Bauscia Cafè

Inter – Bologna 3 – 2 d.t.s.

Marcatori: 34′ Guarin, 32′ st Palacio, 35′ st Diamanti, 39′ st Gabbiadini, 15′ sts Ranocchia
Inter: 1 Handanovic; 6 Silvestre, 23 Ranocchia, 40 Juan Jesus; 42 Jonathan (43′ st Mudingayi), 4 Zanetti, 24 Benassi (1′ st Cambiasso), 31 Pereira; 14 Guarin; 18 Rocchi (15′ st Palacio), 99 Cassano
Bologna: 25 Agliardi; 3 Morleo, 5 Antonsson (25′ st Kone), 10 Gilardino, 11 Motta, 15 Perez, 17 Guarente (1′ st Pazienza), 23 Diamanti, 43 Sorensen, 77 Pasquato (10′ st Gabbiadini), 90 Portanova

Il doveroso ricordo di Arpad Weisz prima della partita accomuna i presidenti delle due squadre e i sindaci delle due città all’insegna del messaggio “no al razzismo” portato in campo poi dai giocatori delle due squadre.

Moratti:"Quando negli anni Cinquanta ho iniziato a seguire la squadra ero piacevolmente impressionato dalla sua figura, esempio di serietà e impegno. A lui siamo molto uniti, anche umanamente"
Moratti:”Quando negli anni Cinquanta ho iniziato a seguire la squadra ero piacevolmente impressionato dalla sua figura, esempio di serietà e impegno. A lui siamo molto uniti, anche umanamente”

Si giocano i quarti di finale di Coppa Italia e la competizione inizia a far gola a tutti, gli allenatori infatti non risparmiano i titolari.

Benassi e Rocchi suscitano le maggiori curiosità tra i tifosi nerazzurri: il giovane centrocampista di Modena è atteso a una riconferma dopo la buona partita giocata sabato, il maturo (nemmeno troppo, ha la mia età) attaccante Veneto deve dimostrare di essere in forma e in grado di dare un sostanzioso contributo alla squadra.

Nel primo tempo le due formazioni si schierano con modulo e atteggiamento speculare: difesa a tre e grande attenzione a chiudersi bene per ripartire in velocità, l’Inter ha la meglio grazie alla maggior qualità del centrocampo, Zanetti in grande spolvero recupera decine di palloni, Benassi verticalizza tutto quello che gli passa per i piedi mentre Guarin unisce i vari reparti con il solito strapotere fisico. C’è poi Cassano che nonostante sembri un po’ svogliato riesce sempre a inventare qualcosa ogni volta che tocca un pallone.

Il meraviglioso gol di Guarin al 34° è un esempio lampante di tutto questo: passaggio in profondità di Benassi per Cassano che appoggia il pallone al limite dell’area per l’accorrente colombiano, finta per mettere a sedere i difensori avversari e poi gran tiro sotto il sette.

Vantaggio meritato per quanto visto fino a quel momento, il Bologna è infatti pericoloso solo con qualche tiro da fuori di Diamanti mentre l’Inter aveva già avuto 2-3 buone occasioni sui piedi di Cassano (magnifico il tiro a giro sul secondo palo 2 minuti prima del gol). Subito il gol, i rossoblù hanno uno scatto d’orgoglio e immediatamente costringono Handanovic a una prodezza sul colpo di testa di Gilardino e a un’altra parata sul tiro dalla distanza del solito Diamanti.

Finisce il primo tempo e Benassi conferma di essere un giovane di prospettiva mentre Rocchi dimostra di essere ancora lontano dalla forma ottimale.

La ripresa inizia con il cambio già programmato di Cambiasso per Benassi, il Bologna ci prova senza riuscire a essere troppo pericoloso e l’Inter riparte alla ricerca del gol della sicurezza.

Dopo un paio di tentativi falliti da Cassano e Palacio arriva il raddoppio al 77° proprio del trenza entrato da poco al posto di Rocchi, l’argentino salta due avversari in contropiede e dal limite dell’area esplode il destro che supera l’immobile Agliardi.

Partita chiusa? Purtroppo no, la squadra di mister Pioli (davvero bravo) non si arrende e accorcia le distanze all’80 con una pennellata di Diamanti su punizione, colpisce il palo con un avventato colpo di testa di Ranocchia nel tentativo di liberare l’area e poi pareggia all’84 con Gabbiadini e la complicità di Jonathan, autore fino a quel momento di una partita diligente rovinata da una disattenzione che poteva costare parecchio.

Le squadre sono stanchissime, gli schemi sono saltati e così negli ultimi 6 minuti arrivano ancora diverse occasioni da ambo le parti che potrebbero evitare i supplementari, bravi stavolta Handanovic su Gabbiadini e Agliardi su Palacio.

I tempi supplementari si giocano con le squadre stanchissime tanto che più di un giocatore  riesce a stento a correre, non è questo il caso di capitan Zanetti che in queste situazioni si esalta e arriva alla doppia conclusione in area bolognese: la prima è respinta dal portiere mentre la seconda a porta vuota finisce sul palo. Il solito Gabbiadini ha un’altra opportunità ma il suo colpo di testa è debole e centrale.

Quando tutti stanno oramai pensando alla lista dei rigoristi, Palacio in contropiede conquista un calcio d’angolo…

 

Alla fine portiamo a casa una importantissima qualificazione, Benassi conferma di avere delle qualità importanti e di meritare altre chance, Guarin nel ruolo del trequartista rende più semplice il probabile addio di Sneijder mentre il capitano Zanetti dopo un periodo di appannamento sfodera una prestazione da vero fuoriclasse. L’ultimo pensiero è per Pereira, sbaglia molto,  ma la sua prestazione tutta corsa e grinta è commovente.
Ci sono anche molte cose da correggere ma per stasera va bene così, indossiamo gli occhiali nerazzurri e vediamo solo le cose belle.

Cose belle: il gol di Guarin #14
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