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Scelte obbligate (o quasi)

Come da regolamento, F.C. Internazionale ha trasmesso all’Uefa la lista dei calciatori iscritti alla prima fase della Champions League 2011-2012.
La lista è composta da 31 calciatori ed è comprensiva dei 4 locali A (formati nel Settore Giovanile Inter), dei 4 locali B (formati nel calcio italiano) e dei 6 componenti della lista B ‘giovani’.
1 Julio Cesar;
4 Javier Zanetti;
5 Dejan Stankovic;
6 Lucio;
7 Giampaolo Pazzini (giocatore locale B);
8 Thiago Motta;
9 Diego Forlan;
10 Wesley Sneijder;
11 Ricardo Alvarez;
12 Luca Castellazzi (giocatore locale B);
13 Maicon;
16 Luca Caldirola (giocatore locale A);
19 Esteban Cambiasso;
20 Joel Obi (giocatore locale A);
21 Paolo Orlandoni (giocatore locale A);
22 Diego Milito;
23 Andrea Ranocchia (giocatore locale B);
25 Walter Samuel;
26 Cristian Chivu;
28 Mauro Zarate;
29 Coutinho;
37 Davide Faraoni (giocatore locale B);
42 Jonathan;
44 Matteo Bianchetti (lista ‘B’ giovani);
48 Lorenzo Crisetig (giocatore locale A);
55 Yuto Nagatomo;
91 Raffaele Di Gennaro (lista ‘B’ giovani);
93 Daniel Bessa (lista ‘B’ giovani);
94 Andrea Romanò (lista ‘B’ giovani);
95 Marek Kysela (lista ‘B’ giovani);
96 Giovanni Terrani (lista ‘B’ giovani).

Ha destato un po’ di scalpore la presentazione della lista Champions dell’Inter tra alcuni tifosi e onestamente non si capisce perchè visto che, alternative alla mano, le scelte di Gasperini erano tutte obbligate o quasi. Certo le difficoltà a costruire la lista-Champions non sono mai un bel segnale per la corretta costruzione di una rosa, e le considerazioni dei giorni scorsi sulla necessità di lasciar fuori un paio di giocatori per rispondere correttamente alle imposizioni dell’UEFA la dicevano lunga, in tal senso. A conti fatti, però, Gasperini ha avuto vita più o meno facile per compilare questo elenco.
Con Bianchetti in lista B, quella riservata ai giovani, c’erano 30 giocatori per 25 posti: cinque dovevano restar fuori.
Le prime due scelte erano logiche e inevitabili: Sulley Muntari oltre a essere sul piede di partenza (occhio al Galatasaray, fino a lunedì) è ormai fuori dal progetto tecnico dell’Inter e di Gasperini, e Emiliano Viviano salterà per infortunio nella migliore delle ipotesi tutta la fase a gironi della Champions. Ne restano 28.
Andrea Poli è stata la terza scelta: il giovane centrocampista arrivato dalla Sampdoria dopo una stagione abbastanza tribolata dal punto di vista fisico, sta ancora smaltendo i postumi di uno stiramento al retto femorale. Impossibile per lui essere pronto per le prime partite del girone, improbabile farcela anche per la terza: se a questo si aggiunge il fatto che non ha fatto la preparazione e non ha ancora sostenuto nè un allenamento nè una seduta tattica con i compagni, ecco che matura la sua esclusione dall’Europa che conta, almeno fino a gennaio. Ne restano 27.
Poli però era iscrivibile in lista come giocatore locale B, ovvero cresciuto nel vivaio di una qualsiasi squadra italiana: il suo posto doveva essere preso da un altro giocatore con le stesse caratteristiche, e quindi Marco Davide Faraoni è entrato in lista, alle spese di Ivan Cordoba. Il numero 2 nerazzurro fra l’altro causa infortunio non ha giocato neanche un minuto nelle amichevoli disputate fino ad ora, e la sua presenza sarebbe stata un rischio anche dal punto di vista fisico: un bel colpo per Luca Caldirola che, Zanetti permettendo, diventa la seconda alternativa a uno dei tre difensori centrali che dovrebbero scendere in campo nelle intenzioni di Gasperini.
Tutto logico e inevitabile, quindi…fino ad una lista di 26 giocatori. Perchè qui è stata l’unica scelta complicata -dolorosa?- di Gasperini: Castaignos o Coutinho? Uno ha fatto tutta la preparazione con la squadra e ha disputato -in maniera fra l’altro più che convincente- tutte le amichevoli giocate fino ad ora, l’altro è arrivato a Milano pochi giorni fa dopo aver vinto il Mondiale U20 con il Brasile e ha iniziato ad allenarsi solo l’altro ieri: nessuno avrebbe scommesso nulla sul giovane brasiliano, eppure il prescelto di Gasperini è stato lui. Perchè?
A prima vista questa di Gasperini sembrerebbe innanzitutto una indicazione tattica: a mercato concluso, è lecito pensare che il mister abbia accantonato l’idea delle tre punte con due esterni per mettere al centro del suo progetto la figura del trequartista (e quindi Wesley Sneijder). Ed ecco che, con 4 attaccanti già in lista, Castaignos sarebbe forse stato di troppo mentre Coutinho andrebbe ad essere l’alternativa naturale di Sneijder, con Alvarez dirottato stabilmente a centrocampo nel ruolo che tutti, sin dal ritiro estivo, hanno indicato come quello in cui rende meglio.
Alcune domande restano quindi in attesa di una risposta che, probabilmente, conosceremo già dopo le primissime partite ufficiali:
1) Davvero Gasperini si è deciso a puntare sul trequartista, in un 3412?
2) Davvero Coutinho ha finalmente trovato nel mister un suo estimatore, che gli concederà minuti e chance mettendolo nelle condizioni di mostrare anche nell’Inter -dopo l’ottimo finale di stagione- tutte le sue qualità?
3) Quella di Castaignos è una scelta dettata dai rigidi limiti della normativa UEFA, o il giovane e promettente olandese rischia di ritrovarsi ai margini del progetto, coperto dagli altri quattro attaccanti in una sorta di riedizione della stagione scorsa di Coutinho?

Nk³

Il calcio è uno sport stupido, l’Inter è l’unico motivo per seguirlo. Fermamente convinto che mai nessun uomo abbia giocato a calcio come Ronaldo (ma anche Dalmat non scherzava). Vedovo di Ibrahimovic, ma con un Mourinho in panchina persino i Pandev e gli Sneijder possono sembrare campioni. Dategli un mojito e vi solleverà il mondo.

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