Bauscia Cafè

Arrivederci

Era il 26 agosto 2006, e a San Siro si giocava la finale di Supercoppa Italiana tra l’Inter, Campione d’Italia dopo le sentenze della Giustizia Sportiva e vincitrice della Coppa Italia, e la Roma, seconda in campionato. L’Inter sotto 0-3 dopo 34 minuti riuscì a compiere una rimonta incredibile, completata nel primo tempo supplementare dal gol di Figo che inchiodava il risultato sul 4-3 finale dopo la doppietta di Vieira e il gol di Crespo. In tanti aspettavano di vedere la prima partita di Zlatan Ibrahimovic in nerazzurro, ma lo svedese restò in ombra e lasciò il palcoscenico ad altri compagni anche loro al debutto: Maicon, Grosso, Vieira, Dacourt, Crespo…e poi lui, l’ospite d’onore, il più importante di tutti.

Quel giorno, quella finale, fu la prima partita ufficiale giocata dall’Inter con lo Scudetto sulla maglia. Il 26 agosto 2006. Domenica prossima saranno passati 1737 giorni. Millesettecentotrentasette giorni.

2006/2007

Millesettecentotrentasette giorni di vittorie, di trionfi, di rabbia, di Coppe alzate nei cieli d’Italia, d’Europa e del Mondo.
Millesettecentotrentasette giorni mai visti prima nella storia del calcio italiano e chissà quando -e se- si rivedranno mai.

2007/2008

Un ciclo straordinario e irripetibile, un ciclo forse ancora aperto, ma che sicuramente da domenica perderà per strada un compagno fedele, un amico fidato, un elemento caratterizzante. Ce lo siamo portato in giro su tutti i campi in cui abbiamo giocato, questo triangolino tricolore. In Italia, in Europa, nel Mondo…da Siena, Roma e Livorno fino a Madrid ed Abu Dhabi passando da Barcellona, Monaco, Londra e finendo col coprire praticamente tutta l’Europa: da Nicosia a Manchester, da Lisbona a Kazan, dove arrivava l’Inter arrivavano i Campioni d’Italia. Dove c’era l’Inter c’era il Tricolore. Lo Scudetto. Ci siamo presi per mano in quell’agosto di cinque anni fa all’improvviso, quasi di sorpresa, e non avevamo la minima idea di come stare insieme. Sembravano quasi strani quei tre colori su sfondo nerazzurro, visto da quanto tempo mancavano. E invece…

2008/2009

E invece siamo cresciuti insieme e siamo arrivati dove neanche immaginavamo fosse possibile…e siamo arrivati al punto, oggi, di chiederci come sarà quella maglia nera e blu senza il Triangolino tricolore ad ornarla.

2009/2010

Sarà strana, sicuramente. Sarà vuota, anche se per qualche tempo ci sarà lo scudo d’oro dei Campioni del Mondo a ricordarci dove ci ha portati quel piccolo Scudetto, quell’inseparabile compagno che abbiamo finito col perdere per strada per mille motivi. Lo scudo d’oro prima e solo il nero e il blu poi, a ricordarci chi siamo, da dove siamo partiti e quanto bello è stato questo viaggio. A rendere ancora più immenso ciò che abbiamo fatto, e a consegnarlo definitivamente alla storia per poter finalmente ricominciare.

2010/2011

Solo il nero e il blu, i colori della nostra nobiltà, che da quella maglia urleranno per riavere il loro compagno di sempre.
Affinchè questo distacco, millesettecentotrentasette giorni dopo, sia solo un arrivederci. E che ci si possa ritrovare al più presto insieme come prima, uniti come prima. Per vincere più di prima.
A presto, Scudetto.

Nk³

Il calcio è uno sport stupido, l’Inter è l’unico motivo per seguirlo. Fermamente convinto che mai nessun uomo abbia giocato a calcio come Ronaldo (ma anche Dalmat non scherzava). Vedovo di Ibrahimovic, ma con un Mourinho in panchina persino i Pandev e gli Sneijder possono sembrare campioni. Dategli un mojito e vi solleverà il mondo.

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