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Il derby più falsato di sempre

E così siamo arrivati, finalmente, al giorno del derby. Un derby molto atteso, come sempre, un derby in cui come al solito si fa la gara a gettare le pressioni più grosse sull’avversario. Un derby che ha visto una settimana di avvicinamento decisamente atipica: senza troppi sfottò, senza polemiche, senza occuparsi di cose di calcio…una settimana monopolizzata dall’avanspettacolo rossonero, tra gustosi siparietti in diretta tv e ancor più divertenti spettacolini gentilmente offerti dall’ad del Milan in una esibizione oltremanica. Certo c’è stata qualche vaga, vaghissima polemica sulla designazione arbitrale, ma quelle erano battute e niente di più: sappiamo benissimo che le polemiche sono altro.
Un derby cui ci si avvicina tutto sommato in pace, visti i comportamenti ineccepibili di entrambe le squadre nel recente passato. Da novembre ad oggi sono state giocate 8 partite di campionato, e sia l’Inter che il Milan le hanno affrontate con lo stesso piglio, la stessa determinazione, quasi un filo comune che le legava tutte insieme: le vittorie in serie per l’Inter (7 su 8 partite), i rigori a favore per il Milan (6 su 8).

Quando uno sponsor vale più di mille parole
Curioso, eh? 21 punti su 24 disponibili per l’Inter, frenata solo dallo scivolone di Pazzini contro l’Udinese, “solo” 20 su 24 per il Milan, bloccata sul pari dalle capacità balistiche di Di Vaio e Diamanti a Bologna e dall’assurda incapacità di Mazzoleni di fischiare un rigore contro la Fiorentina. Oh, nessuna polemica eh: non fraintendetemi. I rigori erano tutti ineccepibili, normale conseguenza del fatto che una squadra attacca così tanto e così pericolosamente: stazionando sempre nell’area avversaria, è normale che prima o poi un fallo arrivi. Si sa che le altre squadre non attaccano, insomma. E’ uno scandalo, anzi, che nonostante il forcing sfrenato visto a Firenze Mazzoleni non abbia dato neanche un misero rigorino: da ufficio inchieste, altrochè.
Come dite? Ineccepibili? Sì, ho detto ineccepibili. Come altro definire il recente rigore assegnato contro l’Atalanta? Ineccepibile. E quello di qualche giornata prima, contro il Bologna? Sì, insomma…quello per il quale persino Allegri è stato costretto ad ammettere che “Ibrahimovic si è buttato“. Ineccepibile anche quello. O, ancora, quello contro il Siena? Sì, dai, quello del triplo carpiato di Boateng…non va premiata con un rigore una recita simile?
Come sarebbe a dire “no”? Come sarebbe a dire “andava squalificato”? Eh già. Eppure c’è chi è pronto a giurare che in passato alcuni giocatori hanno subito una squalifica di tre giornate (Iliev) o due giornate (Adriano, Krasic) per episodi come questo. Tre giornate che, dopo Cagliari e Atalanta, avrebbero costretto Boateng a saltare il derby di stasera. Ad Ibrahimovic invece ne sarebbero bastate due, ovvero quante ne prevede il regolamento -in una delle sue divagazioni più ridicole, ad onor del vero- per chi bestemmia in campo. Ma il Giudice Sportivo sembra essere imbavagliato in questi giorni, chissà perchè.
E invece Ibrahimovic e Boateng saranno regolarmente in campo, ed il Milan potrà godere della presenza dei suoi due punti di forza. Anzi, senza esagerare diciamo pure dei suoi unici due giocatori di livello, in grado di scompaginare le carte di una partita e far pendere il derby da una parte o dall’altra: ma voi ve la immaginate una partita di stasera senza Ibrahimovic e Boateng (e Maicon dall’altra parte, perchè no)? Facciamo un gioco: immaginiamo il derby come avrebbe dovuto essere. Senza Ibrahimovic e Boateng, senza i rigori contro Atalanta, Siena, Bologna e chissà quanti altri. Inter e Milan grossomodo a pari punti, con un’Inter in netta crescita e un Milan in crisi, vittima sacrificale di questa partita.  E invece ci sentiamo raccontare di una partita equilibrata, addirittura fondamentale per la lotta al vertice.
Ma tranquilli: non sarà oggi il giorno dello scandalo. Orsato di Schio arbitrerà nel migliore dei modi, senza favoritismi al Milan, senza forzature, senza problemi: niente di tutto questo. L’Inter è lontana in classifica e, checchè ne dica Allegri, 8 punti di ritardo e 6 sconfitte stagionali non possono alimentare sogni da Scudetto. Non sono queste le partite da inasprire e su cui alimentare polemiche.
Tanto di Atalanta, Siena e Bologna da umiliare in silenzio è pieno il campionato.

Nk³

Il calcio è uno sport stupido, l’Inter è l’unico motivo per seguirlo. Fermamente convinto che mai nessun uomo abbia giocato a calcio come Ronaldo (ma anche Dalmat non scherzava). Vedovo di Ibrahimovic, ma con un Mourinho in panchina persino i Pandev e gli Sneijder possono sembrare campioni. Dategli un mojito e vi solleverà il mondo.

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