Bauscia Cafè

L’anno orribile dell’Inter spiegato (bene) dai giornalisti italiani

Il 31 Maggio 2019 Antonio Conte è il nuovo mister dell’Inter.

Il 30 Giugno i tifosi sono furiosi per gli sviluppi della trattativa su Barella, ad un passo dalla Roma. Si scherza, “Attenti che Conte al secondo giorno di ritiro se ne va”.

Il 18 Luglio i primi malumori per un mercato non ancora nel vivo.

Il 19 Luglio le bordate del mister iniziavano a creare problemi all’Inter.

Il 21 Luglio Conte esagera, inizia già a perdere le staffe.

Il 18 Settembre la stampa (non si sa informata da chi) parla di una presunta lite negli spogliatoi tra Lukaku e Brozovic. Il 21, tre giorni dopo, dopo aver asfaltato i cugini come da tradizione recente nei derby, Conte minimizza. Il giorno prima si parlava di una caccia alla talpa: nessuna presa di posizione ufficiale da parte della società.

Il 16 Ottobre il nostro Lukaku entra in una “strana” crisi.

Il 26 Ottobre ufficializzavamo un gran bel problema in difesa, 7 gol subiti in 3 partite.

Il 7 Novembre, dopo Dortmund, eravamo già in crisi.

Il 16 Novembre al nostro allenatore è stata recapitata una missiva contenente un proiettile e varie minacce ed invettive.

Il 13 Dicembre parte una delle più grottesche pagine del “””giornalismo””” sportivo italiano, con l’incredibile e stucchevole vicenda di Salvo24. Questa volta la società prende posizione e annulla la conferenza stampa pre match già fissata. Ne parlammo anche sul blog nell’unico modo in cui è possibile parlare di una cosa tanto ridicola.

Il 17 Gennaio si deteriora il rapporto tra il mister e Vecino.

Il 20 Gennaio è arrivata la crisi, tanto temuta, dice Sconcerti.

Ma! Il 26 Gennaio entravamo ufficialmente in crisi. Il mister furioso.

A Febbraio, non ricordo il giorno preciso, inizia a circolare la voce di Lautaro in procinto di andare da Messi. Voce che ha condizionato il giocatore indubbiamente, e che ci ha perseguitato per mesi e mesi, pre-durante-post lockdown.

Il 17 Febbraio c’è frizione tra Conte e Marotta per l’arrivo di Eriksen.

Attenzione però perché il 10 Marzo, freschi di lockdown, scoppia finalmente il caso Eriksen, davvero poco il feeling con il nostro tecnico. Inter in difficoltà.

pausa lockdown

Il 6 giugno si vocifera di uno spogliatoio ormai quasi in rivolta per gli allenamenti “infernali” di Conte.

Il 14 Giugno entravamo ufficialmente in crisi.

Il 19 Giugno, a seguito di articoli in cui si parla di un Godin che vuole andar via a causa dello scarso utilizzo, lo stesso giocatore ci tiene a precisare che son tutte cavolate.

Il 2 Luglio spuntano problemi per il rinnovo di Esposito, 18 anni appena compiuti.

il 6 Luglio secondo Sconcerti il nostro mister dice ovvietà e la stagione diventa a tutti gli effetti fallimentare.

Il 7 Luglio eravamo sull’orlo di una crisi di nervi, dopo aver perso una partita con il Bologna. Il mister sbaglia i cambi, che diventano indigesti.

Il 9 Luglio entravamo ufficialmente in crisi, tifosi in rivolta. Il mister non ne azzecca più una.

Il 10 Luglio la crisi diventa nera! Secondo Repubblica la luna di miele tra il tecnico e l’ambiente è finita.

L’11 Luglio (ma potrei linkare mille altri articoli) si parla di una rottura con Skriniar per via di una stagione deludente. Sempre l’11 Luglio si inizia a parlare di un mister sostituito da Allegri. Anche se l’esonero secondo alcuni è da escludere: se ne andrà il mister di sua sponte.

Il 12 Luglio, un giorno dopo, Brozovic è su tutte le prime pagine dei giornali sportivi (e non?) per essersi fatto ritirare la patente a causa di una birra di troppo.

Il 13 Luglio, il giorno dopo ancora, a firma Andrea Ramazzotti (sì, questo giornalista), parte la voce incontrollata di una non precisata mail inviata da un non precisato computer della Pinetina (?) in cui non si sa chi avrebbe scritto al presidente Zhang come fare per vincere, ma queste informazioni per sbaglio (o forse no? lascia testualmente intuire il quotidiano) sarebbero andate anche a non precisate altre persone, creando non precisati altri attriti e malumori.

Il 21 Luglio il mister si lascia sfuggire una frasettina appena appena importante, ossia: «Se deve volare uno schiaffo lo prende sempre l’Inter, è stato così in passato e così è ancora oggi», ma per la critica italiana il concetto è relativo solo al calendario post lockdown, e comunque secondo loro la polemica non regge.

Il 31 Luglio esce la notizia di un Brozovic furioso al pronto soccorso per un mancato medicamento ad un suo amico. Talmente furioso da essersi dovuto scontrare con le forze dell’ordine sopraggiunte per ripristinare – appunto – l’ordine. Sempre lo stesso giorno Asamoah viene escluso dal progetto tecnico del mister. Della cosa si è già parlata in precedenza, ed ha creato ovviamente attriti in società. Sempre lo stesso giorno, incredibilmente (?!), il giocatore è incluso nelle liste UEFA.

Il 2 Agosto, a campionato finito e in seguito alle dichiarazioni del mister, ritorna in auge la storia della talpa già citata dal mister Spalletti due anni prima e ripresa da Conte nel post-Atalanta. Ritornano le voci di separazione consensuale, troppo costoso l’esonero. Nel frattempo il mister riesce anche ad umiliare Eriksen (sì, sempre lui, la bambola voodoo di Conte).

Siamo in attesa di vedere cosa succederà in Europa League. Ma una domanda mi sorge spontanea:

Come faccia una squadra così allo sbando a fare 82 punti in campionato, secondo miglior attacco, miglior difesa, minor numero di sconfitte, maggior numero di punti in trasferta, è e rimarrà sempre un mistero. Aspettiamo che la stampa sportiva italiana ci illumini, ancora una volta.

Come sempre.

male mister, male!

Vujen

Classe '85, marchigiano, interista da tre generazioni. Appassionato di fotografia, Balcani e cose inutili ma costosissime. I suoi pupilli sono Walter Samuel e l'indimenticabile Youri Djorkaeff. Lautaro più altri 10.

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