia di luoghi comuni, falsità, vittimismo, sospetti, cattiveria e malafede. Potremmo discutere parola per parola tutto ciò che ha detto. Potremmo smontare anche le virgole, a cominciare dall’antipatia nei suoi confronti “perchè sono romano” (anche De Rossi lo è. Farsi qualche domanda no?), passando dall’Inter “tutelata” (in che modo? Giocando in 9 per esempio?), per finire ai due scudetti che “ci hanno rubato” (ci sfugge quale sia il secondo: quello in cui sei arrivato a -21 o quello chiuso a -22?). Potremmo facilmente mostrare la falsità di quelle parole e la stupidità di chi le ha pronunciate, ma non è questo il punto.
Il punto è che, francamente, non sentivamo proprio il bisogno di tutto questo. Ci siamo goduti il calcio dei mondiali, eravamo immersi nelle solite vuote chiacchiere di calciomercato, con un pensiero alla panciera di Benitez e un altro alla paperella che ci aspetta in spiaggia, e credevamo onestamente che lo scoramento e l’indignazione provati al termine della stagione scorsa fossero definitivamente scomparsi, per lasciare spazio a un po’ di calcio vero. E invece no. E invece al cretino (sempre cit) di cui sopra è bastato aprire bocca per far riaffiorare tutto in un attimo.
Che senso ha, Francesco? Che senso hanno quelle parole? Che cosa vogliono ottenere, che cosa vogliono denunciare, a cosa vogliono portare? Perchè, maledizione, PERCHE’ prima ancora di giocare mezza amichevole dobbiamo ritrovarci a parlare di scudetti rubati, di arbitraggi di parte, addirittura di paragoni con sistemi para-mafiosi? PERCHE’? Che cosa hai da guadagnarci? Non capisci (no che non capisci, ovvio) che siamo stufi? Che ci siamo stancati? Non ne possiamo più di polemiche prefabbricate, di sospetti, pregiudizi e addirittura -gran passo avanti, il tuo- di pregiudizi sui sospetti. Ci avete stufato. E non parlo di noi tifosi dell’Inter: parlo di tutti. Guardati intorno, o meglio ancora: fai guardare intorno una delle tue “persone importanti” e poi fatti spiegare cosa vede, magari con un mms. Se vuoi te lo anticipo io: vedrà un ignobile carrozzone -il tuo mondo, quello distrutto soprattutto da quelli come te- completamente allo sfascio. Vedrà gente disamorata, senza più passione, senza più la gioia di guardare il calcio, senza più la minima conoscenza tecnico-tattica (e in compenso preparatissima su polemiche, regolamenti, leggi e tribunali). Vedrà gente attaccata allo squallidissimo campionato di Serie A più per abitudine che per altro. Vedrà un malato terminale incapace di vivere sulle proprie gambe e costretto ad appoggiarsi al bastone della rivalità, delle polemiche precostituite, della provocazione gratuita e del sospetto eletto a sistema.
Un lampo di imbecillità
Un lampo di imbecillità
Grazie a te e a quelli come te, Francesco.
Grazie a chi, in un caldo martedì di luglio, non trova niente di meglio da fare che cianciare di furti, aiutini e complotti. Grazie a chi pone le basi per un’altro campionato schifoso, peggio del precedente che a sua volta era stato peggio di quello prima e così via negli anni. Grazie a chi ancora una volta soffia sul fuoco delle polemiche.
Vedrete, ci sarà qualcuno che avrà il coraggio di dire anche a Benitez che “bisogna abbassare i toni”.
Grazie a te e a quelli come te, Francesco, che stanno facendo di tutto per dare il colpo di grazia a quello che una volta era un bel giocattolo. Lo avete usato, lo avete sfruttato e adesso fate di tutto per distruggerlo. Beh, tranquillo, basta solo un altro piccolo sforzo: ci siete quasi riusciti.
Sappiamo che a lavoro ultimato avrete anche la faccia e il coraggio di incolpare altri, e magari ci riuscirete anche. Conta poco comunque, perchè il danno sarà ormai fatto e irreparabile. Ma noi mangeremo anche senza calcio.
Consola in tutto questo, Francesco, venire a conoscenza del fatto che dopo l’ignobile gesto dell’Olimpico (cerca di capire da solo a quale dei tanti mi riferisco) per un attimo hai pensato di ritirarti. Consola sapere che per una voltà c’è stato anche un lampo di intelligenza, in quella tempesta di imbecillità
E’ poco, ma è qualcosa.
Forse.
PS: neanche tre mesi fa, Josè Mourinho veniva deferito “per aver messo in dubbio la regolarità del campionato”. Sappiamo benissimo che chi parla di campionati “rubati” e squadre “tutelate” fa esattamente la stessa cosa e in maniera decisamente più esplicita di quanto non fece Mourinho. Sappiamo anche che ieri era Josè Mourinho e oggi è Francesco Totti, quindi non ci aspettiamo nessun provvedimento. Non fatelo. Non deferitelo. Non multatelo. Non squalificatelo.
Date un altro colpo alla vostra credibilità.
Fate vedere una volta di più a tutto il mondo quanto siete ridicoli.

Nk³

Il calcio è uno sport stupido, l’Inter è l’unico motivo per seguirlo. Fermamente convinto che mai nessun uomo abbia giocato a calcio come Ronaldo (ma anche Dalmat non scherzava). Vedovo di Ibrahimovic, ma con un Mourinho in panchina persino i Pandev e gli Sneijder possono sembrare campioni. Dategli un mojito e vi solleverà il mondo.

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