Bauscia Cafè

Chievo-Inter 0-2

Finalmente! Dopo tanto tempo si torna a vincere. A Verona non sono solo arrivati i tre punti, ma  anche una prestazione all’altezza, soprattutto nel primo tempo. Eppure, nonostante la grande voglia dimostrata dai ragazzi e la buona serata di alcuni elementi (Sneijder, Poli e Samuel su tutti), i gol della vittoria sono arrivati solo negli ultimi cinque minuti di gioco, dopo una serie di episodi sfortunati che non facevano presagire nulla di buono.
Ranieri lascia in panchina Cambiasso e schiera il seguente undici: Julio Cesar, Maicon, Lucio, Samuel, Nagatomo; Stankovic, Poli, Zanetti; Sneijder; Forlan, Milito.  L’avvio di partita è buono e vede l’Inter subito in avanti. Dopo un paio di conclusioni senza fortuna dalla distanza di Stankovic nei primissimi minuti , al 13° arriva l’opportunità per sbloccare l’ incontro. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo Acerbi, nel tentativo di contrastare Lucio, tocca il pallone con una mano e l’arbitro Mazzoleni non ha dubbi nel concedre il calcio di rigore. Sul dischetto va Milito, ma la sua conclusione centrale viene respinta da Sorrentino e l’occasione sfuma. I ragazzi però non sembrano accusare il colpo e continuano a fare la partita. Grazie ad un buon pressing alto il Chievo non riesce quasi mai ad impostare l’azione ed i palloni recuperati in mezzo al campo permettono veloci contrattacchi. Al 19° è un ispirato Sneijder ad andare alla conclusione, ma la palla va a sbattere sulla faccia alta della traversa. Al 28° è Stankovic a provarci di nuovo con un destro da fuori area, ma la conlcusione termina alta di poco. L’Inter continua ad attaccare, senza però trovare la via del gol. Al 42°, in una delle rare sortite offensive, Pellissier reclama inutilmente il rigore per un contrasto regolare con Lucio all’interno dell’area interista. Al 45° è invece Sneijder a protestare per un tocco di mano di Sammarco, ma l’arbitro lascia proseguire. 0-0 e tutti negli spogliatoi.
Al rientro in campo nelle due squadre non ci sono cambi. Il Chievo parte meglio, con l’Inter che sembra pagare un po’ lo sforzo improduttivo della prima frazione di gioco.  Nonostante ciò la formazione nerazzurra non rischia nulla in difesa e prova con i suoi uomini di maggior classe a conquistare i tre punti. Al 10° della ripresa Sneijder ci prova su punizione, ma la sua conclusione potente termina di poco fuori. Pochi minuti dopo è Maicon ad incunearsi nell’area clivense, ma l’intervento in chiusura di Acerbi è tanto bello quanto provvidenziale. Il match a questo punto vive una fase di stanca, con tanti errori da una parte e dall’altra. Al 26° Ranieri opera la prima sostituzione: fuori Forlan e dentro il Pazzo. Di Carlo risponde effettuando gli ultimi due cambi a disposizione nel giro di cinque minuti: escono Luciano e Pellissier ed entrano Hetemaj e Moscardelli.  In precedenza il tecnico clivense aveva rinforzato gli ormeggi inserendo Dainelli al posto di Sammarco. Nonostante gli avvicendamenti le cose non cambiano. Unici episodi da segnalare sono una punizione calciata alta da Bradley al 34° e l’ingresso in campo di Cambiasso al 39° al posto di uno stanchissimo Poli (buona la sua gara) vittima di crampi. Al 40°, sugli sviluppi di un calcio di punizione, Sorrentino respinge  la violentissima conclusione  di Sneijder proprio sui piedi del Cuchu, che però spara alto il pallone del possibile vantaggio.  A questo punto lo 0-0 sembrerebbe inevitabile, ma i ragazzi non si arrendono e un paio di minuti dopo vengono premiati. Sull’ennesimo corner calciato da Sneijder è Walter Samuel ad anticipare tutti, infilando alle spalle di Sorrentino il pallone del meritatissimo vantaggio. L’esultanza di Wally e di tutta la squadra è incontenibile. Il gol è una liberazione  che scaccia i fantasmi e la tensione accumulata nei recenti momenti bui. Ma non è finita, perchè al 45° è Milito a farsi perdonare l’errore dal dischetto, incornando in rete un perfetto cross di Zanetti dalla destra. Il match finisce con il l’abbraccio collettivo di tutta la squadra sotto la curva.  Si intravede la luce. Finalmente!

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