Bauscia Cafè

Cagliari, cioè Trieste, solo per preparare la semifinale con la Roma

Pereira e Guarìn squalificati, un numero imprecisato di lungodegenti, la speranza inconfessabile che Palacio ce la faccia (e magari possa giocare la mezzora decisiva “alla Messi” contro il PSG): ecco il quadro a pochi giorni da Inter-Roma, semifinale di ritorno di Coppa Italia, ultima o sperabilmente penultima partita sensata di questa disgraziatissima stagione.
Cagliari-Inter va intesa solo come preparazione alla Coppa.
Perciò metterei al riparo gli indispensabili – Handanovic, Kovacic, Cambiasso, Samuel, Juan Jesus, e persino Rocchi e Alvarez (cosa mi tocca scrivere…) – e proverei Nagatomo e Chivu, Stankovic e Kuzmanovic allo scopo di capire cosa potrebbero dare mercoledì 17.
Contro il Cagliari (3-5-1-1):
Carrizo – Silvestre, Ranocchia, Chivu – Zanetti, Gargano, Kuzmanovic, Benassi, Pereira – Guarìn e Colombi (o Garritano).
Contro la Roma (3-5-2):
Handanovic – Ranocchia, Samuel, Juan Jesus – Zanetti, Kovacic, Kuzmanovic (o Stankovic), Cambiasso – Alvarez, Rocchi (Palacio).
Intendiamoci: anche nei momenti di massimo ottimismo, non riesco a credere che questa Inter senza tridente possa eliminare la Roma.
Almeno un gol lo subiamo da chiunque, e senza Palacio pare impossibile segnarne due a una squadra che non regala più le praterie di Zeman e il cui potenziale d’attacco è fatto da Totti, Lamela e Destro (più Osvaldo, ormai accantonato).
Però, sulla partita secca, soprattutto a San Siro, sperare non costa niente.
Al contrario, il quinto o sesto o settimo posto in campionato mi sembra irrilevante.

Rudi

Rudi Ghedini, bolognese di provincia, interista dal gol sotto la pioggia di Jair al Benfica, di sinistra fin quando mi è parso ce ne fosse una.

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