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Atalanta – Inter 1-1 vorrei ma non posso

Marcatori: 16′ Alvarez, 25′ Denis
Atalanta: Consigli; Stendardo, Yepes, Canini; Raimondi, Cigarini (29′ st Baselli), Carmona, Brivio;   Moralez (36′ st Migliaccio); Livaja (20′ st Marilungo),  Denis.
Inter: Handanovic (1′ st Carrizo); Rolando, Samuel, Juan Jesus; Jonathan (41′ st Taider), Guarin (21′ st Icardi), Cambiasso, Alvarez, Nagatomo; Kovacic; Palacio

La cronaca da inter.it
Cominciamo dall’inizio. Ritorna Handanovic dopo la squalifica e davanti a lui Mazzarri sceglie la difesa a 3 con il rientro di Samuel, alla sua prima partita dal 17 aprile, a comporre il reparto insieme a Rolando e Juan Jesus; centrocampo a 5 con Jonathan e Nagatomo sulle fasce, al centro Guarin, Cambiasso e Alvarez; davanti Kovacic a supporto di Palacio.
Al 10′ pericolosissima l’Atalanta ma Guarin va di testa a salvare sulla linea di porta su Canini, dopo l’uscita di Handanovic: un salvataggio, quello del colombiano, che vale un gol. Al 16′ è però l’Inter a portarsi in vantaggio: Alvarez stoppa la palla con la suola, controlla e cerca il primo palo sulla torre di Palacio, rete. Al 25′ l’Atalanta trova il pari, con Denis che di testa va su di forza sovrastando Samuel e buttandola nell’angolino. Termina così 1-1 il primo tempo tra Atalanta e Inter.
La ripresa ricomincia con un cambio: entra Carrizo al posto di Handanovic, out per un problema fisico. L’Atalanta sembra concedere troppo in questa ripresa. Al 24′ i bergamaschi lamentano un tocco di mano in area. Al 28′ Icardi, a Consigli battuto, colpisce il palo: ghiotta occasione per l’Inter. Al 38′ miracolo di Carrizo sul sinistro di Yepes. Nel recupero occasionissima per Alvarez: ci prova da lontano, gran tiro, palla che sfila non lontana dal secondo palo. Finisce così 1-1 il confronto tra Atalanta e Inter. 
Mazzarri continua a ricercare la migliore formazione possibile e nonostante il triplo impegno settimanale cambia solo 2 giocatori rispetto agli undici schierati sabato contro il Verona: Handanovic rientra dalla squalifica e Samuel prende il posto di Ranocchia al centro della difesa; per il resto Alvarez è confermato nel ruolo di interno sinistro e Kovacic alle spalle di Palacio.
Il primo tempo della partita viene giocato a ritmi altissimi soprattutto  dall’Atalanta che riesce a prendere il predominio (più fisico che tecnico) a centrocampo e a recuperare spesso il pallone per ripartire velocemente, l’Inter invece non riesce a rimanere compatta e si ritrova spesso allungata e spezzata: da una parte i cinque difensori più Cambiasso davanti all’area di rigore e dall’altra i due interni e Kovacic molto pigri nei ripiegamenti.
La guida e l’esperienza di Samuel e Cambiasso riescono comunque a limitare le sfuriate orobiche e a parte il gol subito su una ingenua palla persa da Alvarez, i pericoli arrivano solo da calcio piazzato.
Nonostante le difficoltà a centrocampo la squadra di Mazzarri riesce a farsi vedere qualche volta dalle parti di Consigli grazie alla classe di Alvarez, Kovacic e Palacio ben supportati soprattutto a destra da Jonathan e riescono a trovare il gol solo quando Ricky riesce a entrare in area a fare da spalla al generalmente isolato Rodrigo, per la serie problemi ancora da risolvere.
Nel primo  tempo bene quindi i difensori ma non la fase difensiva e attacco troppo leggero per far paura agli avversari.
La ripresa inizia con Carrizo in porta al posto dell’acciaccato Handanovic e con l’Atalanta più stanca e non più in grado di ripetere il ritmo forsennato del primo tempo. E’ l’Inter adesso che riesce ad avere un migliore possesso palla e il controllo del match nonostante un Guarin ai minimi termini in grado di sbagliare praticamente tutti i palloni che passano dai suoi piedi. Il colombiano viene giustamente sostituito con Icardi e l’attaccante argentino, lontano dalla forma migliore, fa sentire tutto il suo peso nell’area bergamasca dando la netta sensazione di poter colpire da un momento all’altro finalizzando al meglio il lavoro dei vari Palacio, Kovacic e Alvarez.
Alla fine arriva il palo di Maurito e un progressivo calo fisico evidente soprattutto in Alvarez e Kovacic che lasciano sempre più a desiderare in fase di contenimento con il passare dei minuti, l’Atalanta può così rialzare la testa e andare vicinissima al gol della vittoria con Yepes.
Il pareggio sembra essere tutto sommato il risultato giusto, le due punte la svolta tattica da inseguire in attesa di avere Icardi o Milito al 100% e un centrocampo più pronto a fare le due fasi la via per arrivare ai due attaccanti.
I più
Alvarez: continua a essere il leader tecnico di questa squadra, il ricordo del passato ne offusca ai più il pieno riconoscimento dei meriti attuali.
Rolando: senza strafare e senza recuperi strepitosi si impone partita dopo partita come un buon difensore.
I meno:
Guarin: partita completamente negativa, difficile capire quante possibilità avrà Mazzarri di ottenere da lui i miglioramente avuti da Alvarez e Jonathan.

sgrigna

Organizza eventi per gli amici Bauscia da quando ha smesso con il calcio giocato, perché dicono si debba correre. Dicono. Ama l'Inter come ama l'Inter.

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