Bauscia Cafè

Ad Osservar le stelle

A.k.a. Il mio primo post “serio”. Perche’ volendo pure io potrei mettermi a discutere di quel che non va nella nostra squadra, di moduli tattici, giocatori non sfruttati al meglio e altre analisi da esperto, che se poi fossi cosi esperto magari sarei in panchina ad allenare…

Però in questo periodo, non credo fare sempre i seri sia l’ideale. Ci vuole un po’ di leggerezza, qualche sorriso. Ultimamente mi sento molto come un astronauta, un astronauta giunto, dopo molto peregrinare, sul pianeta Famiglia. E’ un pianeta sempre in fermento e trovare un po’ di tempo per me stesso è abbastanza complicato. Prima potevo prendere la mia navicella ed esplorare altri pianeti: Lavoro, con i suoi abitanti rompipalle; Calcetto, sempre pericoloso ma divertente; Vacanza, tra i miei preferiti…Purtroppo al momento c’è una pioggia di meteore in corso e nessuno può muoversi molto. C’ho giusto il pianeta Suocera che sta vicino, altrimenti andrei fuori di testa. La mia galassia d’origine, con una buffa forma a stivale, è infatti molti anni luce da me e solo attraverso la tecnologia riesco a tenermi in contatto con altri astronauti su altri pianeti.

Ultimamente mi sento molto come un astronauta, un astronauta giunto, dopo molto peregrinare, sul pianeta Famiglia. E’ un pianeta sempre in fermento…

Nei pochi momenti di tranquillità, mi piace osservare la costellazione Serie-A, ed in particolare quella che considero la sua stella più luminosa: l’Inter. Scrivo appunti, registro diari di bordo, condivido spunti con altri osservatori, pure in altre lingue. Mi sveglio ad orari strani pur di vedere le pazze rotazioni del suo asse. Per “alcuni abitanti” del mio pianeta Famiglia, questo può risultare pure una perdita di tempo, senza alcuna conseguenza, a volte anzi dannosa. Forse hanno ragione! Manco fosse una Luna, l’Inter cambia le maree del mio umore. E pure urlare dal mio binocolo non cambierà di certo nulla, quella stella non mi potrà mai sentire, è lontana, mi ignora involontariamente vista la distanza e la mia immensa piccolezza a confronto.

Allora cerco di non farci caso, restare a letto, non stravolgere i miei ritmi per quel puntino dall’altra parte dell’Universo. Ma il richiamo è troppo forte, seppur costretto così lontano, continuerò ad osservarla. E non sono il solo. Altri sono nelle mie stesse condizioni, alcuni sono ancor più distanti. Si dice che pure chi ha comprato quella stella sia costretto a fare delle alzatacce per “godersela”. Fino a pochi mesi fa mi sentivo in minoranza, un reietto, ai margini degli “esperti nel settore”. Ora che quasi tutti sono nella mia stessa situazione, forse riusciranno a capire quel che provo da anni, forse apprezzeranno le mie annotazioni! I miei stupidi diari di bordo non saranno più così inutili e chissà, un giorno, quando questa maledetta tempesta si sarà placata, potrò pure viaggiare fino a quella stella ed incontrare tutti gli altri astronomi sparsi in giro per l’universo ed attratti, come me, da questa pazza pazza Inter.

Manco fosse una Luna, l'Inter cambia le maree del mio umore. twittalo

Zorro

Parlo. Troppo.

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