Bauscia Cafè

Spararne cento per azzeccarne uno

L’altro ieri mi è capitato tra le mani quasi per caso questo post di Rudi. Era il 14 giugno 2011 ovvero, giorno più giorno meno, esattamente 4 anni fa. Vi invito a rileggerlo molto attentamente, perché è parte integrante di quanto sto per scrivere.

Neymar è perduto, l’ha preso il Real Madrid con una spesa di 100 milioni in 4 anni.
L’Inter reagisce riscattando Kharja.
Sanchez è perduto, l’ha preso il Manchester City per 35 milioni più Weiss, nazionale slovacco.
Pastore è perduto, l’ha quasi preso il Chelsea, che pagherà 45 milioni.
Il Barcellona ha bloccato Giuseppe Rossi.
L’Inter non sa dove vendere Muntari.
Fra United e Chelsea si decide il destino di Sneijder.
Per Sneijder, l’United sbolognerà Nani.
Maicon torna con Mourinho.
Per Maicon il Real regala Kakà (che arriverà insieme al fratello Digao).
L’Inter spera che Materazzi se ne vada in America.
Nasri si è convinto a rinnovare con l’Arsenal.
Rodriguez ha già rinnovato col Porto.
Montolivo verso il Milan in cambio di Cassano.
El Shaarawy sogna di giocare nel Milan.
L’Inter non sa a chi piazzare Pandev.
Criscito sfugge all’Inter ed è a un passo dal Napoli.
Gaston Ramirez preferisce la Roma all’Inter.
Lamela è stato bloccato dalla Roma.
Tevez, Aguero e Vucinic a un passo dalla Juve.
Alle buste, l’Inter perderà Viviano e ritroverà Khrin e Siligardi.
Moratti non ha più fiducia in Leonardo e prova a coinvolgere Marcelo Bielsa.
No, è Leonardo che si è stancato di Moratti e vuole fare il dirigente a Parigi.
(segue)
Abbiamo trasmesso una selezione di notizie di calciomercato, in un tranquillo martedì di prostitussione intelettuale.

Letto? Sicuri? Erano tutte notizie di calciomercato riportate sui giornali, proprio come quelle che commentiamo in questi giorni. Quindi Neymar e Maicon al Real Madrid, Rossi al Barcellona, Sanchez al City, Pastore al Chelsea, Materazzi negli USA, Kakà all’Inter, Criscito al Napoli…fantacalcio, vero? Già. Come Tourè all’Inter e Messi alla Juventus. Magari come, chissà, Kovacic al Liverpool. Chiacchiere al vento, scritte da persone il cui lavoro è quello di sparare cento nomi per ogni squadra e magari, chissà, uno o due prenderli anche per poter così iniziare un articolo con il mitico “come vi avevamo anticipato”. Ma chiacchiere, appunto. Basate spesso sul nulla.
Ancora di più, lo dicono le ultime sessioni di mercato, da quando alla guida dell’Inter ci sono Erick Thohir e una dirigenza quasi interamente fuori dal giro dei giornalisti italiani e degli amici di (nonché dei figli di, ma questa è un’altra storia).
Lo dicono le ultime sessioni, sì: in quanti avevano anticipato a gennaio 2014 l’arrivo di Hernanes? In quanti avevano previsto l’arrivo di Vidic per l’estate, annunciato addirittura a inizio marzo? Dove avevate letto a gennaio 2015 dell’arrivo di Lukas Podolski e Xherdan Shaqiri? Ve lo ricordo io: nessuno ne aveva parlato, fino a neanche 24 ore dall’annuncio ufficiale. E qui non discuto della bontà degli acquisti, per carità, quello è tutto un altro discorso: discuto del metodo. A luci spente, in silenzio, lasciando la stragrande maggioranza della stampa a brancolare nel buio e a fantasticare dei nomi più improbabili. Come oggi: Vietto, Felipe Melo, Thiago Motta, Kolarov, Imbula, Kondogbia. E poi Kovacic al Liverpool, Handanovic allo United, Icardi al Chelsea. Poi magari ti svegli, all’improvviso, e chissà che non ti ritrovi un Miranda già firmato senza che nessuno ne avesse fatto neanche un vago accenno.
Ecco, il punto è questo. Le notizie che passano non sembrano buone, certo, ma arrivando dai soliti centri di (dis)informazione non possono essere buone di default. La speranza è che l’Inter stia continuando a lavorare nel segno delle ultime sessioni: in silenzio, senza lasciar trapelare niente. I risultati poi, certo, quelli sono tutto un altro discorso.
Ma almeno eviteremmo il rischio di vedere Felipe Melo con la maglia di Kovacic.

Nk³

Il calcio è uno sport stupido, l’Inter è l’unico motivo per seguirlo. Fermamente convinto che mai nessun uomo abbia giocato a calcio come Ronaldo (ma anche Dalmat non scherzava). Vedovo di Ibrahimovic, ma con un Mourinho in panchina persino i Pandev e gli Sneijder possono sembrare campioni. Dategli un mojito e vi solleverà il mondo.

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