Bauscia Cafè

Milan – Inter 1-0 l'imbarazzo

Marcatori: 20′ st De Jong
MILAN: 32 Abbiati; 2 De Sciglio, 13 Rami, 5 Mexes, 21 Constant (40′ st Abate); 34 De Jong, 18 Montolivo; 23 Taarabt, 22 Kakà (31′ st Pazzini), 16 Poli (27′ st Muntari); 45 Balotelli
INTER: 1 Handanovic; 23 Ranocchia, 25 Samuel, 35 Rolando; ‎ 2 Jonathan (33′ st Alvarez), 88 Hernanes, 19 Cambiasso (25′ st Guarin), 10 Kovacic, 55 Nagatomo; 8 Palacio, 9 Icardi (37′ st Milito)
Ammoniti: 16′ Mexes, 39′ Cambiasso, 30′ st Samuel, 35′ st Ranocchia, 44′ st De Jong, 47′ st Abbiati.

Primo, secondo, terzo e se ci fosse stato pure il quarto tempo
E’ il Milan che fin dai primi minuti controlla la partita e attacca con maggiore continuità mentre è evidente il tentativo nerazzurro di chiudere tutti gli spazi per poi provare a ripartire. Il risultato è una partita tecnicamente povera determinata da due errori: l’indecisione di Samuel e Rolando che permettono a Kakà in contropiede di calciare dal limite dell’area e colpire la traversa e la punizione di Balotelli dalla destra, calciata tesa al limite dell’area piccola sulla quale si avventa De Jong prima di tutti. L’Inter non ha nemmeno la possibilità di creare una mezza occasione perchè non mette praticamente mai piede nella trequarti avversaria.
Un derby che potrebbe avere gli highlights più brevi di sempre visto che oltre alle due occasioni segnalate prima, resta solo da raccontare di un contropiede rossonero alla fine del primo tempo concluso con un tiro altissimo al volo di Kakà sul cross di Taarabt e una percussione sulla fascia di Nagatomo al 19′ del primo tempo terminata con un cross dal fondo tra le braccia di Abbiati.
Impressionante, in negativo, il finale di partita con solo un tiro tentato da Alvarez ma finito a lato dopo la deviazione di schiena di Milito.

Il boss fermato solo con un fallo
Il boss fermato solo con un fallo
Il mister
Sono soprattutto due i fatti sconcertanti della partita: non essere riusciti a sfruttare, soprattutto nel primo tempo, gli spazi lasciati sulle fasce dal Milan e il non aver mai vinto un duello 1 contro 1 tanto che Costant e De Jong sono sembrati a fine partita delle dighe invalicabili. Rimane poi l’atteggiamento assolutamente rinunciatario che non dipende dalla difesa a 3 quanto da una precisa scelta tattica: fino a circa un mese fa la squadra, pur difendendo con tre difensori, giocava più alta e con maggiore pressing; adesso il baricentro è stato abbassato notevolmente e la pressione sul portatore di palla si limita in genere a una copertura, il risultato è che il pallone non viene mai recuperato prima della nostra area.
Resta così una manovra lentissima che aggravata dal dover partire sempre dalla difesa si fa sterile e inutile, ma questo lo sapevamo già dalle precedenti partite. Aver disputato la peggior partita nell’anno proprio nel derby amplifica tutti i difetti della squadra comunque  già visti e rivisti durante la stagione.
Domande
1) Aver abbassato il baricentro della squadra di 20 metri è dovuto a un problema fisico (condizione, velocità dei giocatori) o ai pochi giocatori bravi a recuperare il pallone (il solo Cambiasso a centrocampo)?
2) Perchè i giocatori non sembrano mai tranquilli? Pochissime giocate difficili anche dai giocatori tecnicamente più bravi e la sensazione che nei momenti di difficoltà in tanti giochino a nascondersi.
3) Mazzarri ha sbagliato tutto, ma i giocatori? Dove sono finiti l’orgoglio, la grinta e la passione di giocare uno dei derby più importanti d’Europa?
Finale
Ultime due partite: quinto posto per raggiungere l’obiettivo minimo, poi con o senza Mazzarri ci sarà da trovare il modo per migliorare la rosa.

sgrigna

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