Bauscia Cafè

Non si è seri a 17 anni

Riprendo da dove siamo rimasti, dal post di Sia, sull’amore (da) lontano per l’Inter. Ogni tanto mi capita di stuzzicare Python via WhatsApp, gli racconto episodi milanesi a tinte nerazzurre, a volte gli mando una foto. Che so, se vedo una scritta nerazzurra su un muro, una tintoria con le maglie dell’Inter appese fino al soffitto, bevo il bar in un bar gestito da ragazzi della Nord. Non lo faccio con cattiveria, giuro, è più un modo per farlo sentire più vicino, perché conosco la sofferenza di essere lontani da qui, di non poter respirare Inter ovunque, a volte per caso, inaspettatamente. So che lui sa che è così, perché mi “ascolta”, mi odia un po’ e poi m’invidia.

Più passa il tempo più mi accorgo che il nostro (non milanesi) è tifo, amore passione. Il vostro è questo più radici/tradizioni. Vi odio un po’. Dev’essere bellissimo.

Come fare a non pensare alla fortuna di essere interisti a Milano, di essere cresciuti a pochi passi dallo stadio, di aver vissuto i pranzi dalla nonna la domenica, sempre con un orecchio teso facendo la gara a capire se i boati dello stadio fossero gli “ooooooh” di un goal appena sfiorato o gli “OOOOOOOH” di un pallone che bucava la rete? Nel bene (Inter) o nel male (Milan) la mia vita segue il ritmo dei battiti di San Siro. Se gioca l’Inter sono lì, se gioca il Milan chiudo le finestre per non sentirli.
Mi è anche capitato di avere dei docenti interisti all’università. Alcuni molto interisti, come Franca Cavagnoli, che prima di diventare una grande traduttrice (ha tradotto Il Grande Gatsby per Feltrinelli) ha passato la gioventù a rincorrere il nero e l’azzurro, nei Boys*. Ha anche scritto un libro molto milanese e (purtroppo per voi) molto femminile, infatti è la storia di due ragazze di 17 anni, Simona l’interista e Donata la cattolica, che vivono un periodo di grandi trasformazioni personali e storiche in maniera completamente diversa, pur essendo molto legate. A Donata non interessa il calcio, non capisce l’interismo di Simona. Proprio in quest’ultima è facile immedesimarsi quando si vede costretta a spiegare all’amica dell’odio per il lunedì dopo una sconfitta o della foglia morta di Corso.
C’è da leggere meno Inter di quanto pensassi, ma quando viene fuori, all’improvviso, è di una bellezza rara, come come un contropiede di Mourinho.

cavagnoli

Può darsi che non lo leggerete mai, ma magari regalatelo a un’amica interista, potrebbe essere una bella sorpresa.

Titolo: Non si è seri a 17 anni
Autore: 
Franca Cavagnoli
Editore: 
Frassinelli
ISBN-13: 
9788876849770
*Quindi nel mio futuro, oltre l’Inter, c’è un grande romanzo americano da tradurre? Dove si firma?

Miss Green⁵

Sono nata e cresciuta all’ombra dello stadio, nel piazzale ho imparato ad andare in bici e in motorino. Da piccola dicevo che Malgioglio era mio padre, si somigliavano molto.

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