Na Bruta Banda

Premessa importante. Essendo Io nato a Venezia, avrei dovuto vivere questa partita con particolare sofferenza e/o disagio interiore: no. Però molti ricordi sono affiorati alla mente nel prepartita. Negli anni 90′ ero un bambino e per la prima volta un  gruppo locale “sbanca” in tutta Italia, i Pitura Freska (vedi titolo) arrivano addirittura a SanRemo. Io per sfighe personali non sono ancora coinvolto con le lotte nel fango delle categorie minori del calcio lagunare, anzi, manco sapevo che il Venezia avesse addirittura una squadra di calcio, per me c’è solo l’Inter. Poi un giorno, mio padre dice che andiamo al Penzo, io manco so cosa sia. Ricordo il vaporetto pieno di gente, anche se la giornata non era delle migliori. Ricordo sti gradoni alti con i seggiollini di plastica. Ricordo di aver pensato che quello stadio fosse enorme e bellissimo (ovviamente non avevo visto San Siro. O qualsiasi altro stadio…). Ricordo mio padre indicarmi un signore “vecchio” e magro mentre dice “Quello è il presidente dell’Inter”. Io non ci credevo che quel signore, con quegli occhiali e quei capelli, fosse il presidente della mia Inter. Eppure la squadra era lì in campo. Non ricordo altro, penso di aver pure fatto una foto con MM poi, ma non la si trova a casa, forse non ci sono mai voluto andare vicino a quel signore. (mannaggia a me…) (una veloce ricerca online dice che era un’amichevole per la ricostruzione del Teatro La Fenice. Che c’era brutto tempo e pochi spettatori. Che l’Inter vince 3 a zero con doppietta di Carbone e poi Cinelli al 90esimo. Dice che in teoria avrei visto Pagliuca, Bergomi, Roberto Carlos, Centofanti, Fontolan, Seno, Ganz, Branca e Carbone dal vivo… purtroppo non ricordo niente di tutto ciò…)

Poi il Venezia comunque ci arriva in Serie A, ora di calcio ne capisco già di più, ancora non lo gioco ma un certo Fenomeno mi fa innamorare perdutamente del pallone. Al Venezia in Serie A noi diamo in prestito un altro giocatore assurdo, Recoba, che in pochi mesi li salva dalla retrocessione. Mi ricordo di Novellino e Maniero, Taibi e StefanSchwoch (una parola). Ricordo di Tuta e del casino successo nel tunnel degli spogliatoi. La stagione successiva è un disastro, c’è pure Spalletti nel mezzo, poi Serie B, per tornare a fare una comparsata un paio d’anni dopo. Il ricordo forse più brutto, la simulazione di Maniero per prendersi un rigore inesistente. Sarà lo stesso attaccante a confessare , ma ormai è troppo tardi. E comunque serve a poco. Da lì in poi il Venezia Calcio esce dal mio radar, dalla Serie A e dal calcio in generale. Ci vorranno molti anni, loghi, nomi, proprietà italiane e straniere, allenatori di ogni tipo ed esperienza e molta pazienza prima di poter rivedere i lagunari nella serie maggiore e prima di arrivare a questo post-partita.

Ieri, Sabato 27 Novembre 2021, l’Inter parte con una difesa inedita, unica vera novità della partita: Skriniar a destra, Bastoni centrale e Dimarco a sinistra. Ranocchia non aveva fatto minimamente rimpiangere DeVrij ma, forse, deve rifiatare pure lui. Comunque, mossa azzeccata, Bastoni non è mai andato in difficoltà e Dimarco ha potuto creare un vantaggio “tecnico” sulla trequarti avversaria quando il triangolo sulla sinistra si metteva in azione. Perché, come avrete sicuramente letto/sentito da altre parti, il triangolo offensivo che l’anno scorso si era creato sulla destra (Hakimi-Barella-Lukaku), quest’anno si è spostato su quest’altra fascia. E meno male, perché il mister ha trovato il modo di sfruttare al massimo la coppia più in forma del momento: Perisic e Calhanoglu. Il Turco segna per la terza volta consecutiva in campionato, cosa che non gli era mai successa in carriera. In più con questo goal da fuori area raggiunge Eriksen ( 😢 )a quota 26 nella speciale classifica dei 5 campionati europei dal 2013 ad oggi, secondo solo a Messi (a quota 61).

Il Venezia è una bella gatta da pelare, dovesse rimanere così (o migliorare leggermente) creera non pochi problemi alle “grandi” del campionato. Manca giusto un pizzico di Personalità in più davanti (Se volete, abbiamo una Ferrari Cilena da regalare…), per il resto Zanetti schiera una formazione tosta, con idee chiare ed un gioco degno della salvezza.

Ciononostante, i nostri ragazzi crescono partita dopo partita, Inzaghi sta aggiustando le posizioni, i movimenti, gli automatismi e, di conseguenza, lo spirito generale ne beneficia e il livello mentale di alcune individualità schizza alle stelle. L’unico neo: manca una PUNTA. Dati alla mano: 20 occasioni da gol, 27 tiri totali, 11 in porta, 7 da dentro l’area. 9 Parate effettuate dal portiere avversario, 2 decisive. Il maggior numero di occasioni da gol (6) capita a Dimarco (si, il terzo di difesa a sinistra…). Dimarco e’ anche quello con il maggior numero di palle giocate (102, come Bastoni). 10 più di Brozovic. Il primo del Venezia è Ceccaroni con 67.

E’ stata una bellissima vittoria corale, ogni giocatore ha contribuito ad entrambe le fasi del gioco ed il risultato, come han detto i numeri, è abbastanza bugiardo. Un 3 a 0 sarebbe stato più onesto, ma ormai siamo abituati a questa parsimonia realizzativa.

Piccole note finali: Se mi fischiano un rigore del genere contro, impazzisco. Sarà pure rigore (più ammonizione?!?!) per il regolamento, ma onestamente non lo avrei mai fischiato. La palla carambola sulla mano del difensore veneziano e non cambia il risultato dell’azione. Per dire, ho visto falli di mano in area più “importanti” di questo, ritenuti ininfluenti. BASTA! Diamoci una regolata, anzi, Datevi una regolata, AIA. In questa partita poi avete chiaramente mandato un arbitro di Rugby, perché non ha fischiato nessun contatto, da nessuna parte! Infine, spero non sia nulla di grave per Darmian. Non solo perché sta facendo una stagione (due stagioni?) meravigliosa, ma anche perché chi lo dovrebbe sostituire non gode della mia fiducia più totale al momento….

Ora testa allo Spezia e, almeno fino al prossimo scontro, Forsa Venessia!!!