Bauscia Cafè

Lo Spirito dei Belli de Roma!

Cari Amici e care Amiche,

perdonatemi la lunghezza del post ma ci tenevo a scrivere queste righe per festeggiare la chiusura di una grandissima annata, cogliendo l’occasione per far capire bene chi sono i Belli de Roma ai tantissimi nuovi arrivati nel Club.

Il 2016 è appena iniziato e per i Belli de Roma come per tutti si chiude un cerchio lunghissimo durato un anno. Non un cerchio perfetto come fanno in parte le traiettorie del nostro Brozovic, ma errare è umano e chi è che non fa errori nella vita? L’importante però era chiudere bene questo cerchio e aprirne subito un altro migliore del precedente.

Alla fine del 2014 non ci eravamo posti degli obiettivi particolari. Eravamo contenti di quanto fatto durante l’anno e di come andava il nostro Club, nonostante gli equilibri precari di tanti caratteri diversi. Ma soprattutto eravamo contenti di aver raggiunto per l’ennesimo anno l’obiettivo di donare alla nostra Associazione di riferimento il budget utile ad aiutarli nella loro missione.

Ma si sa, restare in equilibrio non sempre è facile, alla fine ci siamo sbilanciati e cadere a terra è stato un attimo. Abbiamo dovuto guardarci negli occhi, capire bene cosa fare, prendere delle decisioni e quando alla fine ci siamo rialzati ci siamo accorti che una parte importante del nostro Club non c’era più.

Una perdita davvero brutta da sopportare soprattutto verso chi in questo Club era stato accolto come un fratello o una sorella. E poi tutto a un tratto il nulla, neanche un ciao o un perché.

Ma le perdite così come nella vita aiutano a crescere e chi è rimasto, forse per la prima volta nella storia del Club, si è trovato con le spalle al muro. O si risorge e lo si fa alla grande, o forse chi ha pensato che quello che stavamo facendo era sbagliato aveva ragione. E così, in parte per dimostrare che avevamo ragione noi, in parte per darci degli stimoli ancora più forti, quelli che erano normali obiettivi per un qualsiasi Club per noi sono diventati automaticamente degli obiettivi altissimi.

Per gli altri basta andare ogni tanto allo stadio e raggiungere i 50 soci? Bene per noi i soci devono essere 10 volte di più e si va a San Siro tutte le domeniche, oltre che al pub! Per gli altri basta essere presenti agli eventi di beneficenza? Noi gli eventi di beneficenza li dobbiamo organizzare e produrre ben più di un semplice ricavato in denaro.

Alla fine di quel Consiglio Direttivo che segnava la fine di un’era per i Belli de Roma ci siamo resi conto che avremmo dovuto realizzare qualcosa di impossibile.

La scommessa di Remo era di arrivare a 500 Soci

Ma i sorrisi tra noi erano più sarcastici che fermamente convinti di riuscirci e nonostante la rabbia di risorgere fosse tanta, lo scoramento per la perdita di tanti amici era ancora più forte.

Eppure il dado era stato tratto e Fedele si è messo alla testa di un esercito ferito, dimezzato, demoralizzato ma composto da uomini e donne convinte della scelta fatta, per cui motivati come neanche il più attrezzato degli eserciti avrebbe mai sognato di essere.

Bene oggi mi fa piacere scrivere che abbiamo superato i 500 iscritti, per la precisione 510! …e non è ancora finita!

Non è stato facile arrivare a questo numero. A Roma abbiamo quasi triplicato gli iscritti, in Sabina dove siamo fortissimi gli iscritti sono raddoppiati e anche in giro per il Lazio i nostri “scout” hanno dovuto girare tanto per cercare interisti che avevano abbandonato il “tifo attivo”. Tifosi che ormai vedevano l’Inter in tv e che ogni tanto andavano allo stadio, da soli o con pochi amici, senza sapere che c’era un Club come il nostro disposto ad accoglierli anche solo per andare in trasferta o per vedere la partita al pub, ma con dietro un’organizzazione sempre perfetta. A questi “tifosi dormienti” noi abbiamo semplicemente detto quello che facevamo e gli obiettivi che ci eravamo posti, insomma gli abbiamo parlato dello spirito dei Belli de Roma, cosa siamo e cosa facciamo e farli salire sul nostro carro è stato un attimo.

Spirito che non vuole porsi in competizione con altri Inter Club, né ha voglia di dire che siamo i migliori. Spirito che racchiude due concetti fondamentali, primo amare l’Inter visceralmente, secondo farlo per un obiettivo comune, la beneficenza. La nostra massima l’abbiamo scritta su tutte le confezioni di oggetti che vendiamo sempre con lo stesso scopo ed è un proverbio africano bellissimo:

Se vuoi arrivare primo, corri da solo.
Se vuoi arrivare lontano, cammina insieme

E sempre con lo stesso spirito a San Siro ci siamo andati sempre! A volte con un pullman, a volte anche con una carovana di 4, come quando siamo andati a vedere il derby. Sì non solo Belli de Roma anche altri Inter Club o gruppi come i mitici Boys di Roma, ma comunque sotto la sempre perfetta organizzazione del nostro Direttivo. Siamo stati anche fuori da San Siro: a Udine, a Palermo, a Genova e se ci fosse stata una squadra in Serie A che giocava in Russia saremo andati anche là!

Ma l’apice di questa splendida annata lo abbiamo raggiunto con la festa di fine anno. Fedele la festa l’ha sognata (una cosa così si può solo sognare) e giorno dopo giorno, telefonata dopo telefonata, trasferta dopo trasferta, andando a parlare con l’Inter, con il Coordinamento Nazionale e Regionale, fino all’ultimo di coloro che ha partecipato alla serata, è riuscito a realizzare il nostro sogno!

L’idea era di fare una festa, bellissima come quella del 2014, ma aprendola anche ad altri Inter Club e questo per due motivi: il primo perché quando si festeggia l’Inter e il Natale non esistono Inter Club ma esistono amici nerazzurri, il secondo perché dopo un’annata difficile di relazioni anche con altri Club, sentivamo fortissimamente il bisogno di guardare tutti in faccia e di vedere con i nostri occhi se gli amici di sempre in fondo non fossero cambiati. Ed è stato proprio così! Uno sguardo, una parola, una stretta di mano e tutto quello che c’era di negativo è diventato immediatamente passato da dimenticare e, almeno per chi è venuto, la voglia di cambiare pagina e di guardare con serenità al futuro è di fatto diventata realtà.

Ma a noi non bastava l’idea di fare una festa, questa volta la festa doveva essere epocale: volevamo riunire tutto il Lazio, più i gruppi organizzati, ma anche i semplici tifosi da divano, fino a rappresentanti del governo anch’essi invitati con un’unica prerogativa. Avere l’Inter nel DNA.

E come riuscire in questo? Semplice, con l’esca più appetibile per un tifoso nerazzurro: i trofei più belli mai vinti dall’Inter e perché no, visto che ci siamo facciamo intervenire anche qualche idolo dei bei tempi nerazzurri. Tra il dire e il fare però c’è di mezzo il mare, un evento di questa portata è pari ad un Wivi l’Inter e per organizzarlo non ci vuole solo il patrocinio dell’Inter ma anche la sua organizzazione. Noi siamo sicuramente volenterosi, ma le risorse umane ed economiche dell’Inter ce le sogniamo.

Insomma per farla breve ci siamo rimboccati le maniche e una volta acquisita la certezza di avere le due coppe e la presenza di almeno un campione nerazzurro sono partiti gli inviti!

Le Coppe perfette tra i colori perfetti

200 ok! Poi 250, poi 300 inviti accettati…la sala che avevamo prenotato era “solo” per 400 persone e sinceramente quando abbiamo pensato a prenotarla era più il timore di lasciarla mezza vuota che di riempirla, ma quando abbiamo capito che il problema era di aggiungere tavoli i brividi sono diventati sempre più forti!

Alla fine quello che Fedele aveva sognato è diventato realtà e se possibile la realtà è stata addirittura superata dai fatti!

Direttamente da San Siro è sceso con tutto il suo stand il mitico Matteo per la vendita di magliette e sciarpe firmate dai nostri giocatori! Comprese quelle dedicate alla serata, una vera chicca!

Direttamente da San Siro, lo stand dei Campioni!
Io c’ero!

Il Mitico Bello de Roma Gianfranco Butinar ci ha allietato con le sue incredibili imitazioni e soprattutto ci ha messo in contatto telefonico nientepopodimenoché con il Mister Mancini il quale in diretta, grazie alla regia perfetta del nostro bravissimo DJ Umberto Resta, ci ha salutato tutti e ci fatto gli auguri di Buon Anno.

Gianfranco Butinar con il nostro Davide Falconi

Valerio e Alessandro del Coordinamento Nazionale oltre alle Coppe ci hanno portato un’altra gemma preziossima per noi tifosi non proprio giovanissimi, in pratica il giocatore che insieme a Walterone Zenga rappresenta forse il più grande esempio di interismo militante: il grandissimo Nicolino Berti. Ora non posso raccontare in poche parole l’empatia che Nicola Berti è riuscito a creare con tutti, non è qualcosa di umano, va oltre! Berti ha fatto foto con tutti e ve lo giuro sui nostri colori, ogni persona che abbracciava era come se la conoscesse da sempre, un sorriso, una battuta, un abbraccio e anche qualche bacio al limite della decenza, strappato con poi neanche tanta difficoltà alle belle signorine presenti, era per lui la cosa più normale del mondo.

Il mitico Nicola Berti con il nostro fantastico Leonida, fotografo dagli occhi di ghiaccio

Grazie Nicola sei stato un mito in campo, lo sei come tifoso nerazzurro, lo sarai sempre come uomo!

Valerio e Alessandro del Coordinamento Nazionale con il vostro Maestro e il grande Danilo Rocca

Alla fine i club intervenuti oltre ai gruppi di tifosi sono stati tanti: da Ciampino a Ceccano, da Civitavecchia a Velletri, poi Ferentino, Cassino, IC Parlamento, Anzio, Nettuno, BNL. Tra i gruppi sono venuti i ragazzi dei Boys Roma e quelli che salendo sul palco ci hanno regalato l’emozione più bella della serata: il gruppo degli Interisti Sordi!

Foto di gruppo tra Inter Club!

Nel mio difficilissimo compito di presentatore della serata, tra le mille presentazioni desideravo che quella dei ragazzi sordi fosse la più memorabile e non solo perché la loro particolarità meritasse più attenzione, ma perché davvero raramente nella mia vita di tifoso ho visto delle persone così appassionate e così innamorate della nostra Inter. Non è certo una leggenda il fatto che non poter sentire amplifichi le altre doti fisiche disponibili, quello che ho scoperto conoscendoli è che evidentemente per loro amare l’Inter è una dote fisica perché a vedere le partite con loro si rischia di essere letteralmente travolti, tanta è la passione che ci mettono nel tifare, nel mandare a quel paese chi fa male e soprattutto nell’esultare quando l’Inter segna.

Uno spettacolo di una bellezza sovrannaturale e per questo quando sono saliti sul palco è stato un secondo decidere di premiarli con quello che per la maggior parte di noi era sconosciuto fare, ossia di applaudirli nel loro modo: semplicemente alzando le mani e ruotandole come quando da piccoli ci cantavano quella filastrocca della farfallina che vola…

In un attimo più di 800 farfalline volavano salutando i ragazzi del gruppo interisti sordi, impazziti di gioia nel vedere quel mare di mani salire nel cielo, ma tutti siamo impazziti di gioia, prima silenziosi concentrati nel fare il movimento nel modo giusto poi anche noi, come se il gesto non fosse sufficiente per trasmettere l’emozione, urlando fortissimo la nostra felicità per un momento lunghissimo di fratellanza e interismo.

Incrociare gli occhi di Davide e vederli gonfi di lacrime quando i miei lo erano già da un po’ mi ha dato una scossa incredibile, stavamo vivendo l’essenza pura della nostra festa, stavamo vivendo in pieno lo Spirito dei Belli de Roma!

Tu chiamale, se vuoi…

Lo stesso Spirito che colpisce chiunque parli con Fedele, con Danilo, con Davide, Remo, Roberto, Lamberto, Annibale, Stefano, Daniele… sì sì mi fermo sennò ne devo mettere 500, ma anche di più perché devo ringraziare non solo quelli che sono venuti e non erano dei Club, ma anche gli amici che sono intervenuti solo per acquistare i prodotti e poi andare via, e chi come Stefania Galliani amica meravigliosa di Milano ci ha messo a disposizione dei bellissimi gadget della finale di Madrid la cui vendita da sola ci ha permesso di ricavare un sacco di soldi per i nostri obiettivi di beneficenza.

Ci sono altre cento persone da ringraziare. In primis Marina, donna di rara dolcezza e disponibilità, per la perfetta organizzazione all’accoglienza, i ragazzi della security, Pina e Maria Rosaria che hanno portato per beneficenza delle sciarpe bellissime della finale di Madrid, il Pala Garden che ci ha ospitato alla perfezione, dal proprietario all’ultimo dei ragazzi che ci hanno servito a cena, il mago con il suo spettacolo, i nostri fornitori per la vendita di beneficenza che non a caso si chiamano Pietro e Paolo…Leonida che ha quasi fuso la sua macchina fotografica per immortalare con scatti che resteranno per sempre tra i nostri ricordi più belli, ogni secondo della serata.

Epic Brozo world record

Permettemi di rigraziare anche la mia meravigliosa Gnoma che si è portata il suo registratore di cassa personale da casa (già la vedo al posto di Ghelfi nell’Inter del 2025) per la gestione della bancarella dei prodotti per la beneficenza, aiutata da Violeta e da Liliana che come l’ultima degli arrivati si è data da fare per dare una mano, con la piccola particolarità che lei è stata tra i fondatori dei Belli de Roma!

Di sicuro ho dimenticato qualcuno e me ne scuso, ma un enorme grazie va a tutti i 510 Belli de Roma e agli altri amici non iscritti che pure si sono affidati a noi per le donazioni e hanno contribuito alla fine della festa a chiudere un anno che ci ha permesso di donare per il reparto e per altre nobili cause…

PIU’ DI 4.500 EURO!

Questo fantastico risultato ci ha permesso di mettere in piedi da subito una borsa di studio per dare assistenza psicologica ai bambini e alle loro famiglie ricoverati nel reparto di Oncoematologia Pediatrica del Policlinico Umberto I°, e nel corso dell’anno ha permesso alla Onlus di acquistare i mille prodotti necessari a rendere la vita dei piccoli e delle loro famiglie un pochino migliore e serena rispetto al dramma immane che purtroppo devono vivere giornalmente.

Il nostro orgoglio!

Nulla in confronto a quanto umanamente e giornalmente compiono le volontarie dell’Associazione Amici di Marco nel reparto, ma quel nulla che contribuisce a rendere noi tifosi dell’Inter una spanna sopra a tutti gli altri.

E permettetemi di scriverlo con orgoglio:

Noi Belli de Roma siamo semplicemente fantastici!

Ma ora basta lodarci. Il 2016 è già iniziato e già da martedì sera si ricomincia al reparto con la festa della Befana nerazzurra e mercoledì 6 al pub o in trasferta a tifare Inter! Per la cronaca 2 pullman vano a Empoli, no così per dire…

Dateci una mano a vendere ancora i tantissimi prodotti che abbiamo acquistato, abbiamo ancora tantissimo olio, i biscotti e tanta cioccolata che per la befana è perfetta da mettere nella calza. Venite martedì al Policlinico e mercoledì al pub troverete Danilo e Fedele o chi per loro con i prodotti di beneficenza, sì proprio quelli con lo spirito dei Belli de Roma dentro! 

E per chi non potesse martedì o mercoledì contattateci e in qualche modo ci organizzeremo per portarveli!

Vi aspettiamo numerosi!!!

AVANTI INTER
AVANTI MISTER
AVANTI BELLIDEROMA

Oldman

Il Maestro: a sei anni si è perso nel parterre di San Siro in un Inter-juve, a dodici la madre lo sventola vestito di nerazzurro in Curva Sud, a trenta va in metro a Roma vestito da Ronaldo, quello vero, a quaranta fa caroselli seminudo a Piazza del Popolo, a cinquanta guarda di nascosto l'Inter nel reparto di terapia intensiva cardiologica, da ricoverato. A sessanta conta di perdersi ancora, nel nuovo stadio di Milano.

PODCAST

Twitter

Instagram

Instagram has returned empty data. Please authorize your Instagram account in the plugin settings .

Archivio