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Addio a San Siro, meglio che comprare Messi

Prima il Corriere dello Sport, poi tanti altri giornali, siti, blog rimbalzano la notizia che aspettavo da due anni (dalla notte di Madrid, per l’esattezza): l’Inter avrà un proprio stadio, un grande investimento imprescindibile per tornare nell’élite europea.
Serviva qualche finanziatore in grado di affiancare Moratti.
Sembrava dovessero essere emiri o sceicchi, ora sono emerse voci dall’Estremo Oriente.
Il nuovo stadio avrà tra i 55.000 e i 60.000 posti, come i più moderni impianti in Europa.
Il modello sembra essere l’Emirates che ospita l’Arsenal dopo la fine di Highbury, raddoppiando i ricavi da stadio (da 48 a 103 milioni di euro l’anno). Ma ci sono idee riprese dall’Allianz Arena bavarese, dal St. Jakob-Park di Basilea, dall’Etihad Stadium del City, dal Da Luz del Benfica e dalla Veltins Arena di Gelsenkirchen.
Nell’era del calcio sempre in tv, un impianto da 60.000 posti è pensato, innanzitutto, per avere lo stadio sempre pieno, con una costante “coda” di domande di biglietti.
L’investimento complessivo si avvicina ai 250 milioni di euro.
La durata dei lavori è nell’ordine dei 4 anni. A voler essere ottimisti, il nuovo stadio sarà pronto per la stagione 2016-17: per altre quattro stagioni, dunque, l’Inter continuerà a giocare a San Siro.
All’impianto, almeno nei primi anni, verrà dato il nome di uno sponsor.
L’Emirates può contenere 60.361 posti; è costato 466 milioni, la società ha contratto un mutuo di 310, da estinguere nel 2031, mentre altri 150 milioni (da saldare entro il 2021) verranno versati dall’omonimo sponsor.
Nel 2006, l’Arsenal era al nono posto europeo dei club con il fatturato più alto (192 milioni, mentre l’Inter ne incassava 207); cinque anni dopo, l’Arsenal incassa 251 milioni di euro, scavalcando l’Inter (221).
Fra i motivi del collasso finanziario e della discesa nel ranking europeo, c’è il fatto che i ricavi da stadio in Italia rappresentano poco più del 10% delle entrate (per l’Inter è circa il 16%, con 33 milioni), mentre in Inghilterra costituiscono il 23% e in Spagna il 33%.
Dove verrà costruito il nuovo stadio? Pare fossero state individuate una trentina di potenziali aree, e che la scelta sia ormai ridotta a 4 o 5. Ricopio i nomi che circolano: Gratosoglio, Pioltello, Rozzano, Rogoredo, la zona tra il parco Trenno e Settimo Milanese.
La decisione definitiva sarà presa entro un paio di mesi.
La certezza è che l’impianto sarà accessibile tramite la metropolitana.

Rudi

Rudi Ghedini, bolognese di provincia, interista dal gol sotto la pioggia di Jair al Benfica, di sinistra fin quando mi è parso ce ne fosse una.

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