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EURO2012 – Semifinali

La prima semifinale del campionato europeo sembra una partita tra Real Madrid e Barcellona, 14 sono i giocatori in campo che militano nelle due squadre regine del campionato spagnolo.
Il pronostico e la storia dicono Spagna, il Portogallo ha dimostrato però di essere una squadra molto solida ed equilibrata con l’eterno problema di non avere un attaccante all’altezza degli altri 10 giocatori in campo.
L’incontro non è molto spettacolare: i giocatori di Paulo Bento sono molto bravi a neutralizzare le Furie Rosse per cui le occasioni durante tutta la partita sono poche, per la Spagna è di Arbeloa la prima occasione pericolosa dopo una incursione di Iniesta, dall’altra parte Cristiano Ronaldo e Nani provano in velocità a sorprendere la difesa avversaria.
Davvero poche emozioni nel primo tempo, Negredo nel ruolo di falso 9 non riesce a fare la differenza per cui Del Bosque a inizio ripresa lo toglie e mette al suo posto Fàbregas. Succede davvero poco anche nel secondo tempo, la supremazia territoriale della Spagna come spesso accade è sterile, i portoghesi tuttavia non trovano il modo per rendersi pericolosi in contropiede fino al 90 quando Cristiano Ronaldo ha una buona occasione ma spara alto.
Nei supplementari è Rui Patricio a mettersi in mostra con una grande parata su una conclusione ravvicinata di Iniesta e un altro intervento su un tiro di Navas,  i supplementari non sono decisivi come al solito per determinare il vincitore e si arriva così alla lotteria dei rigori.
Xabi Alonso e Moutinho sbagliano subito, arrivano poi le realizzazioni di Iniesta, Pepe, Pique, Nani e Sergio Ramos e quindi l’errore di Bruno Alves che concede a Fàbregas l’onore di chiudere l’incontro.
Non è la migliore Spagna degli ultimi anni, soprattutto il ritmo è un po’ troppo compassato per cui gli avversari hanno sempre la possibilità di sistemarsi in difesa, ma resta la grande favorita per la finale per la grande qualità che può mettere in campo.
Alla fine è Sergio Ramos a essere premiato come il migliore in campo, a dimostrazione che qualcosa là davanti non funziona come dovrebbe.

Spagna - Portogallo 4-2 ai rigori (0-0 d.t.s.)
Italia Germania in una competizione ufficiale può finire con un solo risultato: la vittoria degli azzurri. Non importa quanto i tedeschi siano favoriti, più in forma, più talentuosi, più multietnici o più riposati, contro la scuola italiana perdono perchè troppo prevedibili e troppo poco umili.
La squadra allenata da Löw inizia meglio e sfiora subito il gol in apertura di partita sfruttando due incertezze di Buffon: sul colpo di testa di Hummels è Pirlo a salvare sulla linea mentre su un cross basso da destra è Barzagli a mettere in angolo la mancata presa del portiere azzurro.
Nel frattempo Balotelli si scontra e prende le misure a Hummels e Badstuber e Prandelli sposta Cassano sulla sinistra in zona Boateng, arriva così il gol del vantaggio: Fantantonio da Bari compie una magia tra due difensori avversari e crossa in mezzo per Mario che svetta di testa e batte Neuer.
Una volta in svantaggio Özil, Kroos e Khedira provano a raddrizzare la partita soprattutto con tiri dalla lunga distanza; gli Azzurri colpiscono in contropiede: prima è ancora Cassano a rifinire per Montolivo solo in area ma il centrocampista ex-fiorentina prova un dribbling di troppo, poi è lo stesso Riccardo a lanciare dalla propria metà campo Mario Balotelli che si invola solo contro il portiere tedesco e lo fulmina dal limite dell’area con un potentissimo tiro agli incroci. 2-0 strameritato con l’attaccante del City straripante.
Il secondo tempo inizia con Klose e Reus in campo al posto dei deludenti Gomez e Podolski, la musica però non cambia perchè l’italia è sempre molto attenta in difesa, Barzagli guida il reparto con maestria mentre De Rossi e Marchisio sono encomiabili nel recupero del pallone e nella chiusura degli spazi tanto che anche Bonucci fa la sua figura.
Una punizione di Reus deviata da Buffon sulla traversa è la migliore occasione tedesca, gli Azzurri invece non riescono a chiudere definitivamente la partita nonostante le clamorose occasioni da gol capitate sui piedi di Marchisio e Di Natale, la partita è comunque gestita molto bene e non sembra ci sia la possibilità per la Germania di riaprirla.
L’ultimo sussulto arriva a tempo scaduto quando l’arbitro fischia un rigore per un tocco di mano di Barzagli in area che Özil trasforma con freddezza.
Finisce così la seconda semifinale di questi campionati europei con Pirlo votato dall’Uefa man of the match, in finale si scontreranno le vincitrici degli ultimi due mondiali.
Germania - Italia 1-2

sgrigna

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