Bauscia Cafè

Cogli la prima mela.

A posteriori possiamo dire che forse ce lo si doveva aspettare, con partite giocate ogni tre giorni, l’estate, le porte chiuse, etc. Forse ci si era lanciati in previsioni troppo “normali” nelle scorse settimane. Ma in effetti, il sentore che queste ultime giornate di campionato sarebbero state poco convenzionali c’era, e per fortuna, dato che ha reso la serie A più avvincente.

Ci si trova, pertanto, alla vigilia di SPAL-Inter con una classifica molto corta dal secondo al quarto posto e con la possibilità, in caso di vittoria, di arrivare perfino a non troppa distanza dal primo, diciamo così. Chi se lo sarebbe aspettato? Beh, nessuno a dire la verità. La continuità è una specie di santo graal che il tifoso Interista insegue da praticamente un decennio ormai. Un concetto astratto difficilmente descrivibile, quasi mitologico, topos letterario alla stregua della lontana età dell’oro che per noi tanto lontana non è, dato che dista un decennio (nonostante sembri molto di più). Se, da una parte, da questo punto di vista, anche la stagione che si concluderà in un paio di settimane ha impresso un bel timbro con scritto “ripassare”, dall’altra non c’è una singola squadra di alto livello che stia avendo continuità di rendimento in questo strano spin-off estivo. Mal comune mezzo gaudio? Non proprio, perché dobbiamo guardare al nostro orticello e usare questo periodo per capire cosa funziona bene e che cosa richiede degli aggiustamenti, sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista della gestione generale della rosa. In ogni caso, diventa importante mantenere un giudizio di fondo che tenga conto del quadro intero, e non si faccia condizionare dagli inevitabili sbalzi da una parte o dall’altra.

Il calendario ci offre oggi l’ultima occasione prima di un finale bollente di campionato. Cogliere l’occasione ci farebbe arrivare a un secondo posto forse inaspettato per la piazza ma espressione dei veri valori della serie A nel corso dell’intera stagione.

Per cui c’è la SPAL, stasera. Un avversario che è andato incontro quest’anno a una stagione sfortunata ed è abbastanza rassegnato a trascorrere la prossima stagione in serie B. Di base non giocano male, ma il gioco di Semplici ha bisogno dell’apporto degli esterni come poche altre squadre in serie A e la perdita di Lazzari (per cessione) e di Fares (per infortunio per buona parte della stagione) ha condizionato pesantemente tutta la loro campagna 2019/2020. Ciononostante, dobbiamo mantenere l’attenzione altissima ed impedire il loro gioco verso Petagna, la loro punta principale, non proprio un fulmine di guerra dal punto di vista realizzativo ma un ottimo creatore di gioco per i compagni di squadra.

Mi aspetterei un certo grado di turnover da parte di Conte. Uso il condizionale perché le ultime uscite hanno evidenziato che il Mister è un po’ allergico ai cambi, specialmente a partita in corso, punto debole perché molte volte tacciato come una delle ragioni per la perdita di lucidità oltre l’ora di gioco. Qui Conte deve oggettivamente migliorare in elasticità, sia dal punto di vista della rotazione dei suoi uomini che da quello tattico. Siamo tutti d’accordo sull’impresentabilità di alcuni componenti della rosa ma a volte uno scarso, ma fresco, può essere meglio di uno buono, ma stanco. Inoltre, questa è l’ultima partita relativamente “facile” prima del filotto finale che ci presenterà, tra le altre squadre, Roma, Napoli e Atalanta. Sarà li che avremo bisogno di schierare tutti i migliori abili e arruolabili, e freschi, possibilmente.

Oggi #SPAL #Inter. Un'occasione per balzare sicuri al secondo posto con le avversarie che hanno gia' pareggiato. Cosa potrebbe andare storto? twittalo

Sappiamo che la Lazio e la Juventus hanno pareggiato e possiamo – quasi paradossalmente visto il girone di ritorno – competere per il secondo posto. Qualcuno dirà “immeritato” ma contesto questa parola. Alla fine la classifica raramente mente sul reale valore nel corso dell’intero campionato. La Juventus è prima in classifica giocando il peggior campionato degli ultimi dieci anni, probabilmente peggiore anche dell’anno in cui finirono dietro al Milan; la Lazio ha avuto un periodo dorato prima del lockdown, ma adesso è in fase ampiamente calante; l’Atalanta è in forma strepitosa adesso (e, immagino, sta anche giocando con una carica emotiva fuori dal comune dato il recente passato del suo territorio); Napoli e Roma sono state l’apoteosi dell’incostanza. Forse è la serie A stessa che ha bisogno di essere rivalutata dal punto di vista dei valori e, se dovesse essere così il nostro secondo/terzo/quarto posto saranno esattamente espressione del valore della squadra all’interno del proprio campionato, con tutti i pregi e difetti della stagione che si sta concludendo. Più che il discorso tecnico, pertanto, conta la testa, conta essere sempre sul pezzo, conta l’approccio. Contro il Torino abbiamo avuto due begli inizi di partita (intervallati dall’errore sciagurato di Handanovic). Pensiamo ad iniziare così anche contro la SPAL, e a mettere la gara immediatamente nel binario giusto. Sfruttiamo questa occasione di andare al secondo posto. Poi vedremo.

Tzara

Nella vita ha cambiato città, Nazione, lavoro e amori ma l'Inter è sempre rimasta. Non ha molti desideri, ma se riavesse un centrocampo con Veron, Cambiasso Stankovic e Figo non si dispiacerebbe.

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