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Perché, nonostante tutto, si può eliminare la Roma: eccovi un piccolo deja vu dell’Inter di “Pinna” Marini

Castellazzi. Nagatomo, Chivu, Pereira. Guarìn, Stankovic, Gargano, Obi. Cassano, Palacio, Milito; senza dimenticare Mudingayi. Questa la formazione dei sicuri assenti, nettamente più forte di quella che Stramaccioni potrà mettere in campo.
Abili e arruolati sono Handanovic. Ranocchia, Samuel, Juan Jesus. Jonathan, Benassi, Kovacic, Cambiasso, Zanetti. Alvarez, Rocchi; in panchina, Carrizo, Silvestre, Kuzmanovic, Pasa, Schelotto, forse Chivu e un attaccante della Primavera.
Messa così, è impossibile nutrire speranze.
Invece io ne coltivo una, quella imponderabile legata al gol di Ranocchia al minuto 119 di Inter-Bologna.
Con l’età mi sono convinto che nel calcio ci sia una buona dose di predestinazione, e quel gol agli sgoccioli potrebbe indirizzare la buona sorte anche nella semifinale di ritorno.
inter_coppa_uefa_1993-94
Una delle stagioni più istruttive e rocambolesche fu quella – 1993-94 – in cui l’Inter esonerò Bagnoli e affidò la squadra a Giampiero “Pinna” Marini.
L’anno prima, Bagnoli aveva condotto l’Inter a un notevole secondo posto alle spalle del Milan di Capello, con sensazionale rimonta, nonostante il valore delle due rose fosse distante anni luce.
Invece, nel 1993-94, l’Inter arrivò tredicesima in campionato, salvandosi dalla retrocessione alla penultima giornata.
Cos’era successo? Erano stati acquistati Bergkamp e Jonk, veniva data una seconda chance a Darko Pancev e Totò Schillaci, il regista doveva essere Dell’Anno, la difesa avrebbe dovuto essere irrobustita da Festa e Massimo Paganin.
Era l’Inter di Zenga, Bergomi, Ferri, Bianchi, Berti, Shalimov e Ruben Sosa.
Rientrava Fontolan da un gravissimo infortunio, doveva confermarsi la rivelazione dell’anno precedente, Antonio Manicone.
Tante cose girarono storte: a settembre si infortunò Nicolino Berti; fra Ferri e Bianchi non so chi si fece male più spesso; mancava un centravanti (Bergkamp non poteva esserlo) e alla quinta di ritorno ecco l’esonero di Bagnoli – che da allora non ha più allenato.
Subentrò il vice, Marini, e il campionato divenne un’agonia: 2 vittorie, 2 pareggi, 8 sconfitte.
Ma quella stessa squadra andò a vincere la Coppa Uefa in modo quasi eroico, battendo Borussia Dortmund, Cagliari e Austria Salisburgo (Berti schierato centravanti, gol decisivo di Jonk). Io c’ero..
Mi illudo di poter esserci all’Olimpico, il prossimo 26 maggio.

Rudi

Rudi Ghedini, bolognese di provincia, interista dal gol sotto la pioggia di Jair al Benfica, di sinistra fin quando mi è parso ce ne fosse una.

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