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La squadra da battere

La squadra da battere siamo noi. Per il Napoli che insegue il ritorno in Champions e per tutte le compagini di tutto il campionato. Allo stesso tempo, se superato con una vittoria il Napoli potrebbe essere il nostro ultimo grande ostacolo (almeno per onomastica) che ci separa da un trionfo tanto atteso.

Ovviamente non possiamo affrontare sotto gamba nessuna partita, questo è il più grande errore che si possa fare in questo periodo storico. Allo stesso tempo, non possiamo nasconderci, e se allungare la striscia di vittorie consecutive deve essere l’obiettivo, per nulla semplice e scontato, è anche il punto da cui partire senza nasconderci.

11 vittorie consecutive ed ora arriva un Napoli che all’andata ci costrinse ad un finale soffertissimo.

Solo chi non si ricorda la partita di andata e gli ultimi scontri con i partenopei può pensare che stasera non ci sia nulla da dimostrare. Koulibaly è spesso stato attentissimo ed efficace su Lukaku, e in generale il loro centrocampo ci ha sempre messo in difficoltà. L’arrembaggio finale, nell’ultimo scontro, poi ci ha lasciato non pochi brividi, con tanti uomini nella nostra area, e la difficoltà, complici i cambi timorosi e disastrosi, di non rimanere alle corde nonostante la superiorità numerica concessa grazie alla follia di Insigne.

Quella partita ci lasciò un risultato enorme, con il primo di poi tanti scontri diretti portati a casa, ma indicazioni non del tutto incoraggianti.

Ma quella di oggi è un altra Inter.

Demme, Ruiz e Zielinski sono avversari temibili, ma la nostra mediana sarà presumibilmente arricchita di Eriksen per il meno brillante Gagliardini. Questo sicuramente ci potrà aiutare a consolidare il possesso.

L’attenzione dovrà essere massima sull’attacco brevilineo Politano, Insigne e Osimhen. Forse non il meglio dal punto di vista finalizzativo, ma tecnico e veloce quanto basta per creare grattacapi ai nostri giganti. Tenere la palla potrebbe essere una soluzione, a patto di riaggredire con ordine ed intensità quando si perderà il possesso. Il contropiede infatti è un arma temibile a disposizione degli uomini di Gattuso.

Dal canto nostro, ritrovare la coppia Lautaro-Lukaku, con il primo parzialmente riposato, poter contare su Hakimi, con Darmian in fiducia sul lato opposto ad equilibrare, non dover rinunciare a nessuno dell’11 titolare sono ottime notizie.

Per vedere una discontinuità rispetto all’ultima gara giocata con gli azzurri mi aspetto moltissimo dalla mediana Barella-Eriksen-Brozo, capaci di congelare il pallone e gestirlo con i tempi giusti, e da Conte, che complice la maggiore consapevolezza della squadra, ha ora tutte le risorse per non arroccarsi in caso di vantaggio.

Senza tregua, paradossalmente per migliorare sempre. twittalo

Nic92

Nato dall'incontro tra l'unico tifoso cagliaritano non isolano e una grande tifosa di Batistuta, fortunosamente incontra l'Inter e se ne innamora. Ha in Julio Cesar il suo spirito guida.

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