Bauscia Cafè

Caldo. Ritmo. Turnover. Bologna.

Di sicuro questa che sta per concludersi è stata una settimana positiva per i colori dell’Inter. La vittoria larga contro il Brescia, seppur poco indicativa dal punto di vista sia tecnico che tattico, ha migliorato di non poco l’umore di tutto l’ambiente e la conclusione positiva della trattativa per Hakimi ha posto delle solide basi per un mercato di rafforzamento (e non di sostituzione per citare l’allenatore) ragguardevole per la prossima stagione. Giocare a Luglio significa anche dover lavorare in parallelo tra calcio giocato e mercato, con il secondo che sembra fatto, per com’è organizzato, dal sarto per destabilizzare il primo, a uso e consumo di specie e sottospecie di carte stampate e non.

In tutto ciò questo pomeriggio ci viene a fare visita il Bologna, nella quarta partita in casa delle ultime cinque del campionato. Ho avuto modo di vederli giocare contro il Cagliari nella loro ultima uscita stagionale. Sono una squadra ben organizzata e tosta dal punto di vista del pressing e delle ripartenze, che usa gli esterni in modo molto moderno, ossia come mezzi supplementari d’attacco, e pressa in maniera ben organizzata a centrocampo. Da un certo punto di vista, ossia come modo di recuperare la palla a centrocampo e transizione verticale in attacco mi hanno ricordato seppur vagamente il Sassuolo, sebbene la presenza di un centravanti forte e agile come Barrow è una differenza fondamentale per come poi si sviluppano le azioni. Tutto questo per dire che sono una discreta squadra organizzata abbastanza bene, che forse pecca un po’ in lettura generale della partita (contro il Cagliari più di una volta si sono scoperti quanto avrebbero dovuto solo organizzarsi e riposare, ma d’altronde vedendo chi hanno al timone come non pensare ai Torino e Milan di Mihajlovic?), ma che in generale ha molte energie da mettere in campo. Il nostro compito sarà quello di comandare il gioco per stancarli per bene e poi colpire in attacco.

Abbiamo vinto senza molta gloria contro il Parma, dilagando contro un avversario poco probante come il Brescia, ora e’ necessario fare tris dimostrando progressi sia fisici che di atteggiamento di gioco contro un avversario valido ma di certo non irresistibile.

Noi, come detto, veniamo da una vittoria più per il morale che per le potenziali indicazioni tattiche, sebbene la crescita del lavoro congiunto esterno-centrale di dx o sn si sia vista in maniera notevole e sarà ben utile in futuro (a margine, con una freccia verticale come Hakimi questo gioco l’anno prossimo potrà diventare da micidiale in su). Cosa dovremo fare o meglio, che cosa dobbiamo evitare di fare stasera? Per prima cosa, dovremo far prevalere il nostro ritmo di gioco, e per fare questo, il ritmo deve essere necessariamente superiore a quello avversario. Chi mi legge avrà capito che punto molto il mio indice su questo aspetto per una condotta di gara tranquilla ma è anche vero che, sia contro il Sassuolo, che contro il Parma e, un po’ anche contro il Brescia stesso, l’approccio iniziale alla partita non sempre è stato perfetto e anzi, è stato passivo, molle, in balia del ritmo e del pressing altrui. Ripetere questo approccio contro il Bologna potrebbe complicare una gara che potremmo gestire come vogliamo fin dai primi minuti e portarci a sprecare più energie di quante ne siano necessarie per riuscire a strappare i tre punti.

Per seconda cosa dovremo cercare di ottenere un livello simile di prestazioni sia dai titolari che dai panchinari. Giocando ogni pochi giorni è sempre più importante ruotare i 25 della rosa in maniera da arrivare a fine campionato con ancora energie (soprattutto per chi, come noi, avremo un’appendice succulenta come l’Europa League). Questo va sia ai calciatori, che devono essere tutti concentrati e pronti in ogni occasione, che al tecnico, che deve disegnare le partite in maniera adatta a chi avrà o vorrà avere in campo volta per volta. Una buona notizia è che il recupero di Brozovic dovrebbe essere a giorni e, se non proprio oggi, sicuramente contro il Verona potrebbe vedere di nuovo il campo. Non chiedetemi bollettini medici di Sensi ed Asamoah perchéci vuole direttamente un chiaroveggente.

Questo pomeriggio fara' caldo, ma avremo bisogno di un buon approccio alla partita e di tanto, tanto ritmo contro il Bologna di Mihajlovic twittalo

Il messaggio per questa partita, riassumendo, è che è ampiamente alla nostra portata, dovremo fare capire fin dall’inizio chi comanda il centrocampo come palloni, posizioni e atteggiamento (come quando si inizia una partita a scacchi), perchécosì facendo tutto il resto (attacco infinitamente superiore alla loro difesa, e nostro reparto difensivo che lavorerà meno in affanno) verrà più facile. Per cui animo, ritmo, e andiamo.

Tzara

Nella vita ha cambiato città, Nazione, lavoro e amori ma l'Inter è sempre rimasta. Non ha molti desideri, ma se riavesse un centrocampo con Veron, Cambiasso Stankovic e Figo non si dispiacerebbe.

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