Bauscia Cafè

Un nuovo 3412?

E’ passato poco più di un mese da quel Inter-Siviglia che sanciva amaramente la fine della scorsa stagione. Oggi, dopo trentasei giorni l’Inter tornerà in campo contro la Fiorentina di Iachini.

E’ stato un campionato anomalo quello passato, e altrettanto anomalo pare essere questo. Il mercato è tutt’ora aperto, e, dopo i test incoraggiati contro Lugano e Pisa, il nostro percorso si apre nella sfida contro i gigliati. Si gioca a San Siro, ma ancora una volta la Scala del Calcio sarà vuota del tifo. La prima uscita stagionale sarebbe stata, a dire il vero, in trasferta, contro il Benevento, giornata posticipata per permettere un poco più di riposo ai nostri, impegnati, come abbiamo detto, sino a poche settimane fa a concludere il percorso Europeo.

L’atipicità di questo 2020, l’insolita estate e primavera che abbiamo vissuto, hanno rotto la ciclicità che il calcio offriva ai suoi appassionati. Il calcio scandisce ritmicamente la vita dei tifosi, degli appassionati. Senza questo andamento regolare, il tifoso può trovarsi spaesato. E’ ciò che è successo a me.

Cosa è cambiato in questi 36 giorni?

Cosa DIAMINE è cambiato?????

Dalla finale di Europa League si sono fatte le cose abbastanza in fretta. C’è chi come Lukaku ha dovuto metabolizzare la delusione per la sconfitta nella Kermesse Europea. Chi come Conte, Zhang, Marotta e Ausilio ha dovuto dialogare per ripristinare la calma e progettare quella che era un imminente nuova stagione.

Da quella data sono arrivati Radu, Kolarov, Hakimi, Sanchez (a titolo definitivo), Vidal, Pinamonti, e tornati Perisic, Mario e Nainggolan.

Tra le polemiche riguardanti l’età media della rosa sono partiti Valero, Candreva, Lazaro, Godin, Berni, oltre ai prestiti di Esposito e Agoume.

Con Ranocchia in partenza e Darmian in arrivo le riflessioni anagrafiche sull’età della rosa sembrano meno preminenti rispetto a quelle sull’effettiva completezza di quest’ultima.

Con i riscatti già pattuiti anno scorso sono stati effettuati esborsi per 97 Milioni, a fronte di entrate per 81,5 Milioni. Nonostante questo, con in ballo contenziosi di ogni tipo per i diritti TV, e senza l’apporto decisivo dei proventi da stadio, il mercato pare, ancora una volta realista ed efficace.

Che Inter vedremo quest’anno? L’esperienza verrà privilegiata rispetto alla sfrontatezza? Vedremo una squadra di quantità o di qualità? Perchè Gagliardini è ancora in rosa? Dovremo, Dio ce ne scampi, vederlo in campo? Questi sono solo alcuni degli interrogativi che affollano la mente curiosa di milioni di tifosi.

Nelle probabili formazioni salta all’occhio la presenza di un inedito reparto difensiv…

!?ANCORA GAGLIARDINI!?

Ricomponiamoci. Dicevamo: D’ambrosio, Bastoni e Kolarov dovrebbero essere la batteria di centrali scelti per la partita di stasera. Sebbene questa soluzione ci privi della qualità e leadership di De Vrij, ci offre un interessante possibile scenario.

Avere come “terzi” di difesa due terzini come D’Ambrosio e Kolarov significa poter sfruttare quelle situazioni care a Conte nel quale i due “braccetti” spingono il possesso insistito sino alla trequarti avversaria. Avere in questa zona di campo due veri “terzini” ci offre molte più soluzioni di quelle possibili anno scorso, quando a spingere erano Bastoni e Skriniar. Per tecnica e struttura inadeguati a quelle zone di campo.

Molto offensive sembrano essere anche le fasce, con Perisic e Hakimi, due giocatori che in quella posizione sono veri ibridi tra “terzino” e “ala”.

In questo contesto, allora, se interpretata all’arrembaggio, la difesa a tre pare una soluzione per nulla conservativa e anche lo stesso Gagliardini assume un suo perchè. Mentre invece la ricerca di equilibrio con 3 centrali puri rende il mediano ridondante.

Altra curiosità di giornata è legata ad Eriksen. Hakimi e Perisic potrebbero rivitalizzare il trequartista, che finalmente avrebbe attorno a se giocatori capaci di attaccare le difese alle spalle, e di beneficiare del suo apporto in chiave Key Passes.

I terzi di difesa padroni della trequarti, gli esterni ad attaccare la profondità ed il trequartista le ricette per vedere un Inter rivoluzionata.

(puntualmente Conte dimostrerà che i miei sono vaneggiamenti)

Di fronte avremo una Fiorentina che ha aggiunto a Castrovilli un metodista posizionale come Ambrabat e che ha riportato a casa Biraghi.

Nel complesso i viola hanno una rosa veloce e fresca capace di ribaltare l’azione e di scalare in fase di possesso come in fase di non possesso. Di alzare Chiesa, creando un tridente con Kouamè e Ribery, così come di abbassare Biraghi per disporsi a 4.

La partita sarà vera e la curiosità e l’hype per vedere infrante tutte le mie previsioni ormai non si trattiene più.

L’appuntamento è dopo la partita, qui su Bauscia Cafe, per sbertucciarmi e sbeffeggiarmi dopo aver visto i “terzi” più bloccati e statici che mai, le Ali monotematiche e un Gagliardini in grande spolvero.

A Probabili confermate, vedremmo un 3412 profondamente diverso con due terzini, due ali e un trequartista. twittalo

Nic92

Nato dall'incontro tra l'unico tifoso cagliaritano non isolano e una grande tifosa di Batistuta, fortunosamente incontra l'Inter e se ne innamora. Ha in Julio Cesar il suo spirito guida.

PODCAST

Twitter

Instagram

Instagram has returned empty data. Please authorize your Instagram account in the plugin settings .

Archivio