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Inter-Milan, l'approccio tattico: come Stramaccioni ha vinto il derby.

Da zonalmarking traduciamo e pubblichiamo una interessantissima analisi tattica del derby.

La formazione inziale
E’ stato un derby di Milano decisamente emozionante: non solo per i sei gol (di cui tre su rigore), ma anche perchè il risultato ha consentito alla Juventus di vincere lo Scudetto.

Al contrario di quanto ci si potesse aspettare nel leggere le formazioni ufficiali, che facevano prevedere una battaglia tra due 4312 molto simili, il gioco è stato frenetico, aperto e spesso privo di una qualsiasi forma o struttura definita.
Per fortuna però non è stata una sfida noiosa e logorante, soprattutto grazie al fatto che l’allenatore dell’Inter, Andrea Stramaccioni, ha invece utilizzato un 4411 ben disposto in larghezza e molto fluido nei movimenti. L’Inter ha fatto ciò che molte squadre non avevano fatto contro il Milan quest’anno: ha sfruttato il fatto che il Milan resta molto stretto e statico senza palla e manca di corsa sugli esterni. Stramaccioni ha avuto il coraggio di concedere il centrocampo al Milan e di non cercare di vincere la guerra dei numeri in quella zona (il Milan ha dominato il centrocampo e quindi il possesso palla, con il 56%). Ma la costruzione di gioco dell’Inter è stata superiore,  di gran lunga la miglior squadra in campo.

La costruzione sulla sinistra
L’Inter non ha proposto un 4411 rigido e quadrato. Aveva molte sfumature: innanzitutto dalla sinistra Ricky Alvarez si è accentrato spesso in una posizione da numero 10 puro, mentre Wesley Sneijder scalava contemporaneamente dal centro verso la fascia sinistra. Il loro compito era essenzialmente di creare movimenti speculari e anche se a volte si sono trovati nella stessa posizione, nel complesso si sono mossi bene.
Dall’altro lato Javier Zanetti era il centrocampista di destra ma ha giocato molto stretto, quasi da centrale, per permettere a Maicon di avanzare in sovrapposizione. In mezzo, Cambiasso restava dietro a centrocampo mentre Fredy Guarin era libero di andare in profondità verso sinistra.
In questo modo Alvarez, Sneijder e Guarin andavano a formare un triangolo nella zona sinistra del campo, grazie al quale Nagatomo era libero di avanzare senza nessun avversario in opposizione. Questo “quadrato” (vedi immagine a destra) ha costituito il punto di partenza di quasi tutti gli attacchi dell’Inter nel primo tempo, mentre il Milan ha cercato nel complesso di fermare l’Inter con soli due giocatori in quella zona (evidenziati): il terzino destro, Abate, e l’interno destro di centrocampo, Nocerino. Kevin-Prince Boateng era tagliato fuori, mentre Mark Van Bommel restava attaccato a Sneijder per impedirgli di girarsi, ma quando Sneijder ha distribuito palloni all’indietro o sugli esterni Van Bommel non è riuscito a fermarlo. L’Inter si è trovata quindi in superiorità numerica sulla sinistra, con 4 giocatori contro i 2 del Milan.
Le sovrapposizioni di Maicon
In questo modo, la linea a 3 di centrocampisti del Milan, molto stretta, è stata risucchiata verso quella zona del campo. E questo non solo non ha migliorato la situazione sul centrodestra, ma ha lasciato anche la difesa sguarnita sul lato opposto del campo. Così l’Inter ha potuto cambiare gioco verso destra con due passaggi veloci: Zanetti, che stringeva all’interno per offrire un’opzione di passaggio più corta, poteva quindi girare la palla a Maicon sulla sovrapposizione.
Un movimento molto semplice, ma quasi tutte le azioni pericolose dell’Inter (ad eccezione di quelle nate da calcio piazzato) sono nate da giocate sulla sinistra con il “quadrato” iniziale o dallo spostamento rapido della palla da quella zona verso Maicon.

Alcuni esempi:
La difesa su Boateng
11′ – azione che termina con un tiro di Nagatomo
15′ – azione che termina con un tiro di Guarin
17′ – azione che termina con un cross di Maicon
20′ – azione che termina con un tiro di Sneijder e un calcio d’angolo
26′ – azione che termina con Nagatomo che arriva sul fondo e ottiene un corner
32′ – azione che termina con un cross di Guarin e un calcio d’angolo
41′ – azione che termina con un fallo di Van Bommel su Sneijder

Considerando che la difesa del Milan sui calci piazzati è stata inadeguata per tutta la partita, questa continua pressione risultata in svariati corner e punizioni è stata fondamentale.
L’ultima parte dell’approccio tattico dell’Inter a questa partita riguarda la fase difensiva: Boateng non ha difeso molto, ma quando vedeva Maicon avanzare si spostava subito sulla sinistra, nel tentativo di sfruttare lo spazio lasciato libero in quella zona del campo. Le azioni pericolose in contropiede sono state però limitate da Zanetti e Cambiasso che scalando sono andati a coprire la zona rimasta vulnerabile dal movimento di Maicon (vedi immagine a destra).
[Un grazie speciale a MissGreen per essere riuscita a dare una parvenza di italiano alla mia traduzione iniziale!]

Nk³

Il calcio è uno sport stupido, l’Inter è l’unico motivo per seguirlo. Fermamente convinto che mai nessun uomo abbia giocato a calcio come Ronaldo (ma anche Dalmat non scherzava). Vedovo di Ibrahimovic, ma con un Mourinho in panchina persino i Pandev e gli Sneijder possono sembrare campioni. Dategli un mojito e vi solleverà il mondo.

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