Tu sei tutto quello che… Così si inizia e non è facile continuare. Perché in testa è tutto più semplice ma quello che un interista prova per il Cipe non si può spiegare a parole. La voce inizia a tremare, gli occhi diventano lucidi e quel nodo in gola non si scioglie. Bisognerebbe prima spiegare cosa siano lealtà, onore, dignità nel loro significato più puro e profondo. Bisognerebbe prima smettere di pensare che lui non è più con noi, che dobbiamo andare avanti come lui ci ha insegnato, senza sbagliare mai. Rialzandosi, anche quando tutto intorno ti fa pensare “adesso sto qui a terra e non mi muovo più”.Facchétti, Giacinto. – Calciatore italiano (Treviglio 1942 – Milano 2006). Tra i primi grandi terzini d’attacco, dotato di eccellenti doti fisiche e di ottimo palleggio, giocò nell’Inter tra il 1960 e il 1978. Nella nazionale contò 94 presenze, essendone per lungo tempo capitano. Ricoprì ruoli dirigenziali nell’Inter e ne fu presidente (2004-06). Enciclopedia Treccani
Il Cipe, il Giacinto, il Gigante Buono è patrimonio dell’Inter. Grandi o piccini non importa, lo conoscono tutti e lo amano alla stessa maniera, perché era una persona per bene. E lo so che ogni squadra, in ogni angolo del mondo ha un personaggio che rende speciali, ancora di più, quei colori agli occhi dei tifosi. Ma Giacinto non ce l’ha nessuno, Giacinto è il motivo per cui ogni tifoso interista si sente speciale.
Per questo, per tutto quello che… continueremo a parlare di Giacinto Facchetti, ad onorarlo e a ripulire la sua memoria dal fango occasionale che la sporca. Perché non potremo mai spiegare agli altri l’emozione di dire Cipe, ma dobbiamo fare in modo che ogni interista possa sempre dire noi siamo Giacinto Facchetti.