Bauscia Cafè

Campagna europea

Dopo aver concluso il percorso nelle competizioni nazionali è arrivato il momento di concentrare le nostre forze sulla ripresa della campagna europea. Riparte l’operazione Europa League.

Questa sera, a sei mesi di distanza dal ritorno dei sedicesimi di finale, l’Inter tornerà a calcare il campo della seconda competizione europea e lo farà in un contesto unico. A causa della pandemia di Covid-19 le coppe europee sono state stravolte e per far sì che venissero portate a termine si è arrivati ad un cambio del format a competizioni in corso. Per quanto riguarda l’Europa League si è deciso di trasformare la fase a eliminazione diretta dai quarti di finale in poi in una Final Eight dal 10 al 21 agosto 2020 con partite da disputare in un unico turno in campo neutro, con sede in Germania e partite giocate in quattro città: Duisburg, Düsseldorf, Gelsenkirchen e Colonia, con quest’ultima che sarà pure la sede della finale. Invece le gare di ritorno degli ottavi di finale verranno giocate normalmente nello stadio della squadra di casa, cosa che non accadrà per Inter-Getafe e Siviglia-Roma (in quanto non è stato disputato neanche il match d’andata) e che quindi verranno disputate in gara singola in Germania.

Come possiamo vedere è stato anche già deciso tramite sorteggio l’intero tabellone e se prestiamo attenzione agli accoppiamenti e al nome delle squadre rimaste, possiamo notare come siamo capitati nella parte più soft. Questo però non significa che avremo vita facile e sopratutto che non dovremo sottovalutare qualsiasi avversario ci troveremo davanti se, come spero, arriveremo fino all’atto finale della competizione.

Tenendo conto dei risultati d’andata dei sei ottavi di finale disputati vediamo come Manchester United, Basilea e il Bayer Leverkusen hanno praticamente già staccato il pass per i quarti, mentre le altre sfide rimangono ancora aperte a qualsiasi risultato. Due delle tre citate sono nella nostra stessa parte di tabellone e potrebbero essere le nostri sfidanti in caso di quarti di finale e semifinale. Come già anticipato da Il_Casa non penso che nessuna abbia qualche possibilità concreta di arrivare a giocarsi la competizione, quindi dovremo essere bravi a sfruttare le nostre potenzialità e non commettere errori. Perché tutto verrà deciso in 90 minuti, più i 30 aggiuntivi in caso di supplementari, ed eventuali errori peseranno di più rispetto al solito. Ed è in queste situazioni che sarà importante avere il supporto dei leader del gruppo e dei veterani di lungo corso in ambito europeo. E per fortuna l’Inter di quest’anno ne annovera un buon numero.

Abbiamo in rosa due giocatori che hanno già vinto la competizione (Young con il Manchester United nel 2017 e Godin due volte con l’Atletico Madrid nel 2012 e nel 2018) e che insieme a quei giocatori già affermati a livello europeo (Eriksen, Lukaku e Sanchez) dovranno essere la spina dorsale del gruppo e prendere per mano i meno esperti.

 “Io l’Europa League la rispetto tantissimo perché mi ha dato tanto in carriera, tanta felicità e successi, è una competizione bella perche quando arrivi alle partite finali, regala buone sensazioni e ti porta a voler vincere. Con l’Atletico ne ho vinte due, poi la Supercoppa Europea. Dobbiamo continuare così perché stiamo facendo cose molto buone in questo finale di stagione. L’Europa League è un’opportunità per vincere un titolo, sono poche partite”.

Diego Godin, intervista post Atalanta-Inter

L’Inter arriva al primo ostacolo europeo dopo il raggiungimento del secondo posto in Campionato e dalla brillante vittoria contro l’Atalanta. A Bergamo si è vista una delle migliori Inter della stagione: una squadra preparata, solida e compatta che ha dato continuità alle precedenti due uscite e ha dimostrato come sia un gruppo che sta migliorando sotto tutti i punti di vista. Miglioramento che dovrà essere riproposto già da stasera contro il Getafe per dare continuità a tutto quello che abbiamo costruito fino a qui.

In un torneo con questa particolare formula potrebbe non esserci un domani e per questo non vogliamo rimpianti. Siamo pronti a giocarci questa competizione, sappiamo che la partita è ostica e l’avversario è duro. Sarà una partita sporca in cui noi dovremo essere bravi a sporcarci.

La squadra ha raggiunto quella maturità per calarsi nella giusta maniera in quello che la partita e la competizione richiederà. twittalo

Rispetto a sei mesi fa le due squadre sono cambiate. Se noi arriviamo a quest’ottavo di finale in forma e pronti ad affrontare con attenzione delle gare ad eliminazione diretta, lo stesso non si può dire degli spagnoli che sembrano un’altra squadra. Dalla ripresa della Liga il Getafe ha raccolto solo 8 punti in 11 partite, perdendo un po’ di quell’intensità e quella cattiveria agonistica che li aveva caratterizzati nelle prima parte di stagione e di cui aveva fatto la sua principale forza. Ma non per questo la partita di stasera sarà priva di insidie.

“Abbiamo studiato questa sfida e abbiamo visto che anche in partite contro Real Madrid, Barcellona e Atletico Madrid non c’è stato tanto spettacolo e le big in questione hanno sofferto molto per avere la meglio. Il Getafe è una squadra forte, resiliente: sanno giocare un determinato tipo di partita, prediligono le palle lunghe, l’attaccare le seconde palle. Hanno attaccanti forti e strutturati, che aiutano dietro e ribaltano l’azione. Sarà una partita tosta e lo sappiamo. Dobbiamo dimostrare di meritare di andare avanti, andremo avanti se saremo più bravi di loro”.

Antonio Conte, conferenza pre-partita

Per questa squadra, vincere un trofeo come l’Europa League potrebbe essere un acceleratore per la crescita e per i piani futuri poiché le vittorie portano autostima, convinzione e consapevolezza. Se si arriva a conquistare un trofeo significa che si è raggiunto un livello importante. Questa per noi rappresenta un’occasione importante: la vittoria aiuta il processo di crescita, dà maggiore consapevolezza e autostima.

Questa sera alle 21 alla Ventils Arena di Gelsenkirchen il nostro pensiero sarà rivolto unicamente alla campagna europea.

L’operazione Europa League è cominciata.

Braffo

Sono il Chief Games Officer di Bauscia Café. Metà stronzo, metà testa di cazzo.

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