Bauscia Cafè

Il risultato di Inter-Siena è meno interessante delle risposte da ottenere

Le possibilità che l’Inter acchiappi il terzo posto sono nulle: forse non basterebbero nemmeno 19 dei 21 punti in palio.
Dunque, mi sembra stupido insistere a oltranza su Javier Zanetti, Esteban Cambiasso e Dejan Stankovic, tanto resteranno anche l’anno prossimo e si sa bene cosa oggi possano dare; non dico di mandarli in tribuna, ma di schierarne solo uno a partita.
Discorso simile andrebbe fatto anche per Walter Samuel e Diego Milito, se non fosse che si tratta dell’unico difensore centrale di alto livello (già con lui in campo si incassano 2,5 gol a partita, senza di lui sarebbero 4) e dell’unico che fa gol.
A cosa serve puntare ancora su Forlàn?
L’unica soluzione sarà quella di regalargli la lista gratuita, spingendolo al Malaga o in qualche altra società danarosa che gli garantisca l’ultimo, ricco ingaggio della carriera.
Contro il Siena e nelle partite successive, vanno dissolti alcuni dubbi.
Primo: il riscatto di Guarìn. Alle condizioni date, secondo me torna al Porto. Giocherà in tutto meno di 700 minuti, la gravità dell’infortunio è stata sottovalutata, impensabile spendere 13,5 milioni per un calciatore sovrappeso, su cui è lecito aver dubbi circa la completa integrità fisica.
Secondo: il riscatto di Poli. Alle condizioni date, va preso, ma chi se lo immagina titolare fisso in una squadra con ambizioni di primato, sbaglia grossolanamente; Poli ha dinamismo e buona tecnica, ma finora ha mostrato scarsa personalità, non cerca mai il tiro, raramente prova la percussione, non si propone mai in area.
Terzo dubbio, che resterà tale: che fare con Castaignos? Ora che la sua stagione è finita, immagino si cercherà di prestarlo a qualche squadra che lo faccia giocare, magari una neopromossa.
Quarto dubbio: perché è stato preso Juan Jesus? E se anche ci fosse una risposta sensata a questa domanda, perché non è stato prestato, a gennaio, così da vederlo in campo?
Nessun dubbio sul fatto che Maicon, Lucio e Sneijder vanno ceduti, forse anche Julio Cesar e Pazzini, quanto a Chivu, Cordoba e Castellazzi, saluti e baci.
Ora, l’insistenza su Zarate me la spiego con un’ovvietà: è l’unico che un paio di volte a partita scarta il suo marcatore e costruisce una parvenza di superiorità numerica. A giugno tornerà alla Lazio, e al suo posto dovrà arrivare qualcuno in grado di fare molto meglio.
Poi ci sono Faraoni e Obi, Alvarez e Nagatomo, da provare con continuità; nessuno mi pare abbia le qualità per giocare titolare nell’Inter del futuro, ma un paio possono far parte della rosa.
I dubbi su Ranocchia sono ormai così pesanti, che l’immagino in prestito altrove, persino se si riuscirà a piazzare Lucio.
Poi c’è la questione Primavera: possibile che Stramaccioni non voglia provare un paio di laterali, o almeno un mancino naturale in ruoli che in prima squadra sono terribilmente deficitari?
Contro il Siena, proverei questo assetto: Julio Cesar / Faraoni, Samuel, Ranocchia, Juan Jesus / Guarìn, Cambiasso, Poli / Zarate, Milito, Alvarez; con Obi, Nagatomo e Livaja a subentrare (nonché Pazzini, se qualcuno fosse capace di crossare).
Stramaccioni va lasciato sbagliare, ma si può sperare che faccia errori nuovi, diversi da quelli che hanno affossato Gasperini e Ranieri.

Rudi

Rudi Ghedini, bolognese di provincia, interista dal gol sotto la pioggia di Jair al Benfica, di sinistra fin quando mi è parso ce ne fosse una.

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