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Inter, tra bilanci e novità

L’anno 2008 sta per finire e l’Inter, a differenza delle altre due grandi del campionato italiano, lo chiuderà aggiornando la bacheca. C’è entrato dentro lo scudetto n° 16, emozionantissimo e tirato e la quarta Supercoppa Italiana, vinta ai rigori in una calda serata di fine agosto, quando José Mourinho armeggiava ancora con il modulo largo (e lungo). Il bilancio dell’anno è quindi ultra-positivo in quanto sfido lapalissianamente parlando un’altra squadra italiana a dimostrare che ha vinto più di noi. In Italia c’erano 3 trofei in palio e 2 li abbiamo vinti, sottolineando che abbiamo vinto quello che veramente conta.
Il resto è già stagione 2008/2009: dopo il solito inizio, la squadra ha cominciato a carburare a novembre, allungando prepotentemente sulle inseguitrici, che prima scappavano. Come dimenticare il faccione di Adriano Galliani il giorno che il Milan passò in testa, grazie al solito rigore regalato? Il momento topico di questo inizio di stagione è ovviamente quell’Inter-Juve del 23 novembre scorso: la differenza tra le due compagini è apparsa nitida, con i nostri che hanno letteralmente graziato i gobbi.
Eppure, per il 2009, la Juventus appare come l’unica avversaria credibile e poco contano le quotidiane dichiarazioni dei milanisti sulla loro volontà di recupero. La Juventus ha messo a nudo le loro debolezze e il classico vincere facile contro le squadrette amiche non può farci cambiare idea.
Difficile dire se il calciomercato sposterà gli equilibri. Se diamo credito a tutte le voci riguardanti la Juventus ci sarebbe da preoccuparsi, ma non è così (pensare che David Silva si muova dal Valencia, senza che Real o Barça facciano niente è pura fantascienza). L’ipotesi Van Nistelrooy – Roma per ora fa sorridere, in quanto i giallorossi hanno una schiera di contratti pesanti da rinnovare e Spalletti ha chiesto il rinnovo prima ancora dei rinforzi. Al Milan aspettano Ivan Helguera: uno che era uno scandalo già 6 anni fa, immaginatevi adesso che ha 33 anni ed è svincolato.
L’Inter invece ha una necessità assoluta: una punta di primo livello o quasi da affiancare a IbrahimovicDiego Milito sarebbe una prima scelta clamorosa: non è difficile strapparlo al Genoa con una buona offerta, in quanto il giocatore sarebbe pazzo a non cogliere la prima grande occasione della sua vita. Ma io dubito seriamente che Moratti voglia spendere altri soldi: c’è una crisi alle porte, un ribasso del prezzo del petrolio così spaventoso, che è difficile pensare di spendere milioni che poi andranno come al solito ripianati. Il tentativo di convincere Adriano è fatto in quest’ottica, ma l’opera di convincimento non riguarda la sua volontà di rimanere a Milano (che gli conviene per mille motivi), quanto provare a metterlo in riga una volta per tutte, salvaguardando il patrimonio e l’aspetto tecnico.
E’ chiaro, comunque, che l’Inter l’anno prossimo dovrà fare un serio calciomercato, basato sul ringiovanimento totale, con l’arrivo di almeno due elementi di valore per centrocampo e attacco. Settori troppo delicati per concedere vantaggi ad una spietata e vogliosa concorrenza.
Auguri di buon anno a tutti i lettori e le lettrici. E in particolar modo un felice anno nuovo a tutti gli interisti del mondo.
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