Bauscia Cafè

Il Borsino di Bauscia Café

Carissimi Amisci!

Torniamo da voi con l’aggiornamento in tempo reale degli umors, dei sentiments, dei tournament of balls, insomma di cosa scrive e pensa il sempre pacato e moderato popolo nerazzurro!

Come già sapete un dream team dedicato di Bauscia Café segue un algoritmo deterministico, che indica il livello di gradimento di ogni argomento specifico sull’Inter. E questo indice di gradimento, come direbbero i professoroni della Nasa, è molto fluttante, nel senso che fluttua, generalmente pupù.

Noi di Bauscia semplici cronisti della realtà non possiamo che riportare scientificamente qui di seguito quello che vediamo!

Ed Eccoci qui con la tabella riepilogativa! Diciamo da subito che ci sono tre new entry. Due presenti da sempre ma non riportate la scorsa settimana: Nazionali Merda ed Eriksen In, la terza imperiosa per crescita: Conte Out!

Se per il cluster delle Nazionali Merda che sono sempre considerate unanimamente dal nostro parterre di tifosi piacevoli come un’orchite fulminante durante una vacanza alle Maldive, l’ascesa improvvisa del Conte Out ci coglie, se non di sorpresa, perché già ampiamente tracciato, quantomeno ci meraviglia l’IdG che lo porta velocissimamente sotto, il leader della classifica.

Diciamocelo chiaramente, come le acque di una puerpera, la partita di ieri, o perlomeno i primi 50 minuti, hanno fatto rompere gli indugi degli indecisi. Un vero e proprio fiume in piena di insulti di ogni tipo senza soluzione di continuità si sono riversati sul nostro allenatore. Zero scusanti sui singoli in campo, zero attenuanti! Se poi anche un tifoso seguito e conosciuto come Enrico Mentana si lancia, a partita in corso, in commenti così profondamente tecnici, pacati e fondamentalmente acritici, la piccola pallina di neve in pochissimi minuti diventa una valanga!

Ovviamente il new deal dei Conte Out al momento ingloba la corrente moderata dei Conte Gobbo che, pur mantenendo forte lo spirito identitario di odio verso l’allenatore a prescindere dal gioco e dai risultati, perde posizioni in classifica.

In testa alla classifica per resilienza e per senso di appartenenza passa l’evergreen Moriremo Tutti!

La vittoria seppur stentata non fornisce motivi di salvezza al popolo dei Moriremo Tutti e anche la classifica che, a parte i culirotti rossoneri, fondamentalmente non ci riserva una situazione da estrema unzione, non lascia speranze per un futuro che ci riserverà una salvezza da raggiungere a fatica alle ultime giornate di campionato. Altro caposaldo dei Moriremo Tutti è ovviamente la mancanza di fondi e di competenze da parte della Proprietà che ci porterà ad un fallimento precoce!

La fortuna di avere fratelli che vivono in Cina che ti dicono tutta la verità
abbiamo un gioco da centomila euro massimo duecento

Sale di una posizione il sempre appealing 3-5-2 muori, d’altronde il desiderio di poter allenare la propria squadra del cuore è secondo solo a quello di passare un weekend alle Bahamas con Scarlett “pinnagialla” Johanson

Come si legge chiaramente dal persiano il 352 non è nelle nostre corde molte meglio un 343. Risponde un fratello Indonesiano dicendo che il 352 di conte è “feccia”

Diciamo anche che Conte domenica ci ha messo del suo con le sostituzioni, nel secondo tempo ha mischiato così bene le carte che tra gli aspiranti allenatori non si è capito più una mazza c’era chi diceva che facevamo un 4-3-3 chi ha visto un chiarissimo 3-4-3 e chi preso da una visione mistica è riuscito a vedere a bordo campo la Madonna di Pompei che impostava un 4-4-2 dinamico con Politano ala destra e Hakimi terzino!

Tra le altre cose sembra che questa confusione abbia tratto in inganno anche lo staff tecnico del Torino che non ci ha capito più una mazza spostando uomini a caso e facendosi uccellare dai movimenti di Lautaro che i compagni, per aumentare la confusione, chiamavano a gran voce: passala al Toro, girala al Toro, lasciate passare il Toro che alla fine è passato Lautaro e ha dato il via alla remuntada nerassurra!

Si ingrossa anche la categoria degli Eriksen In. Il pensiero critico è supportato anche dalle continue news di mercato che lo vedono in contatto con tutte le 20 squadre Top al mondo che lo cercano per diventare ancora più Top. Nonostante sia presente una fascia importante di tifosi scettici sulle qualità del biondo danese, per la maggior parte degli stessi Eriksen deve giocare a prescindere da quanto fatto vedere finora perché, ovviamente, le prestazioni negative viste fino ad oggi sono colpa del Mister e dell’incapacità dello stesso di metterlo in campo, nel più classico è un giocatore su cui tutta la squadra deve mettersi a disposizione per illuminare il gioco.

Scende ma resta potente nel tifo interista il fenomeno degli Haters! I bersagli preferiti sono sempre gli stessi, ma fondamentalmente sappiamo bene che poco importa chi sia il bersaglio, l’importante è odiare. Ovviamente questa categoria è trasversale con le altre presenti in questa analisi e riesce a racchiudere fenomeni da circo che nulla hanno a che fare esclusivamente con il calcio e con l’Inter. Generalmente evitiamo di commentare e lasciamo alla fredda statistica l’analisi dei fatti ma non possiamo esimerci dal dire che una volta l’insulto era una forma quasi d’arte, oggi su questi profili si leggono cose ignobili o auguri di morte a chiunque e su qualunque argomento. Prima o poi, speriamo prima, i Social cambieranno le loro regole di scrittura e li vedremo velocemente sparire come i dinosauri milioni di anni fa…

In leggero calo la Cadrega Slovena che ovviamente usufruisce di una partita dove non solo stranamente non fa cagate di rilievo, ma con un paio di parate non semplicissime risolve invece le cagate dei compagni. Ovviamente come una rondine non fa primavera, un pipistrello non fa batman e i nostri tifosi non fanno mancare mai un pensiero per il loro amatissimo portierone!

Chiudono al penultimo posto in attesa che a marzo tornino le Nazionali Merda per relegarli all’ultimo i Tuttapposters! Esseri mitologici con la testa dei paraculi e il corpo degli ignavi. Frangia estrema della positività ad ogni costo che domenica ha visto una squadra in difficoltà solamente perché il Torino con tutti gli infortunati che aveva ha fatto scendere in campo giocatori talmente motivati che avrebbero schiacciato nella loro area anche il Liverpool di Klopp. I Tuttapposters oggi vivono un momento di grande difficoltà, stanno perdendo pezzi lentamente e tendono ad isolarsi per evitare lo scontro. Si riconosco solo tra di loro con messaggi in codice tipo questo

Ovviamente un Tuttapposters con i tre punti in tasca si fa andare bene anche una sodomizzazione con delle barre di uranio impoverito e anzi quel teporino nell’intimità lo aiuta anche a pensare che forse questo gennaio (il mese del lutto per i Tuttapposter) non farà così freddo nel cuore glaciale dei giocatori dell’Inter. Ma il Tuttapposters è così è una persona buona che trova sempre una motivazione per rendere il tutto plausibile ed accettabile. Lui è l’amico che quando ti trombano la fidanzata si fa trombare anche la sua per starti vicino e poi andare insieme ad ubriacarsi felice lo stesso di stare con l’amico del cuore. Il Tuttapposter è quello che alla festa di Natale della famiglia si presenta con i maglioni orribili dell’Inter e quando glielo si fa notare risponde: Tu li trovi brutti? Dici? A me sembrano davvero caldi!

Questo Eroe non lo oscuriamo ma lo eleggiamo nostro Amico del Cuore!

Oldman

Il Maestro: a sei anni si è perso nel parterre di San Siro in un Inter-juve, a dodici la madre lo sventola vestito di nerazzurro in Curva Sud, a trenta va in metro a Roma vestito da Ronaldo, quello vero, a quaranta fa caroselli seminudo a Piazza del Popolo, a cinquanta guarda di nascosto l'Inter nel reparto di terapia intensiva cardiologica, da ricoverato. A sessanta conta di perdersi ancora, nel nuovo stadio di Milano.

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