IERI
A Bologna l’Inter non perde da 10 anni, da quando nel febbraio 2002 Pecchia e Zauli batterono per 2-1 la squadra allenata da Hector Cuper. Da allora 6 vittorie e 1 pareggio con l’ultimo precedente che ha visto i nerazzurri vittoriosi per 1-3 con i gol di Pazzini, Diamanti, Milito e Lucio su quella che fu la prima partita per Claudio Ranieri.
Il ricordo però scivola alla stagione 97/98, al primo gol di Ronaldo e a una serie A che si permetteva di lasciare un certo Roberto Baggio a Bologna…
OGGI
I convocati:
Portieri: Handanovic, Castellazzi, Belec;
Difensori: Zanetti, Silvestre, Ranocchia, Samuel, Pereira, Juan Jesus, Jonathan, Nagatomo;
Centrocampisti: Alvarez, Guarin, Mudingayi, Cambiasso, Gargano;
Attaccanti: Palacio, Milito, Livaja, Cassano.
Mancano Coutinho e Sneijder per cui diventa probabile la presenza di Alvarez nell’undici titolare: l’esperienza insegna però che Stramaccioni non segue le strade dell’ovvio e che indovinare la formazione che schiererà il mister è un’ardua impresa anche per gli osservatori più attenti.
In un’Inter lanciata dalle 6 vittorie consecutive l’unica ombra che traspare in conferenza stampa è su Guarin: “Lui è l’ideale quando fa il terzo centrocampista e appoggia la punta centrale. Le sue migliori interpretazioni nascono in questo schema tattico. Quando gli si chiede qualcosa diversa, diventa molto meno appariscente. Questo lo so, lui lo sa e c’è un pizzichino di interpretazione diversa.” a conferma che il colombiano si muove ancora a fatica nel nuovo modulo tattico.
Pioli deve rinunciare a Perez, Natali e Acquafresca ma in conferenza stampa si dichiara pronto a schierare anche contro l’Inter Diamanti trequartista dietro a due punte che per l’occasione saranno Gilardino e il quasi esordiente Gabbiadini.
DOMANI