Bauscia Cafè

Jamme Ja!

Battere il Milan certamente non è una Medaglia e probabilmente non lo è neanche battere il Napoli, ma almeno questa sera possiamo coricarci sereni. Magari domani ci racconteranno che la gara è stata falsata dal micidiale 1-2 iniziale, che segherebbe le gambe a chiunque non sia il Liverpool. Ci diranno anche che il raddoppio di Milito era in netto fuorigioco millimetrico, ma per fortuna Trefoloni ha applicato il regolamento ad personam (cit.), studiato per Inzaghi.
Ci diranno le solite fregnacce insomma, ma il fatto è che l’Inter vista questa sera nel primo tempo, con 10/11 di squadra titolare più il Capitano (Vitarob, questa è dedicata a te) ha giocato a calcio e lo ha fatto bene. Maicon ha ricominciato a farci vedere un po’ del Colosso che abbiamo imparato ad apprezzare, solo un po’, ma ci sono ragioni di ben sperare. Grande lavoro di Eto’o che ha rincorso palloni per tutto il campo, giocando anche in appoggio per gli altri fin dalla linea mediana del campo e ritornando anche in difesa. Aspettiamo l’opinione dell’ultimo Giapponese che lo ha chiamato scarto per tutta l’estate.
Non ci sono parole per descrivere Milito, assolutamente immenso, sempre pericoloso e pronto a scattare sul filo del fuorigioco. Grande nel difendere la palla, spalle alla porta, per permettere ai compagni di salire. Il senso del goal del miglior Crespo con l’intelligenza tattica di Cruz.
Un buon lavoro di tutto il resto della squadra, con il solito grande Julio prontissimo negli unici due tiri in porta del Napoli e assolutamente incolpevole sul goal di Lavezzi, lasciato libero da Zanetti e Milito, ma una distrazione sul 3-0 ci può anche stare e comunque è stato un caso isolato. Unica nota stonata uno Snejider ancora molto spaesato, che non ha mai nemmeno provato a saltare l’uomo e molto spesso veniva spinto sull’esterno e poi raddoppiato dai difensori. Evidentemente al derby respirava ancora l’aria di Madrid oppure… oppure andatevi a guardare il titolo del mio post precedente. Aspettiamo fiduciosi, deve ancora abituarsi agli ape Meneghini contro le tapas a base di jamon serrano, ma la qualità c’è e arriverà.
Se la partita fosse finita al 46′  starei qui a stappare lo champagne. Non è andata così.
Vedere Muntari che si scaldava nell’intervallo mi ha fatto andare di traverso la birra. Vedere che entrava al posto di Snejider mi ha fatto tossire pezzi di cheeseburger addosso a Sarasa… (li ha schivati, tranquilli). Che l’olandese fosse fuori fase è un fatto, ma sostituirlo con Muntari è una cosa da girone Dantesco. I dubbi miei e di Sarasa si sono rivelati immediatamente fondati. Il secondo tempo è stato giocato in 10 con il ghanese sempre lento e fuori posizione; i suoi lanci poi, fanno sembrare Zanetti un cecchino al livello di Baggio. L’unico guizzo che si ricordi è un tunnel ai danni di uno sventurato giocatore partenopeo al quale spero che Moratti paghi il supporto psicologico necessario per superare l’onta subita. La differenza nel gioco si vede eccome e prosegue per tutto il secondo tempo. A quel punto la gestione dei cambi sarebbe l’unico modo per ridare un po’ di vita a una partita che si sta spegnendo, vista anche l’incapacità del Napoli di far salire la squadra con continutà. Anche giocando a mezzo servizio corriamo rischi limitati, ma non è un bel vedere. Maicon non ha più voglia e inizia a sbagliare un cross dopo l’altro, fino al momento in cui si sgarbella un ginocchio contro i tacchetti di un avversario e abbozza una scena madre che pare la morte di Macbeth. Eto’o è visibilmente stanco, dopo che ha corso per tutto il secondo tempo andandosi a recuperare palloni anche a ridosso della nostra area.
I cambi però non arrivano, se non nei minuti finali, giusto il necessario per far prendere applausi a Lucio ed Eto’o. Entrano Cordoba e ManSini, restituito dalla nave aliena solo nell’intervallo. Non si anno notizie di Santon e Balotelli, pare che siano rimasti nel recinto del McDonald’s di piazzale Lotto a giocare con le palline colorate. Peccato.
Mi direte che non sono mai contento e in un certo senso avete ragione, ma credo che se noi aspiriamo a entrare nel club delle grandi d’Europa abbiamo il dovere di PROVARE a dar sempre spettacolo dall’inizio alla fine, anche con un comodo 3-1 in saccoccia e la difficile partita contro la Samp di sabato. Le energie fresche ci sono ed è un peccato non sfruttarle, anche perché nè Mario nè il Bambino coprono meno di Muntari.
Portiamo a casa 3 punti meritati e ben giocati ed è un grosso passo avanti rispetto a domenica. Possiamo ritenerci soddisfatti, ma dalla torta manca qualcosa di più della ciliegina.

Fonz77

Milanese per nascita e per convinzione. Interista nel sangue da generazioni da parte di madre, mio padre ne sa talmente di calcio che crede che giochi ancora Mazzola... Sono il cümenda del blog, in carne e spocchia. Apostolo del culto José e sempiternamente vedovo dello Special One.

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