Bauscia Cafè

Due bianconere in una settimana

Dopo la vittoria più bella dell’anno, contro la squadra più sporca di sempre, la nostra Inter sfiderà un altra compagine bianconera: l’Udinese.

Certo è difficile pensare che la squadra di Udine si presenti in campo con l’atteggiamento naive, l’inconsistenza e l’inconsapevolezza viste in campo lo scorso week end.

Tuttavia la vittoria di settimana scorsa è un passaggio fondamentale che deve darci tanta energia, voglia e consapevolezza.

Oltre ad una continuità di vittorie, vista finalmente in questo inizio 2020, i match contro Napoli e j**e ci hanno restituito anche vittorie contro avversarie dirette. Ora il prossimo passaggio sarà una continuità di prestazione durante la partita, e poi ovviamente bisognerà mostrare i muscoli nel doppio Derby.

L’Udinese è una squadra fisica che non sta attraversando un momento di brillantezza. La squadra non conosce vittoria da metà dicembre, anche se, difficilmente ha raccolto sconfitte pesanti. La squadra basa la sua solidità sulla fisicità e sulla difesa a 3. Il 3-5-1-1, con Pereyra trequartista è un modulo che sulla carta ci può creare numerose difficoltà. Tecnicamente i due argentini, lo stesso Pereyra e De Paul, sono i piedi più temibili di una compagine che non fa della qualità la sua arma migliore.

Noi finito un filotto impegnativo in cui avremmo potuto persino raccogliere di più di quanto fatto iniziamo a vedere gli impegni dipanarsi. Sono stati 6 i giorni a disposizione di Conte e dei ragazzi per preparare la partita. 3 in più di quelli che potranno sfruttare i nostri avversari.

Dopo il tour de force di settimana scorsa i giocatori dovrebbero aver ricaricato energie nervose e fisiche e probabilmente Conte potrà scegliere senza particolari patemi la formazione che più lo soddisfa.

Energie nervose e fisiche saranno al loro apice dopo 6 giorni di riposo ed una grande vittoria alle spalle. twittalo

Mentre scrivo si legge qua e la di un possibile impiego di Eriksen, lo vedo sinceramente poco realistico. Questa precauzione potrebbe essere presa in ragione del derby di coppa di metà settimana prossima.

Vincere questa gara è importantissimo, vincerla con discreta tranquillità ci può regalare una gestione delle energie in discesa in attesa del Derby di Coppa.

Questo tipo di discorsi sembra prematuro. Chiedere ad una rosa che sembra ancora abbia grosse difficoltà a gestire un vantaggio di chiudere una partita prima del termine del tempo regolamentare.

Se dovessi parlare di cosa manca a questa rosa, e anche a questo tecnico, ad oggi il passo in più che chiederei è quello di riuscire a gestire i ritmi della partita con sicurezza e freddezza. Addormentare una partita, gestire il pallone senza rischiare è quello che dobbiamo imparare per essere veramente e definitivamente padroni del campo e del nostro destino.

Molti dei gol subiti nascono da una una situazione che corrisponde ad una precisa fattispecie: Una palla persa sulla trequarti ci vede rinculare con gli avversari a cui si spalanca il campo da attaccare. Vi ricorda il vantaggio della Roma? Esatto. Ma anche tanti altri gol. A questa situazione non si è ancora trovata una soluzione. (Comprare Kante? no, non sarebbe risolutivo.) Che la nostra difesa non sia particolarmente brava a scappare e il nostro centrocampo a correre all’indietro ci venne segnalato già da Spalletti. Questa fattispecie tuttavia si ripropone quest’anno con frequenza per la tendenza ad attaccare unita ad una gestione un poco lucida del possesso.

La partita di oggi è importante e ci può dare altre informazioni su chi siamo. E’ una partita da chiudere il prima possibile, ma che sarà a tratti più impegnativa di quella contro i campioni uscenti.

L’Udinese sicuramente metterà un uomo su Brozo, accorgimento ignorato dal “maestro”. Sicuramente ci aspetterà con ordine senza tentare pressing completamente insensati come quelli bianconeri che hanno portato al gol di Barella.

Servirà una grande prova di Lukaku, per scardinare una difesa a 3 che adotterà ogni accorgimento ed tutta la possanza di cui dispone per limitare la migliore delle doti del Belga.

Speriamo infine che alcuni dei redivivi Vecino e Sensi possano essere effettivamente considerabili arruolabili.

Nic92

Nato dall'incontro tra l'unico tifoso cagliaritano non isolano e una grande tifosa di Batistuta, fortunosamente incontra l'Inter e se ne innamora. Ha in Julio Cesar il suo spirito guida.

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