Bauscia Cafè

Ancora tu

Imbarazzante. Non trovo altre parole, onestamente. E non tanto per il risultato della partita, per il punto rubacchiato (eufemismo) dal Milan o cose del genere, quanto per il fatto che Gianluca Rocchi da Firenze sia ancora un arbitro internazionale. Di più: che rischi di rappresentare l’Italia ad Euro2012.
E’ incredibile parlare così oggi di un arbitro a lungo descritto come un mezzo fenomeno. Un vero enfant prodige: a 27 anni entra nella CAN C e, grazie alle sue doti, di fatto non conosce la C2 se non per la finale play-off tra Rimini e Gubbio. Tre stagioni, solo 38 partite di C1: poi arriva la Serie A. Da lì un crescendo inarrestabile: internazionale nel 2008, premio Giovanni Mauro nel 2009, UEFA Elite nel 2010, arbitro di una semifinale di Europa League, quarto uomo nella finale della stessa competizione, unico arbitro italiano ad aver diretto a distanza di tre giorni due partite dello stesso turno di campionato: un successo annunciato.
Non solo rose e fiori nella sua carriera ovviamente, eppure Rocchi è sempre riuscito a passare indenne sopra tutti gli ostacoli. Su Calciopoli innanzitutto, e su quella telefonata tra Mazzini e Lotito in cui veniva direttamente tirato in ballo: due assoluzioni dalla Giustizia Sportiva e una dalla Giustizia Ordinaria lo lasciano completamente immacolato per sua fortuna, visto che “Se non avessi continuato ad arbitrare mi sarei lasciato andare”. Melodrammatico, ma sincero. Quello che è strano, semmai, è che a differenza di tanti altri colleghi non fu neanche sospeso durante il periodo del processo e, anzi, proprio in quel periodo riuscì a guadagnarsi la promozione a internazionale. Curioso.
Come curiose sono le sue recenti disavventure sul rettangolo verde: sotto gli occhi di tutti oggi ci sono il braccio di Seedorf non visto (ma gli olandesi stoppano così) e il tuffo di Ibrahimovic visto fin troppo bene, ma queste due perle sono solo le ultime di una lunghissima serie. C’è Obi ammonito ed espulso contro il Napoli: calcio di rigore per un fallo decisamente fuori area, putiferio a seguito, dure reprimende. Risultato? Due giornate di stop, non una di più: poi subito in campo a dirigere la sfida tra Chievo e Bologna. Ma possiamo tornare ancora più indietro nel tempo, al 24 gennaio 2010: Inter-Milan 2-0 con uno dei più vergognosi arbitraggi mai visti su un campo di calcio. Espulso Sneijder, espulso Lucio, calcio di rigore al 90′ per il Milan: noi non avremmo perso neanche giocando in sette, ma gli avversari erano in dodici. E ancora, 20 dicembre 2006: Lazio-Inter 0-2. Arriva un lancio lungo ad Ibrahimovic che, in fuorigioco, tira al volo praticamente in contemporanea al fischio di Rocchi: seconda ammonizione ed espulsione, al 47′. Continuiamo? Continuiamo: 19 marzo 2008, Genoa-Inter 1-1. Pelè espulso al 40′, ma il motivo è tutt’ora sconosciuto a molti. Potremmo continuare a lungo in realtà, visto che Rocchi si è reso protagonista di ben 7 espulsioni in 16 partite con l’Inter, e potremmo allargare il campo anche ad altre squadre visto che -per esempio- il Napoli, la Roma e altre ancora ne avrebbero da raccontare sul conto del buon (?) Gianluca da Firenze.
Ne ha fatte di tutti i colori, insomma, eppure è sempre lì. Ne ha fatte di tutti i colori, eppure tra pochi giorni potrebbe essere premiato con un posto ad Euro2012.
Perchè?
E’ francamente inspiegabile. Soprattutto in un mondo in cui è (dovrebbe?) essere premiato il rendimento, vedere uno come Rocchi ancora sulla cresta dell’onda nonostante i mille enormi, clamorosi abbagli presi sorprende non poco. Una volta un vecchio maestro mi disse: “Vuoi sapere qual è il metodo più sicuro per capire se un arbitro ha sbagliato in malafede o se qualcuno è contento di quello che ha fatto? Guarda dopo quanto tempo torna ad arbitrare, e guarda la sua carriera dopo quell’errore“.
La carriera di Gianluca Rocchi da Firenze parla da sola.

Nk³

Il calcio è uno sport stupido, l’Inter è l’unico motivo per seguirlo. Fermamente convinto che mai nessun uomo abbia giocato a calcio come Ronaldo (ma anche Dalmat non scherzava). Vedovo di Ibrahimovic, ma con un Mourinho in panchina persino i Pandev e gli Sneijder possono sembrare campioni. Dategli un mojito e vi solleverà il mondo.

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