Bauscia Cafè

Dal vostro inviato al Dall'Ara

Dopo una partita come questa, come si fa a criticare Mourinho? Mancano meno di 10 minuti alla fine, quando decide di far entrare Balotelli, e un minuto dopo Balotelli segna il gol della vittoria… Che dire? Bravo o fortunato, Mourinho possiede qualità rare, e i 59 punti raccolti dall’Inter in 25 giornate chiuderebbero la bocca a chiunque.
Eppure, secondo il mio modestissimo parere, oggi Mourinho ne ha sbagliate tante. Prima di tutto, l’incomprensibile scelta di Maxwell come vice Stankovic; in realtà era Muntari a dover recitare la parte del serbo (senza averne la minima attitudine), ma il fatto di schierare contro la quart’ultima in classifica tanti calciatori con attitudini difensive (Maicon e Santon, Cordoba e Rivas, Zanetti, Maxwell e Muntari), mi è sembrato un errore. Se non giocano contro il Bologna, Figo e Jimenez a cosa servono?
L’Inter del primo tempo ha giocato sotto ritmo, senza rischiare niente ma anche senza costruire una sola azione decente. Nessuna parata di Antonioli, nemmeno un calcio d’angolo all’attivo, una quantità di errori di misura nei passaggi, insolite imprecisioni in Maicon e Santon, un caotico nulla da Adriano.
Giustamente Mourinho ha sostituito Muntari con Stankovic. Per un quarto d’ora l’Inter ha giocato a calcio, con alcune accelerazioni e una discreta pressione nella metà campo rossoblù, ma il gol è venuto dal primo calcio d’angolo, grazie a Cambiasso, il più rapido nell’impossessarsi della carambola scaturita da uno degli ormai soliti colpi di testa di Adriano, a occhi chiusi e con la palla che va sbattere contro il braccio (involontario quanto grottesco).
Sullo 0-1 e davanti alla pochezza del Bologna – giocando così, come potrà salvarsi? – ho sperato che Mourinho si decidesse a sostituire Adriano con Cruz, oppure inserisse Figo o Balotelli al posto di Maxwell. Dietro la panchina, Cruz e Balotelli si sono “riscaldati” per una buona mezzora, poi tutto a un tratto è apparso Vieira ed è entrato al posto di Adriano… Se lo fai col Milan – togliere attaccanti per inserire centrocampisti o togliere centrocampisti per inserire difensori – posso anche capirti, caro Mourinho. Farlo contro questo Bologna, mi è parso assurdo. Senza che ve ne fosse il motivo, l’Inter ha rinculato di una trentina di metri, nemmeno il tempo di precisare i timori a chi mi stava accanto, che uno dei difensori centrali del Bologna (magari proprio quello che avrebbe dovuto marcare Adriano) – tale Britos, non proprio un goleador – va in gol di testa con stupefacente facilità da calcio d’angolo.
Ho pensato: il pareggio è giusto, troppi sprechi, scarsa personalità, squadra senza voglia di faticare in vista del Manchester. Da parte sua, Mihajlovic ha cercato solo di chiudere tutti gli spazi; più la partita sarà brutta, deve aver pensato Sinisa, più possibilità ho di cavrane un punto. Ma ecco Mourinho spedire in campo Balotelli al posto dell’indisponente Maxwell: con la prima palla che riceve, Balotelli tenta il dribbling e si conquista un calcio di punizione, con la seconda segna un classico gollonzo, sul quale auguro ad Antonioli di non costruirci troppi incubi.
Di nuovo in vantaggio e dopo aver già fatto una sciocchezza sul gol di Britos, ho pensato che avremmo portato in porto questa vittoria non troppo gloriosa, rischiando il meno possibile. Un po’ di circolazione della palla, niente di più. Sbagliavo. Il Bologna, fin lì incapace di fare tre passaggi di fila, ha stretto la difesa nerazzurra negli ultimi 20 metri, inanellando 5-6 calci d’angolo consecutivi, e su un colpo di testa di Di Vaio (netto anticipo su Cordoba), solo una grande parata di Julio Cesar ha consentito a Mourinho di presentarsi sorridente davanti ai microfoni.
Nel complesso, l’Inter mi è parsa carente sia sul piano della costruzione del gioco che nella fase difensiva. Muntari, Maxwell e Adriano sono stati dannosi, Maicon, Santon e Stankovic non hanno costruito nulla, solo Ibra, Cambiasso e Rivas meritano più della sufficienza. Su tutto, incombe il rebus Adriano: se è quello visto oggi pomeriggio al Dall’Ara, non si può pensare di giocare in 10 contro i Red Devils.
Commenti (135)

Rudi

Rudi Ghedini, bolognese di provincia, interista dal gol sotto la pioggia di Jair al Benfica, di sinistra fin quando mi è parso ce ne fosse una.

PODCAST

Twitter

Instagram

Instagram has returned empty data. Please authorize your Instagram account in the plugin settings .

Archivio