Bauscia Cafè

I Nomi della Rosa

Arrivati a circa un terzo del campionato e a due terzi del girone di Champions League, vorrei provare a ragionare assieme a voi riguardo al futuro prossimo dell’Inter, discutendo di uno dei “refrain” più comuni che ho sentito citare dai tifosi, soprattutto leggendoli in rete e nei commenti pubblicati su questo sito. Refrain che è stato velatamente (eufemismo) lasciato intendere anche da Antonio Conte dopo partite perse, Dortmund su tutte, o anche vinte ma con grande sofferenza, come a Brescia: perché infortuni e squalifiche fanno parte del gioco, e bisogna essere preparati ad ovviare gli imprevisti nell’arco di una stagione. Per cui, secondo l’allenatore e la stragrande maggioranza dei tifosi, la rosa dell’Inter è corta

Ora, bisogna mettersi bene d’accordo sulla definizione di “rosa corta”, e ricordarsi anche che ci sono dei limiti ben precisi all’iscrizione dei giocatori eleggibili per l’inclusione nelle distinte delle partite di A e di Champions League. Ricordiamoli, per amor di precisione: la Lista Serie A deve essere composta da un massimo di 25 giocatori sopra i 22 anni. Tra costoro, 17 calciatori sono liberi da qualsiasi vincolo di età, nazionalità e formazione, fermo restando l’applicazione della norma per il tesseramento dei giocatori extracomunitari, mentre quattro di questi 25 devono essere cresciuti nel vivaio di un club italiano e almeno altri quattro calciatori devono essere cresciuti nel settore giovanile del club dove sono attualmente tesserati. Naturalmente, come nel caso della Lista UEFA, i club possono inserire più calciatori cresciuti nel proprio vivaio o in quello di una società italiana.

Le società di Serie A possono non inserire i giocatori Under 22 in questa lista poiché per questi calciatori non ci sono limitazioni. Per la stagione 2019-20 fanno parte di questa casistica i giocatori nati dal 1 gennaio 1997 in poi. L’Inter ha riempito le 17 caselle libere da ogni vincolo con 15 giocatori, avendo quindi un teorico spazio per altri due calciatori. Quattro giocatori riempiono completamente le caselle della formazione nazionale, mentre il solo Biraghi rientra tra i 4 “over 22” cresciuti nell’Inter, lasciando così ben tre posti vacanti in questa categoria. Cinque giocatori (Barella, Bastoni, Di Marco, Esposito e Lautaro Martinez) sono nati invece dopo il 1/1/97 e quindi non sono soggetti ad alcuna limitazione.

Come si può vedere consultando il sito del club, la rosa dell’Inter, escludendo i 3 portieri, presenta due giocatori per ogni ruolo con l’aggiunta di Esposito (5° punta) e Di Marco (3° laterale di sinistra): 6 difensori centrali, 4 laterali, 6 centrocampisti 4 punte. Non prendo in considerazione il neo-acquisto Agoumé che, per ora, è stato impiegato esclusivamente dalla Primavera di Madonna. Per cui mi sento di escludere che per “rosa corta” si intenda una rosa numericamente esigua. Tra l’altro, sempre in via teorica, ci sono un paio di giocatori che possono ricoprire un ruolo che appartiene ad un diverso settore da quello teoricamente di competenza: D’Ambrosio può fare sia il centrale di difesa che il laterale, Asamoah può ricoprire anche uno dei ruoli di centrocampo, come fatto qualche volta con Spalletti e più spesso alla Juve e all’Udinese, aumentando entrambi in questo modo il numero di laterali e centrocampisti a disposizione.

No, la “rosa è corta”, nell’accezione comune dei tifosi e soprattutto dell’allenatore, vuol dire che ci sono pochi ricambi che Conte ritiene di poter utilizzare con profitto nel caso in cui abbia bisogno di far rifiatare qualcuno, e purtroppo il numero degli infortuni capitati ai nostri giocatori ha fatto sì che questo bisogno sia divenuto impellente almeno da un mese e mezzo a questa parte. Però, a parte i minuti di recupero contro il Borussia Dortmund a Milano, Borja Valero non è mai stato impiegato, e Di Marco neanche per quella manciata di minuti. Tutti gli altri hanno giocato, chi più chi meno, incluso il diciassettenne Sebastiano Esposito, per giunta lasciando una grande impressione nei suoi pochi spezzoni di gara disputati.

Non mi addentrerò nella stucchevole polemica della spesa: non sono tra quelli che pensano che il Fair-Play Finanziario sia un’invenzione della proprietà per non voler spendere, per quanto ritenga che sia servito a cristallizzare lo status-quo e rendere la vita difficilissima a chiunque non faccia parte dell’élite. A dirla tutta, mi sbilancio e dico chiaramente che pensare al FPF come una scusa ad uso e consumo di club calcistici particolarmente taccagni è una solenne minchiata. Quel che invece si può dire è che i parametri di gestione economica del club sono rigorosamente allineati ad uno standard molto conservativo e non propenso a correre molti rischi, anche se l’uscita dai paletti fissati dal “Settlement Agreement”, concordato con l’UEFA all’epoca di Thohir presidente, ha permesso di allargare molto i cordoni della borsa nell’ultima sessione di mercato, permettendo così l’acquisto più costoso della storia del club, Romelu Lukaku. Di certo, detti parametri non hanno permesso in estate di fare tutto ciò che molto probabilmente sia Marotta che Conte, ognuno per il suo ambito, avevano in mente; questo è accaduto a causa delle mancate cessioni a titolo definitivo di Icardi, Perisic e Nainggolan (e anche Joao Mario, a dirla tutta), e quindi il limite di un rosso di bilancio di 30 milioni di euro nel triennio rimane un limite oggettivo.

Sicuramente, però, se la rosa non è quantitativamente corta si può senz’altro dire che, almeno per il centrocampo e l’attacco, qualitativamente invece lo sia.

Scrivere dell’Inter 2019/20 e in mezzo a tutto il bello che si può dire e mostrare, mettere una foto di Borja: Bauscia Café, not for everyone

Escludiamo dal discorso la difesa e i laterali, perché soprattutto nel reparto dei difensori centrali l’Inter presenta sei giocatori di assoluto affidamento, come dimostrato dalle prestazioni finora mostrate non solo dai tre titolari ma anche dalle riserve, o quelle che si pensavano fossero tali. Con le ultime partite disputate da Valentino Lazaro, anche i ruoli delle fasce sono completi numericamente e in parte anche qualitativamente. Qualche dubbio può essere sollevato sulla qualità assoluta del duo Asamoah-Bitaghi a sinistra, ma è un problema che non può essere considerato prioritario. L’urgenza della “rosa corta” appare in attacco, e soprattutto a centrocampo. La mia opinione, non nuova per quei quattro gatti che leggono i miei deliri su Twitter e i miei pezzi qua e là nel web, è che in un campionato lungo 38 partite, il valore assoluto del centrocampo a disposizione della squadra determina in maniera micidiale l’andamento del torneo.

Dimmi che centrocampo hai, e ti dirò dove arriverai in campionato.

Questo è uno dei miei “mantra”: e le prestazioni dell’Inter, finora, decisamente sopra ogni aspettativa e “oltre più rosea previsione“, come testualmente ribadito da Conte nel post-partita contro il Verona sabato scorso, sono legate moltissimo ai sorprendenti (almeno per me) rendimenti in campo di Sensi e Barella, due esordienti in nerazzurro, e alla conferma di Brozovic a livelli assoluti. Un centrocampo che quindi, di fatto ed al di là di ogni previsione della vigilia e valutazione sulla carta, sta “sovraperformando” alla grandissima.

Purtroppo, l'infortunio di Sensi contro la Juve ha privato l'Inter della sua arma tattica più efficace fino a quel momento, lasciando a Conte l'onere di risolvere un rebus difficilissimo. twittalo

Ed ecco che i nomi della rosa (che Eco mi perdoni per questo squallido calembour) interista sono improvvisamente diminuiti, perché – a torto o a ragione – l’assenza di Sensi e l’assoluta necessità di far riposare Brozovic hanno dimostrato che i centrocampisti a disposizione non sono 6, ma 5: Antonio Conte non considera, evidentemente, Borja Valero una valida alternativa. Neanche per un tempo. Neanche per un quarto d’ora.

Un discorso diverso va fatto per l’attacco, a mio parere, nel senso che, probabilmente, in fase di costruzione della rosa è stata fatta dalla società e dallo staff tecnico una valutazione su Matteo Politano che non si è rivelata esatta: si è pensato che, come nella sua esperienza a Sassuolo, potesse ricoprire uno dei due ruoli da punta e svolgerne i compiti così come architettati dal tecnico salentino. Le prestazioni fatte vedere sinora dicono invece altro. Ammesso che sia andata così e la permanenza non sia, al contrario, dovuta ad un rifiuto da parte del calciatore di qualche offerta avanzata per lui che pure si vociferava esserci, l’idea di utilizzare il titolare della fascia destra della scorsa stagione come punta di rincalzo non ha portato i risultati sperati, almeno fino ad oggi.

L’infortunio di Sanchez ha messo poi a nudo, e incrementato esponenzialmente, la difficoltà di avere una quarta punta non adatta a questo modulo e di un livello troppo differente dai due titolari. Ho letto molte volte critiche al club per aver costruito una rosa corta in attacco, spesso citando come dimostrazione della veridicità dell’assunto il fatto di avere Esposito come 5° punta in organico. Richiamando quanto appena accennato in precedenza sul discorso economico di gestione del club, alcuni di questi limiti ci dicono che il problema non è avere Esposito quinto attaccante, ma probabilmente è avere Politano come quarto che non fa quadrare i conti tecnici della rosa attaccanti 2019/20, e non li fa quadrare più per caratteristiche del giocatore che non per una questione di valore assoluto, che pure rimane un problema (con un modulo simile a quello dell’anno scorso, Politano ci sarebbe stato alla grandissima nei quattro esterni offensivi).

Pure Politano dopo Borja: perché Bauscia Café ha un cuore differente, lo capisci o no?

Benissimo, voi direte: e quindi? E quindi, dopo aver fatto un minimo di “pars destruens” e chiarito che nell’immediato, per continuare a rompere le scatole a quelli là davanti – avendo l’Inter una rosa di cifra tecnica decisamente inferiore a loro, purtroppo – servono almeno due giocatori, vorrei elaborare la mia personale “pars construens” ragionando su cosa ci servirebbe a gennaio. Visto che nella pausa per le nazionali parlano tutti di mercato tirando fuori i nomi più fantasiosi, lo voglio fare anch’io: ma invece di parlare di nomi più o meno buoni, più o meno condivisibili, vorrei tentare di descrivere i possibili scenari futuri dalla prospettiva delle caratteristiche dei giocatori che ci servono nonché della strategia migliore da adottare, anche nell’ottica della prossima stagione, e vedremo perché quest’ultima sia coinvolta nei criteri decisionali.

Iniziamo dall’attacco che, a mio parere, è la cosa più semplice da analizzare: continuando a considerare Esposito quinta punta (ma personalmente non mi dispiacerebbe vederlo anche come quarta), tutto dipende dal recupero di Sanchez. È chiaro che, se per rivedere il Sanchez visto contro la Samp dovranno passare altri tre-quattro mesi, un giocatore va preso. Anche in questo caso bisogna capire bene la strategia con cui scegliere il nome: perché Sanchez è in prestito e Politano molto probabilmente sarà a giugno sul piede di partenza, per cui un vice-Lukaku d’esperienza (Giroud?) sarebbe quel che avrebbe probabilmente dovuto essere Llorente quando si vociferava dello spagnolo quest’estate come punta di rincalzo dopo che l’affare Dzeko era ormai svanito. A quel punto, anche un contratto fino al 2021 su un profilo del genere non sarebbe poi un’ipotesi così bislacca, salvo altri nomi di giocatori più giovani che si leggono in giro (Petagna?) e che a quel punto verrebbero presi anche a seguito di un’idea più a lungo termine, o almeno senz’altro con la visuale rivolta al prossimo paio di stagioni. Quale che sia la scelta tra le due tipologie, la funzione strategica di questo genere di acquisto non cambierebbe un granché: dovrà essere un giocatore d’attacco che abbia caratteristiche simili o quanto meno assimilabili al centravanti belga e che possa farlo rifiatare, possibilmente dal rendimento sicuro. Nell’idea di calcio di Conte, il Graziano Pellé della situazione è qualcosa che funziona, a dispetto di quel che noi tifosi istintivamente diciamo reagendo all’ipotesi di vedere un giocatore di quel livello come riserva di Big Rom. Ecco che quindi nomi apparentemente sconcertanti come il centravanti della SPAL prendono improvvisamente una piega molto più utile di quel che sembri se invece ci si limiti superficialmente a considerare il nome ed il valore assoluto del calciatore in questione.

So che molti ritengono un errore avere Esposito come quinta punta, ma persino il Liverpool campione d’Europa e capolista in Premier ha il diciannovenne Brewster come riserva dei primi 4. Certo, la quarta punta è un tizio di Ostenda che è in grado di segnare una doppietta in semifinale e un gol in finale della scorsa Champions League, e quindi torniamo alla considerazione iniziale: avere Politano quarto attaccante è probabilmente ciò che fa definire “corta”, secondo il significato che ci siamo dati lungo questo scritto, la rosa degli attaccanti. Non certo Sebastiano Esposito.

Passiamo al centrocampo: qui c’è decisamente da fare un discorso più complesso, che coinvolge parecchi fattori che vado ad elencare senza nessun ordine particolare:

a) la possibilità di spesa

b) i giocatori disponibili a gennaio

c) la strategia di giugno

d) l’assortimento della rosa dei centrocampisti

Partirei proprio dall’ultimo punto: i guai che Conte ha ripetutamente denunciato derivano non solo dall’infortunio di Sensi, ma anche (secondo me, soprattutto) dalla stanchezza accumulata da Brozovic che ha giocato ogni partita disputata dall’inizio della stagione ad oggi. Il perché è stato chiarito in fatti (troppo importante l’apporto del croato, che quando è stato sopraffatto dalla stanchezza ed ha giocato male, ha sempre causato grossi guai all’Inter), parole (le dichiarazioni pubbliche di Conte su quanto stimi il vice-campione del mondo), opere (le migliori partite dei nerazzurri hanno quasi sempre coinciso con grandi prestazioni dell’Epic-Brozo) e omissioni (Valero mai impiegato e unico teoricamente in grado di sostituirlo insieme a Sensi). Questo fa sì che la rosa del futuro, prossimo ma anche immediato, debba necessariamente ovviare a questo problema.

Il concetto di “rosa corta” a centrocampo non ruota intorno solo alla qualità delle riserve: lasciando da parte Valero di cui abbiamo abbondantemente detto, Gagliardini e Vecino sono molto lontani dal livello dei titolari Brozovic-Sensi-Barella come visti nelle migliori occasioni, per quanto anche loro abbiano sputato sangue finora in ogni partita in cui sono stati chiamati a dare il loro contributo e han cercato di fare il loro massimo. Ma ruota attorno anche al cattivo assortimento della rosa: persino se Gagliardini e Vecino fossero ipoteticamente ad un livello pari agli altri tre, per proprie caratteristiche non potrebbero comunque sostituire Brozovic (Spalletti lo fece fare a Gagliardini sotto necessità e con pessimi risultati, ovviamente) e neanche Sensi, probabilmente, o almeno non nel modo in cui la bella sorpresa rappresentata dall’ex-Cesena ha fornito il proprio apporto. I due costringerebbero comunque Conte a impostare un gioco un po’ diverso e più prevedibile, come del resto effettivamente accaduto nelle ultime gare dove Sensi non è stato disponibile. È evidente quindi che il sestetto di centrocampo del futuro deve avere almeno una riserva del croato, e almeno un giocatore polivalente che possa sostituire a buon livello sia Sensi che Barella.

Già questo basterebbe per capire che risolvere il problema a gennaio è molto difficile, perché i punti b) e a) danno limitazioni notevoli alle soluzioni possibili e disponibili in quella che sarà la prossima finestra di mercato per la serie A. Sappiamo tutti benissimo per esperienza storica che a gennaio quel che si può acquistare tra i calciatori sul mercato di solito è carissimo, e forse neanche una prima scelta: questo è uno dei motivi per i quali il rinforzo nel mercato invernale finisce spesso per essere trovato in qualche occasione “Rafinha-style”. Però, per caratteristiche di modulo e tipologia di impiego, riesce davvero difficile immaginare un giocatore che Conte possa utilizzare al meglio per soli sei mesi con una formula simile o uguale a quella che portò l’ex-Barcellona da noi quasi due anni fa.

Poi c’è il punto c): ricordate la lista? Oggi il giocatore in prestito o acquistato a gennaio andrebbe ad occupare uno dei due posti ancora disponibili, quindi nessun problema per la stagione in corso. Ma a giugno del 2020, Barella uscirà dal novero degli under 22 e sarà lui ad occupare uno slot, verosimilmente quello che lascerà libero Borja Valero. Ecco perché secondo me il club dovrà pensare molto bene alla mossa da fare a gennaio: un acquisto che non sia qualche giocatore che abbia un passato nelle giovanili nerazzurre di almeno tre anni fino al compimento dei 21 anni d’età (per un livello vagamente decente per la serie A mi vengono in mente solo i nomi di Benassi e Duncan, comunque lontani dal livello che effettivamente ci servirebbe), e che quindi andrebbe ad occupare uno dei 4 posti della lista dei giocatori cresciuti nel club, riempirebbe uno slot fondamentale, tecnicamente l’ultimo disponibile a centrocampo. A quel punto, ogni centrocampista da prendere a giugno passerebbe dalla cessione di uno tra Vecino e Gagliardini, ammesso e non concesso di non vedere la cessione di uno dei tre titolari (ad oggi improbabile, ma nel calcio non si può mai dire), limitando abbastanza i margini di manovra. Un prestito lascerebbe invece di nuovo un posto libero a fine stagione, e con la cessione di uno dei due interni oggi indietro nelle gerarchie di Conte, i posti diventerebbero due, permettendo a Marotta ed Ausilio di pianificare con più calma e precisione la costituzione del roster dei sei centrocampisti per la stagione 2020/21.

Per quanto mi riguarda, a meno di clamorose quanto improbabili opportunità che si rendano improvvisamente possibili e fattibili, tenderei a cercare di puntellare il centrocampo con un’operazione simile a quella che ha portato il fratello di Thiago Alcantara da noi nel gennaio 2018, lasciando magari aperta la porta ad un riscatto del prestito se il giocatore si dimostrerà adatto. Però bisogna anche capire se Conte non abbia già in mente un nome che, nella sua idea, possa davvero non solo rinforzare numericamente e tatticamente il centrocampo nerazzurro, ma che possa anche tentare di dare l’assalto al “Palazzo d’Inverno”, secondo la definizione dell’allenatore della Juve quando era ancora parte dell’Alleanza Ribelle e non s’era ancora unito all’Impero.

Che conclusioni trarre? La mia è abbastanza banale, e me ne scuso in anticipo: una punta appare necessaria nell’immediato, per cui bisogna fare di necessità virtù e cercare di ottenere il massimo da un mercato scarno per definizione come quello di gennaio. Tenendo presente il mio pensiero riguardo all’importanza della mediana in un campionato, invece, la scelta del nome e del tipo di operazione da fare a gennaio per riempire i ranghi del centrocampo rischia di essere cruciale non solo per questa stagione ma anche per la prossima, e spero ardentemente che sia azzeccata. Tutti noi, non solo Conte, vorremmo l’uovo oggi e non la gallina domani, e sono certo che l’allenatore e il club faranno di tutto per fare in modo che ci sia la possibilità di prendere un paio di giocatori che possano “pesare” nell’economia della seconda parte della stagione: ma sacrificare la gallina del domani nerazzurro, che promette di essere molto intrigante e pieno di soddisfazioni, non mi lascia tranquillo. È da troppi anni che l’Inter continua a trattare il centrocampo come un accessorio e non come la priorità che in realtà è, ed è ora che l’investimento su un grande giocatore si faccia in quella zona del campo.

Hendrik van der Decken

Il capitano dell'Olandese Volante, condannato a guardare il calcio per l'eternità senza mai vedere il 433 in nerazzurro. Posso toccare terra solo quando l'Inter vince in Europa, perché quando accade c'è sempre un "Oranje" in squadra. Mentre navigo, guardo l'Inter, un sacco di Eredivisie, Jupiler League e Keuken Kampioen Divisie, bestemmiando l'Inter e il N.E.C.

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Stefano Cattaneo
Stefano Cattaneo
4 anni fa

Caspita, con questo articolo hai ucciso ogni tipo di sogno/speranza sula possibile rosa futura, ucciso perchè ascoltando gli esperti di mercato (tipo Di Marzio per intenderci) tutti i limiti sulla rosa non vengono mai espressi, ma venendone a conoscenza mi rendo conto che nomi tipo Donny van de Beek retsreanno sogni almeno di non “rivoluzionare” la rosa. Peró mi sorge anche un dubbio, andando a memoria lnella rosa di altre squadre non mi ricordo le 8 slot lasciate a vivai italiani e vivai della società stessa (per indenderci la juve ha buffon, chiellini, bonucci e rugani per i vivai italiani, ma per il loro??)
Comunque per la punta sarei concordo che sia Giroud o Petagna potrebbero tornare utili.
Per il centrocampo segue le indicazioni de Il_Malpensante che sostiene che Rodrigo De Paul possa coprire piú ruoli nel centrocampo (io lo vedo bene come alternativa a Sensi e/o Barella) anche se sarebbe, forse, un downgrade rispetto a Donny.
Sinceramente, come playmaker per sostituire Brozo con età giusta per pensare a lungo termine, me ne vengono in mente solo due, ma uno, che è Pjanic, con noi rischierebbe il rosso ogni volta che gioca, e l’altro, che è Verratti, credo difficile lasci Parigi con quell’ingaggio monstre, non reputo Tonali in grado di fare il regista basso, ma la mia è pura suggestione, non conosco a fondo il giocatore.
Capitolo cessioni a centrocampo, ovvio che Valero non abbia la fiducia di Conte (perchè personalmente credo possa essere utile per 15-20 minuti quando devi controllare il gioco) di conseguenza dovrebbe essere un papabile a liberare un slot.
Io venderei Vecino, che non mi ha mai colpito piú di tanto, e terrei Galgiardini perchè ricordo il Gaglia arrivato a Milano nel Gennaio 2017 era tanta roba, a livelli molto alti, purtroppo ha avuto un’involuzione, ma se Conte riuscisse a riportarlo ai quei livelli sarebbe un ottimo riacquisto.
Ovviamente quella su Gagliardini è una mia personalissima opinione e vorrei evitare di ricevere insulti (ovviamente non da voi che, seguendovi su twitter, so che non è nella vostre filosofie).

Python
Python
4 anni fa

Nuovo -delirante ❤- post di @disqus_fMEY4d4ICc:disqus:

L’uomo che uccise “Pazza Inter”

interella
interella
4 anni fa

OT pepeppepe’ pepepepe’ la McLaren sul podio!!! occio fiat che dopo Mercedes Red bull…stiamo arrivando anche noi!

Paolo Capuzzo
Paolo Capuzzo
4 anni fa

Sono Paolo60 del vecchio blog..

Paolo Capuzzo
Paolo Capuzzo
4 anni fa

Buongiorno, scusate l’intrusione con un argomento non calcistico, sto tornando a Milano dal Lido di Venezia, vedere stamattinasalire lentamente ma inesorabilmente l’acqua del canale fino ad allagare il giardino di 10cm è stata dura, il pensiero agli abitanti di Venezia che per il 70% sono stati ancora colpiti dall’alta marea “fortunatamente” fermatasi a +150cm alle 13 (la previsione era di 160..). Uno degli imbarcaderi del Lido spazzato via dalla piena di martedì notte, si parla di Venezia storica, giustamente, ma a Pellestrina è stata una catastrofe, han perso quasi tutto, racconti di tragedie sfiorate per un pelo. Terza acqua alta sopra i 150 in una settimana, mai nella storia, sono andato a dormire ieri sera con il Cell collegato al centro maree, quello che fanno tutti gli abitanti, se potete contribuire anche voi alla raccolta fondi, c’è bisogno subito di aiuto concreto, grazie e scusate per l’intromissione

interella
interella
Rispondi a  Paolo Capuzzo
4 anni fa

grazie @Paolo per quanto mi riguarda l ho già fatto, Venezia è sempre nel mio cuore, la più bella gioventù passata li, li ho amici e come scrivi non è solo San Marco o le calli del centro…Pellestrina è in ginocchio, il mare si è mangiato la spiaggia.

modd
modd
Rispondi a  Paolo Capuzzo
4 anni fa

ho dato ordine ai miei figli di fare un aiuto

Python
Python
4 anni fa

Ma quanto sono belli sti fine settimana senza campionato?comment image

modd
modd
Rispondi a  Python
4 anni fa

e’ un pokemon?

Fabio1971
Fabio1971
4 anni fa

Barella

DrJ
DrJ
4 anni fa

Thread moto interessante, con commenti tutti informatissimi e coerentissimi, ma io vedo la questione in modo un po’ più semplice, grezzo se volete:
– Manca pochissimo alle decisioni per gennaio, e ovviamente parlo delle partite con lo Slavia Praga e col Barcellona:
a) se in qualche modo si riesce a passare il turno (mia percentuale soggettiva, 5%), allora si dovrà (dovrebbe, meglio) andare alla ricerca di qualcuno che faccia la differenza in Europa; quanti ce ne sono sul mercato, senza spendere 200 milioni? Nessuno, quindi probabilmente si andrà a qualche piccolo acquisto o prestito solo per “dare fiato” ai titolarissimi da impiegare poi in CL;
b) se (95%) non si passa il turno, allora per EL (di cui sappiamo bene quanto importa a Conte…) e campionato la rosa attuale è più che sufficiente; magari si prenderà una punta a poco prezzo se non dovesse rientrare Sanchez. Del resto, penso che spendere altri soldi a gennaio senza avere la certezza di lottare per un traguardo serio sarebbe inutile.

Hendrik_van_der_Decken
Hendrik_van_der_Decken
Rispondi a  DrJ
4 anni fa

È una visione funzionale del mercato, assolutamente possibile, oltre che logicamente condivisibile. Se il punto di partenza è quello che indichi, e cioè per cosa saremo oggettivamente in corsa al 1 gennaio 2020, la tua disamina non è né semplice né grezza, ma funzionale.

interella
interella
4 anni fa

tutto il mondo su haaland, il ragazzino del Salisburgo, a suon di milioni…tutto il mondo sarebbe su Esposito se solo giocasse, a suon di milioni.

Mandorlo
Mandorlo
Rispondi a  interella
4 anni fa

Di chi è? Real?

Nic92
Nic92
Rispondi a  Mandorlo
4 anni fa

Salisburgo.

Mandorlo
Mandorlo
Rispondi a  Nic92
4 anni fa

Credo sia in prestito, ma forse mi sbaglio

Nic92
Nic92
Rispondi a  Mandorlo
4 anni fa

nono è di proprietà del Salisburgo, e lo farà ricco!

Nic92
Nic92
Rispondi a  interella
4 anni fa

Haaland conta:
7 gol in 4 partite in CL.
26 gol in 18 partite in stagione.
43 gol nelle ultime 53 partite tra i grandi.

Ora, io Esposito lo stimo.
E Haaland non lo conosco.
Ma non bestemmiamo.

Magari Seba diventerà anche più forte del norvegese (d’altra parte è norvegese 🙂 ) ma se tutto il mondo è su Haaland è per i suoi numeri.

Ancora Esposito non può nemmeno stare nella stessa frase di Haaland non avendo ancora timbrato tra i grandi.

xEvaristoX
xEvaristoX
Rispondi a  Nic92
4 anni fa

esatto Nic.
è vero che di minutaggio ne ha avuto pochino sinora, però è altrettanto vero che contando anche le amichevoli estive, se non erro, non ne ha ancora buttata dentro mezza.
potenzialmente sembra forte (anche se non mi ha dato l’idea che mi diede Balotelli in un derby da 45 minuti dell’estate 2007 -quello dell’ultimo gol in nerazzurro del Chino!- quando entrò e fece subito a sportellate con Nesta), però aspettiamo e speriamo in bene!
il norvegese comunque è uno che la sbatte dentro mica da ridere e solitamente i numeri contano!
ricordo che quando prendemmo Milito molti erano scettici, ma io dicevo di andare a guardare la carriera del principe, tanti gol sempre e ovunque, raramente quelli così steccano (con le dovute eccezioni, Darko Pancev anyone? 😉 )

Nic92
Nic92
Rispondi a  xEvaristoX
4 anni fa

Il primo Balotelli impressionava veramente. Forse la sua versione più forte, ancora si divertiva a giocare a calcio.

Ho guardato qualche highlights su youtube per quanto vale… Haaland per quanto brutto nella corsa pare a suo agio su tutto il fronte offensivo, rimanendo comunque un finalizzatore.
Si vedrà, 4 mesi sono ancora troppo pochi, ma i numeri impressionano.

interella
interella
Rispondi a  xEvaristoX
4 anni fa

le amichevoli estive contano come il 2 di picche quando la briscola è a cuori, sono di preparazione e di allenamento, ngiorno.

xEvaristoX
xEvaristoX
Rispondi a  interella
4 anni fa

avevo già risposto qualche ora fa, ma non vedo più il messaggio online…boh?
comunque avevo scritto, NON riferendomi espressamente ad Esposito, che il bomber la butta dentro sempre, che sia amichevole o partita ufficiale.
Ad es. il succitato Milito si presentò con una doppietta in un derby giocato oltreoceano, preludio ai trenta gol ufficiali della stagione.
E senza scomodare gente come Spillo che iniziava a segnare a luglio al Bressanone e smetteva a maggio 😉
Numeri, come quelli del norvegese citati da Nic, tutto lì.

interella
interella
Rispondi a  xEvaristoX
4 anni fa

mah…balo a 17 anni la buttava dentro a distanza di 10 anni si ricorda solo per i suoi 17 anni….intendo dire che non tutti hanno lo stesso percorso, l importante è che sia una crescita continua…con un inizio.

xEvaristoX
xEvaristoX
Rispondi a  interella
4 anni fa

sì, su questo sono d’accordo.
Balo si è buttato via, Esposito ha tutte le potenzialità per fare una carriera di primo piano (cosa che mi auguro e che spero vivamente sia coi nostri colori).

xEvaristoX
xEvaristoX
Rispondi a  interella
4 anni fa

vero, ma solitamente i bomber la buttano dentro anche lì senza fare troppe differenze (es.il solito Milito che si presenta con doppietta in un derby giocato oltreoceano, senza scomodare Spillo che iniziava a segnare già contro il Bressanone di turno e non si fermava più fino a maggio 😉 ).

interella
interella
Rispondi a  Nic92
4 anni fa

ngiorno, non sono impazzita, la mia era una “provocazione” come ho già scritto il potenziale se rimane sempre in panca sicuramente non si potenzia….chi era haaland 12 mesi fa?

Giàcomo
Giàcomo
Rispondi a  interella
4 anni fa

12 mesi fa non era nessuno, appena una manciata di presenze. Ma è un 2000.
Esposito è un 2002. E ha già presenze in prima squadra.
Sta già bruciando le tappe, calma.

interella
interella
Rispondi a  Giàcomo
4 anni fa

perdindirindina! Esposito le ha già bruciate le tappe, cosa vuoi che impari in primavera? che esperienze può fare? che crescita può avere? non c entra nulla la data di nascita, c entra credere ad occhi chiusi sul ragazzo, e santo cielo stiamo parlando del campionato italiano no di una finale mondiale.

Giàcomo
Giàcomo
Rispondi a  interella
4 anni fa

Ma infatti che io sappia si allena costantemente in prima squadra e in primavera ci andava a inizio stagione. L’idea iniziale penso fosse quella di farlo allenare molto con la prima squadra, ma farlo giocare in primavera dove può mettere minuti, comunque sempre utili. In prima squadra ci giocano quelli che la buttano dentro, non i 17enni e per credere in un ragazzo gli occhi devono essere bene aperti.
Oggi, per le contingenze del caso, è la prima riserva in attacco, in prima squadra, nell’Inter e non nel Salisburgo, con tutto il rispetto, che è il vivaio del Lipsia.
La priorità è vincere le partite. Va schierato se la probabilità di vincere la partita con lui in campo aumenta, altrimenti no.
Oltretutto va protetto.
Chiesa, classe 97, mezzi tecnici brillantissimi, è stato elogiato a tal punto che si è adagiato, probabilmente si crede un fenomeno, il suo gioco non è migliorato di una virgola. Zaniolo dopo due mesi buoni è finito in un tritacarne di elogi che lo hanno fatto sentire un semidio, poi sono arrivate le critiche, i servizi delle Iene (che possano marcire) sulla madre, insomma gli sciacalli. Con gente tipo Capello che ne parla come fosse un Balotelli di 30 anni, non un ragazzo di 20 che ha tutto il diritto di commettere qualche errore. Bisogna avere le spalle larghe per sopportare tutto questo.

interella
interella
Rispondi a  Giàcomo
4 anni fa

e compito del club proteggere i propri asset che si chiamino Zaniolo o Esposito, però non ci giriamo attorno, la ns mentalità sui giovani non si evolve di una virgola, questo è il problema e un dato di fatto incontrovertibile.

Giàcomo
Giàcomo
Rispondi a  interella
4 anni fa

La nostra mentalità sui giovani è che vengono prima i risultati del club che la crescita del singolo. Poi sinceramente non riesco a condividere questa frenesia per Esposito che è un 2002 e ancora non ha dimostrato nulla.

interella
interella
Rispondi a  Giàcomo
4 anni fa

sai quando mi è venuta quella che tu chiami frenesia? in questi lunghi anni passati prevalentemente a guardare dei pipponi, per carità, rigorosamente non di primo pelo e mi consolavo guardando i ragazzi, le loro vittorie, certo chi se ne frega di uno scudetto primavera ma in mancanza del nulla assoluto e concludo scrivendo che tutti i top club non hanno paura di far giocare i ragazzi, in campionato e in Europa.

Giàcomo
Giàcomo
Rispondi a  interella
4 anni fa

Ci fanno giocare i fenomeni. Quelli che non sono pronti stanno in panca, in tribuna, in primavera o nelle seconde squadre. Haaland all’età di Esposito era molto meno di ciò che è Esposito oggi.

interella
interella
Rispondi a  Giàcomo
4 anni fa

ma dai, fenomeno si diventa sul campo giorno dopo giorno se c è il potenziale e sappiamo che il ragazzo è pieno di potenzialità.

Giàcomo
Giàcomo
Rispondi a  interella
4 anni fa

Vabbè dai allora facciamo giocare lui e mettiamo in panca uno tra Lautaro e Lukaku, chi se ne frega

interella
interella
Rispondi a  Giàcomo
4 anni fa

no, ma lasciamo che si ritagli il suo spazio, NON deve entrare politano a far rifiatare Lukaku o Lautaro deve entrare lui, non segna alla prima? non importa, rientra è segnerà alla seconda o quarta, si chiama fiducia posta nelle capacità del giocatore come fanno bayern Real Barcellona Liverpool City United Atletico ecc ecc ecc.

Giàcomo
Giàcomo
Rispondi a  interella
4 anni fa

Praticamente Conte deve fare esattamente quello che sta facendo

interella
interella
Rispondi a  Giàcomo
4 anni fa

ah certo la crescita del club…ho visto quanto è cresciuto con i trentenni.

Nic92
Nic92
Rispondi a  interella
4 anni fa

Halaand ha iniziato piu o meno all’età di Esposito, in Norvegia. Con 2 presenze in un anno.

Poi c’è anche da dire che noi siamo l’Inter e loro il Salisburgo.
Anche il Genoa lancia i giovani.
Da vedere se questa continuità ci sarebbe stata anche se il Salisburgo avesse in rosa Lukaku e Martinez.

interella
interella
Rispondi a  Nic92
4 anni fa

Non ho dubbi, al Salisburgo ci sarebbe stata anche con Lukaku e Lautaro.

Tiziano
Tiziano
Rispondi a  interella
4 anni fa

Bene, sta a Seba. Facci vedere. Fai 3 gol ad ogni partita di YL e vincola quasi da solo, come farebbe Haland, e poi si ragiona. A quel punto anche i nostri dirigenti duri di comprendonio avranno capito che in primavera sei sprecato. E sennò gli telefoni e glielo dici

interella
interella
Rispondi a  Tiziano
4 anni fa

come fa a fare 3 gol ad ogni partita di YL se è in prima squadra? ohhh in generale eh…avete dei problemi con i giovani sopratutto quando i giovani sono della nostra cantera, ma rob de matt.

Tiziano
Tiziano
Rispondi a  interella
4 anni fa

Se qualcuno non capisce che all’età che ha Esposito ORA,17 anni,la società gli sta facendo fare il miglior percorso possibile di crescita,mi spiace ma il problema non è né di Esposito ne’ dell’Inter. Si allena in pianta stabile con la prima squadra,il mister lo ha sott’occhio tutti i giorni,gioca nelle varie nazionali,ha giocato in EL l’anno scorso,ha giocato in CL è in campionato quest’anno,ha davanti il centravanti titolare del Belgio che mi sembra sia la nazione n.1 al mondo come ranking e Lautaro Martinez rivelazione della Albiceleste lodato dal mondo intero e che da iniziò anno ha inanellato prestazioni d@ fuoriclasse. Eccheccazzo! Ma che volete di più?

interella
interella
Rispondi a  Tiziano
4 anni fa

io niente, ho già argomentato in una risposta a @Giacomo…capire non vuol dire condividere.

interella
interella
4 anni fa

ho zappato un po’ mi spiace tanto per Skriniar, adesso si fa dura, modric alla consegna del pallone d oro ha chiuso di fatto la carriera ad alti livelli di sua competenza, perisic un unico rimpianto, la non vendita a 50 milioni al tempo, tanta roba, mi piace quel lobokta, bene Valentino cambiato pure di fascia, devrai un problemino nel riscaldamento, sperem niente, anche se la nazionale non fa testo, non gioca mai, lukaku il gol bandiera, tutti abili e indenni.

Gus
Gus
4 anni fa

Intanto complimenti per il post: per il contenuto e per il timing perfetto (l’odiata sosta delle nazionali). Condivido l’analisi e personalmente anch’io farei molta attenzione a non compromettere il mercato estivo a centrocampo con un’operazione avventata e di corto respiro a Gennaio. Capisco l’ambizione, ma anche nel migliore degli scenari, un testa a testa contro i gobbi non lo vinci (leggi: non te lo fanno vincere). Meglio costruire una squadra che vinca per distacco… Una considerazione su Borja: ora, è vero che fisicamente è quanto di più distante dall’idea di centrocampista di Conte, però stiamo parlando di un giocatore che dosato “alla Spalletti” un certo minutaggio di giropalla per far rifiatare Brozo potrebbe ancora garantirlo. Secondo me il mister non ha preso bene la scelta di restare fatta dallo spagnolo la scorsa estate, e lo sta accompagnando cortesemente alla porta per liberare un pò di spazio.

Hendrik_van_der_Decken
Hendrik_van_der_Decken
Rispondi a  Gus
4 anni fa

Grazie mille, Gus. Infatti. Era fuori dal topic del post, ma io su questo sono abbastanza critico con Conte: non ci credo che non potesse far rifiatare neanche per un quarto d’ora Brozovic.

interella
interella
Rispondi a  Hendrik_van_der_Decken
4 anni fa

mi permetto, bisogna conoscere il conte pensiero, eddai, nominato per la 3 volta, se non vede un giocatore, e la sua carriera è piena di non visioni, non c è nulla da fare, potrebbe potenzialmente essere un pallone d oro ma per lui non esiste, non è ovviamente questo il caso, per assurdo ma non troppo lascerebbe in panca griezmann, nome a caso, ma giocano pelle’ o eder.

Hendrik_van_der_Decken
Hendrik_van_der_Decken
Rispondi a  interella
4 anni fa

Con tutto il rispetto per Conte, questo lo vedo come un limite, non un pregio.

interella
interella
Rispondi a  Hendrik_van_der_Decken
4 anni fa

Non mi pronuncio, non posso, anche io sono stata nominata, fino a quando fa vincere l Inter mi sta bene tutto, mi fa vincere uno o meglio 2 scudetti, poi per l eccellenza serve altro.

interella
interella
Rispondi a  Hendrik_van_der_Decken
4 anni fa

domanda secca, come vedresti Mertens all’ Inter a gennaio?

Hendrik_van_der_Decken
Hendrik_van_der_Decken
Rispondi a  interella
4 anni fa

A gennaio bene, è la stessa logica che sottosta ad un eventuale acquisto di Giroud (ovviamente differente tipologia di attaccante). Però va per i 33, e anche se Dries l’ho sempre sponsorizzato (ho un lungo track record di giocatori dell’Eredivisie non presi quando lo dicevo io e presi da qualcun altro…) per me è in fase calante e l’investimento lo farei solo per un ruolo alla “Cruz”, quindi con un certo tetto di ingaggio.

Nic92
Nic92
4 anni fa

A me un po’ dispiace per il disprezzo che si sta riversando su Politano.
È limitato, non potrà far parte dell’Inter del futuro, ma anche il minutaggio concessogli gli rende difficile dimostrare di essere qualcosa d’altro.
Non è una difesa alle qualità del giocatore, ma non capisco perché si debba sempre trovare un capro espiatorio

alan4367
alan4367
Rispondi a  Nic92
4 anni fa

Non è trovare un capro espiatorio, ma anche tu ti rendi conto che quando entra in campo la qualità del gioco ne risente. Sarebbe diverso se quando fa quel movimento alla Robben di accentrarsi sul sinistro avesse anche la mira di Robben…

Niente contro il giocatore, ma semplicemente non è da Inter

Nic92
Nic92
Rispondi a  alan4367
4 anni fa

Esatto, niente contro il giocatore. Tutto qui.

Mandorlo
Mandorlo
Rispondi a  alan4367
4 anni fa

Si era un obbligo, magari sulla parola, la stessa che ti ha consentito una strada privilegiata per Sensi

Giàcomo
Giàcomo
Rispondi a  Nic92
4 anni fa

E’ scarso. Non è un capro espiatorio perché non c’è nulla da espiare, siamo lì in alto. Ma è scarso, non adatto al gioco di Conte. Per me poi era scarso anche nel gioco di Spalletti.

Nic92
Nic92
Rispondi a  Giàcomo
4 anni fa

Mah, non ha collocazione, non ha fiducia del mister e non è certamente da Inter.
Sappiamo che le strade si separeranno.
Quindi non vedo perché infierire.
Dal secondo posto in giù tutti lo riterrebbero utile in rosa. Se non titolare.

Giàcomo
Giàcomo
Rispondi a  Nic92
4 anni fa

E’ il solito discorso, se si pensa ad alzare l’asticella il giudizio è più severo. Ma per me Politano ha spostato zero equilibri anche l’anno scorso, e siamo arrivati quarti, mica primi.

Gus
Gus
Rispondi a  Nic92
4 anni fa

Io dico che Politano era venuto all’Inter per fare il salto, e stava trovando in Spalletti l’allenatore giusto. Il modulo di Conte lo ha frenato e chiunque rischia di perdersi smaniando per dimostrare di essere all’altezza negli ultimi minuti dei match. Deve andare altrove, è evidente.

Nic92
Nic92
Rispondi a  Gus
4 anni fa

Certo, è proprio così.
Poi è un ragazzo che anno scorso ha fatto il suo, e che si impegna tuttora. Che sia inadeguato e difficilmente collocabile è evidente, così come che il mister non creda particolarmente in lui.
Si sa anche che le strade si separeranno.
Per questo non infierisco.

interella
interella
4 anni fa

scusate ma se sanchez non si fosse infortunato noi avremmo 5 punti in più in classifica? io credo di no, credo invece che in champions contro il bvb sarebbe servito…sanchez rientra a gennaio e il mercato verrà fatto in base a dove l Inter sarà a dicembre.

Giàcomo
Giàcomo
Rispondi a  interella
4 anni fa

Abbiamo fatto, in campionato, qualcosa di straordinario, con gli uomini contati e alla fine si vedeva bene quanto fossero cotti. In Champion’s League abbiamo reso sotto le aspettative (-2 punti per me) e lì, hai ragione, Sanchez sarebbe servito, anche perché la versione europea di Lukaku è molto più impacciata di quella della serie A.
Ma il campionato non finisce qui, e nemmeno la coppa, abbiamo Lautaro e Lukaku che sono forti, Politano invece è scarso e finora ha inciso meno di Lazaro, per dire. O anche di Esposito.
Probabilmente tu e altri siete contenti di avere Esposito come primo rincalzo, io affatto, non lo giudico affatto pronto per mantenere il peso dell’attacco. Pur avendo un grande potenziale.

interella
interella
Rispondi a  Giàcomo
4 anni fa

distinguiamo, il potenziale non si potenzia se rimane in panca, Esposito al posto di politano è un upgrade….per l Europa ti posso dare ragione, li serve più esperienza ma in campionato con l indisponibilità del cileno deve sempre entrare Sebastiano, l allenatore ha detto che non ha paura di farlo giocare eventualmente dal 1 minuto, bene, sia coerente con le sue dichiarazioni.

Giàcomo
Giàcomo
Rispondi a  interella
4 anni fa

Ma tra Politano ed Esposito anche io scelgo Esposito tutta la vita, il fatto è che vorrei avere qualcun altro da scegliere, perché Esposito non è affidabile. Le dichiarazioni di Conte mi sembrano più un incoraggiamenti che verità scaturite dal cuore, perché altrimenti Esposito sarebbe già partito titolare. Poi magari la partita contro il Brescia di turno te la fa e bene, ma affrontare un mese e mezzo di campionato più Champion’s con Esposito titolare mi sembra pregare nel Signore.
Adesso preghiamo che il Signore preservi Lukaku e Lautaro.

interella
interella
Rispondi a  Giàcomo
4 anni fa

Non ci puoi fare niente, gennaio è lontano e si fa con quello che si ha a disposizione, come fanno tutti gli altri, Sebastiano è affidabile e pronto per questo campionato.

Giàcomo
Giàcomo
Rispondi a  interella
4 anni fa

Certo che non ci possiamo fare nulla.
Aspettiamo gennaio, piede sull’acceleratore e speriamo di cavare qualcosa di buono da tutti.
Razionalmente temo che da qui a gennaio la pochezza numerica della rosa emergerà, spero di no.

interella
interella
Rispondi a  Giàcomo
4 anni fa

eppure il post dove commentiamo spiega in maniera perfetta che non è un problema numerico.

Giàcomo
Giàcomo
Rispondi a  interella
4 anni fa

Ok, è un problema di qualità, personalmente non ci vedo tutta sta grande distinzione ma ok.

interella
interella
Rispondi a  Giàcomo
4 anni fa

ma nemmeno di qualità in linea di massima, mi ripeto la rosa al completo ha tutti i mezzi per giocarsela fino in fondo nel campionato.

Giàcomo
Giàcomo
Rispondi a  interella
4 anni fa

Se non ci fossero le coppe, forse.
Per me ci dobbiamo aspettare un’inflessione, anche fisiologica. La rosa è corta e corre tanto, si consumano tante energie, se non sbaglio siamo una delle prime squadre in serie A per km percorsi, così prima o poi rischiamo di bruciarci.

interella
interella
Rispondi a  Giàcomo
4 anni fa

si, ma non è un problema di rosa o numerico, è un fattore di modulo e del gioco che vuole l allenatore….l intensità spasmodica e il correre per 90 minuti per tutte le partite ha un suo prezzo da pagare e in stanchezza mentale, sul pezzo sempre a 1000 non è semplice e anche per stanchezza muscolare o meglio leggi i numerosi affaticamenti anche in giocatori usati poco o niente.

Giàcomo
Giàcomo
Rispondi a  interella
4 anni fa

Ovvio, c’è un prezzo, così come ci sono dei risultati. I famosi pro e contro. I risultati li stiamo vedendo, il prezzo anche, ma per me dobbiamo ancora pagare qualche rata.

Nic92
Nic92
Rispondi a  Giàcomo
4 anni fa

Con inflessione intendi che si mettono a parlare tutti in sardo? 🙂

Giàcomo
Giàcomo
Rispondi a  Nic92
4 anni fa

Sogno Brozo e Barella che si mandano a cagare con accento cagliaritano <3
Forse la parola giusta era "flessione"…

Nic92
Nic92
Rispondi a  Giàcomo
4 anni fa

Con Brozo e Barella è tutto un sognare!

alan4367
alan4367
Rispondi a  interella
4 anni fa

Eppure io penso che col Parma sarebbe andata diversamente con Sanchez disponibile…

Tiziano
Tiziano
Rispondi a  interella
4 anni fa

Sarebbe andata MOLTO DIVERSAMENTE col borussia

interella
interella
Rispondi a  Tiziano
4 anni fa

può essere, avere un giocatore che si chiama sanchez serviva eccome….ma, ricordo che l Inter alla fine del primo tempo era 2 a zero…non poca cosa e non riuscite a convincermi con il refrain che mancava la 3 punta…e’ mancato l equilibrio la gestione e i famosi, sconosciuti tempi di gioco.

alan4367
alan4367
4 anni fa

Anch’io penso che Conte punterà principalmente per un attaccante. A dortmund abbiamo perso anche perchè uscendo Lukaku è entrato Politano, di cui il BVB non aveva nessun timore (meglio sarebbe stato l’ingresso di Esposito, che già a S. Siro gli aveva fatto male).

Per il centrocampo o trovano un prestito con diritto per tamponare fino a maggio (es. Matic) o rimarranno con questi uomini. Non credo ci siano i soldi per anticipare quanto vorranno fare a luglio (Tonali? Kulusevski? Castrovilli? Van de Beek?)

interella
interella
4 anni fa

politano, parliamone, lo scorso anno grazie anche ad un ruolo a lui più consono ha fatto benino….benino non vuol dire ti riscatto, a meno che non sia stato un diritto mascherato da obbligo…vai a saperlo…resta il fatto che oggi non serve praticamente a niente e non servirà a niente con questo allenatore pure il prossimo anno…e siamo sempre li, chi può acquistarlo in Italia? costicchia eh…che la società non credo intenda regalarlo, ammortamenti e annicoli vari…solito prestito? che non rimpolpa le casse.

Hendrik_van_der_Decken
Hendrik_van_der_Decken
Rispondi a  interella
4 anni fa

Se giochi 352 semplicemente non serve, e io cercherei di cederlo.

interella
interella
Rispondi a  Hendrik_van_der_Decken
4 anni fa

esatto, il ragazzo non è un fenomeno ma il problema per lui principalmente resta il modulo di gioco dell’ Inter.

interella
interella
4 anni fa

cia’ che ci ho un po’ di tempo che 5 commenti non rendono onore alle tematiche del post, con un occhio a Roger, allora, Barella e Sensi stanno andando oltre le più rosee aspettative sopratutto in campionato, ieri sera ho occhiato pure tonali che a mio avviso mi sembra abbastanza simile per caratteristiche al Nicolò, scrivo questo perché mi pare troppo in auge il leit motive ” famo tutta un anima italiana” spetta che una rondine non fa primavera nel senso che ho qualche mia personalissima perplessità, non so se andremmo agli ottavi ma il prox anno sarà la ns 4 partecipazione consecutiva….ecco, magari vorrei iniziare a pensare in grande e vorrei avere almeno 2 o 3 giocatori già pronti di caratura internazionale.

Hendrik_van_der_Decken
Hendrik_van_der_Decken
Rispondi a  interella
4 anni fa

Amen. Il mio preferito è Maradonny, per molti motivi, alcuni ovvi altri meno.

gatina
gatina
4 anni fa

La ’rosa corta’ m’intriga molto ed il post aiuta molto a capire.
Hai ragione è in attacco dove lamentiamo moòoltelacune,(disamina
perfetta): il terzo(Dzeko) non lo abbiamo preso; quello che è venuto,
Alexis (forse più bravo) si è fatto male, il quarto(non esiste) e il quinto …,
Esposito(ha sicuramento dato il suo), ma andava utilizzato di più e
Giacomo (e anche Fabio) qui sotto, dicono chiaro e tondo come fare e
il perché a gennaio o prendi uno, a centrocampo, con i maroni(?) o se si
potrà fare(economicamente) meglio accontentarsi soòolo di … Giroud (che seve come il pane).

Hendrik_van_der_Decken
Hendrik_van_der_Decken
Rispondi a  gatina
4 anni fa

Il punto è che GIroud, o Llorente (che a Napoli sta facendo esattamente la stessa cosa, ed è pure più vecchio), non viene per fare il titolare, ma se hai bisogno lo butti dentro a partita in corso, o ti gioca da titolare quella dozzina di partite che ti servono per non spremere i titolari come dei limoni. Il tutto con un rendimento discreto, e con grande esperienza. Se lo prendi avendo in testa che i titolari non si toccano (e non si vendono), anche un contratto fino a giugno 2021 ha senso, a cifre congrue.

alan4367
alan4367
Rispondi a  Hendrik_van_der_Decken
4 anni fa

Vi sono giocatori che hanno la capacità di entrare subito in partita partendo dalla panca. Cruz era uno di questi, e Giroud gli somiglia molto.

interella
interella
4 anni fa

post condivisibile, a cc non saprei,a gennaio non fiuto nulla di veramente upgrade e il tanto per fare numero…sull attacco leggo che un po’ tutti si son fissati su giroud, il prestito non è fattibile per un giocatore in scadenza, il Chelsea dovrebbe rinnovargli il contratto e mi pare che non ci pensino proprio, quindi cmq avrebbe un costo anche minimo, il giocatore percepisce un lauto stipendio, circa 7 milioni e da quello che ho percepito vorrebbe almeno un biennale…e sarebbe un fondo perduto e non in linea con le direttive della proprietà.

gatina
gatina
Rispondi a  interella
4 anni fa

Ti costerebbe 25 o 30 milioni, quando sei alla fine, per un anno e mezzo (cartellino compreso); quasi, quasi, un Gagliardini(?) …, per intenderci.

interella
interella
Rispondi a  gatina
4 anni fa

buonasera!! siiiii e son d accordo tanto i soldi non son mica i miei, ma….un biennale a diciamo 5 va per un 33enne….mmhhh e non son mica sicura che ci sentano nelle segrete stanze…il fondo perduto.

alan4367
alan4367
Rispondi a  interella
4 anni fa

Ne stavamo per dare di più e con un triennale a Dzeko quest’estate.

E per me Giroud è forte come Dzeko, se non di più

interella
interella
Rispondi a  alan4367
4 anni fa

ciao, no non ne stavamo dare niente, a quelle cifre e a quell’ ingaggio la proprietà ha stoppato la trattativa…si ho visto ieri sera quanto è forte…un buon attaccante.

alan4367
alan4367
Rispondi a  interella
4 anni fa

ciao, guarda che la società ha stoppato la trattativa per la cifra esorbitante che chiedeva la Roma.
Il contratto era già stato concordato a 5,5 milioni l’anno per 3 anni.

Tant’è che la Roma ha rinnovato a Dzeko alle stesse cifre che noi proponevamo.

interella
interella
Rispondi a  alan4367
4 anni fa

credimi l ho scritto ormai alla nausea non è mai stato un problema di soldi, la ns proprietà non ha per natura la velocità delle decisioni diciamo che hanno ponderato a lungo e hanno optato per il no, per me giustamente, non si può sempre arrivare ad un giocatore con almeno 5 anni di ritardo e strapagarlo a 33 anni suonati.

alan4367
alan4367
Rispondi a  interella
4 anni fa

Il problema non erano i soldi, ma isoldi proporzionati all’età del giocatore ed al fatto che era in scadenza di contratto.

Infatti proponevano quel contratto al giocatore perchè pensavano di spendere 10-12 milioni per il cartellino.
Quando la Roma ha chiesto il doppio si sono ritirati perchè troppo onerosa in rapporto al ritorno.

interella
interella
Rispondi a  alan4367
4 anni fa

e io cosa ho scritto? e sarebbe lo stesso per giroud il Chelsea a gratis non te lo da.

alan4367
alan4367
Rispondi a  interella
4 anni fa

A 8 milioni sarebbe un affare

interella
interella
Rispondi a  alan4367
4 anni fa

8 milioni? il Chelsea non è mica una onlus.

alan4367
alan4367
Rispondi a  interella
4 anni fa

Sempre meglio che niente a giugno…

Giàcomo
Giàcomo
4 anni fa

Andando controcorrente, dico che se potessi riempire un solo slot, io prenderei un attaccante. Troppo importanti gli attaccanti nel gioco di Conte, troppo corto il reparto. Politano è inutile, Sanchez chissà come e quando tornerà, di Esposito non mi fido io e non si fida Conte, o lo avremmo già visto titolare.
Per il resto, mi trovo abbastanza d’accordo. Se si vuole fare il colpo grosso (e si deve voler fare il colpo grosso) a gennaio bisogna agire. La formula del prestito va benissimo, un Giroud oggi ti completa una casella anche per un paio di stagioni.

Fabio1971
Fabio1971
Rispondi a  Giàcomo
4 anni fa

D’accordo con Giacomo.

A centrocampo piuttosto improvviso Skriniar, ma non ce ne sarà bisogno, finirà l’emergenza infortuni.

In attacco invece potresti non avere proprio nessuno nessuno.
Giroud ok per me

Giàcomo
Giàcomo
Rispondi a  Fabio1971
4 anni fa

Il fatto è che per me, se sei costretto a far giocare titolare Vecino o Gagliardini, ma in attacco hai Lukaku e Lautaro, la sfanghi. Se invece schieri Brozovic-Sensi-Barella, ma in attacco hai Lukaku/Lautaro e Esposito/Politano, è molto più difficile.

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