Bauscia Cafè

Pietà e vergogna

Il mondo del calcio italiano, purtroppo, continua ad offrire squarci imbarazzanti con una continuità che sarebbe da ammirare, se non facesse vergognare. Il tutto corredato da una serie di soloni da divano/poltroncina/blog sempre pronti a spiegarci come il calcio italiano non sia più quello di una volta, e il livello tecnico, e il coefficiente UEFA, e i soldi del marketing, e i grandi nomi…ma tutti, misteriosamente, restano poi in silenzio quando lo squallore che ha avvolto la (fu) gloriosa Serie A si manifesta in tutta la sua potenza. Guardiamo un paio di cose avvenute nell’ultima settimana, per esempio.
La seconda squadra italiana per illeciti e violazioni (della prima parleremo più avanti), per esempio, ha orgogliosamente presentato il suo nuovo sito web. Sorvoliamo tranquillamente sul fatto che più che un sito web sembra un incrocio fra un patchwork pubblicitario (composto da carte di credito, sms a pagamento, campi estivi e abbonamenti regalati al chilo) e una fanzine delle peggiori (“la squadra con più tifosi in Italia”, “Daje Juve”) (giuro).  Come ogni sito che si rispetti, comunque, ha una sezione fondamentale per quelli che “il fine giustifica i mezzi”: il palmarès. Per salvaguardare la salute vostra e dei vostri computer non aggiungeremo link, ci limiteremo semplicemente ad una immagine:

Sonosempretreoquattro

 “Manca la Coppa Ali della Vittoria“, noteranno i più. Sì, è vero, ma non è su questo particolare -seppure importante- che vogliamo soffermarci, quanto sul numero di Scudetti. 29. Il che significa, fuori da ogni polemica, che chiunque è autorizzato a scrivere sul proprio sito ufficiale ciò che più gli aggrada, in barba ad albi d’oro, sentenze definitive della giustizia sportiva e comunicati federali. Il tutto sotto il silenzio assordante di FIGC e Lega Calcio, oltre ai soloni di cui sopra, che nulla hanno avuto da obiettare. FC Juventus ci comunica che ha vinto 29 scudetti, AC Milan afferma di essere il club più titolato al mondo (solo in Italia, perchè l’UEFA non consente di fregiarsi di titoli inventati) e noi aspettiamo impazienti di scoprire chi sarà la prossima. Magari, perchè no, AS Roma si autoassegnerà la coppa fair play. Sarebbe decisamente più credibile delle precedenti due, fra l’altro.
Alzare i toni, fomentare la polemica, invelenire il clima: sono queste dunque -casomai ci fosse ancora bisogno di conferme- le linee guida della “nuova” Juventus, quella società divenuta famosa in Italia per uno “stile” che -adesso lo sappiamo- era evidentemente figlio solo delle vittorie ottenute e indipendente persino dai mezzi con i quali ci si arrivava. Parola d’ordine: calciopoli. Con l’aggiunta della rievocazione di un 5 maggio che ormai fa godere più noi che loro, perchè il 5 maggio è l’inizio del Triplete e perchè è francamente bellissimo vederli festeggiare ancora, ogni anno, per una vittoria di due lustri fa. Ci fa godere pensare che mentre loro festeggiavano il 5 maggio di Lazio-Inter noi alzavamo al cielo Coppe Italia, Supercoppe e Scudetti a nastro, conditi da una Champions League e una stagione trionfale che loro -i signori del sito ufficiale, prima ancora dei tifosi- non hanno mai visto nè mai vedranno neanche nei loro sogni più bagnati.
Alzare i toni, fomentare la polemica, invelenire il clima. E noi li guardiamo contorcersi nei loro deliri colpevolmente in silenzio, colpevolmente partecipi di quell’omertà che nessuno si sogna di infrangere. Perchè -ci piacerebbe sapere da Moratti- non c’è stato nessuno neanche in società che scrivesse due semplici righe chiedendo a questi signori (e alla Federazione, e alla Lega) cosa cazzo gli fosse venuto in mente di scrivere sul sito ufficiale? Non lo sappiamo, e siamo conseguentemente autorizzati a pensare il peggio possibile. Ci piace, però, vedere che i loro pensieri sono tutti sui 29 scudetti e sul 5 maggio 2002, perchè vederli festeggiare il passato rappresenta la garanzia migliore sulla assenza di un futuro, per loro.
Tutto questo mentre su un altro sito ufficiale, quello del Governo Italiano, fra una serie di comunicati troppo ridicoli per essere veri (tanto da portare qualcuno a pensare che esistesse una applicazione-fake tipo “Generatore Automatico di Comunicati”) spuntava fuori questo:

Presidenza del Consiglio dei Milanisti?
Non so se il regime di Franco o quello di Mussolini siano mai arrivati a mischiare in questo modo gli affari di Stato con Real Madrid e Roma. Non credo. Ma di certo non pensavo che si potesse cadere così in basso, onestamente.
Non pensavo che si potesse arrivare ad un punto in cui non esiste più faccia e non esiste più vergogna, a un punto in cui non c’è neanche più il pudore di nascondere cose che, nonostante siano sotto gli occhi di tutti, erano fino ad oggi comunque ritenute sconvenienti e in un certo qual modo nascoste. Oggi non più. Oggi sappiamo ufficialmente che AC Milan è una diretta emanazione non già di Silvio Berlusconi, quanto del Governo Italiano. Oggi sappiamo ufficialmente che Palazzo Chigi ci tiene a precisare che il Presidente del Consiglio non si esprime sullo scudetto per ragioni scaramantiche. Evidenti, bontà loro. Oggi sappiamo ufficialmente che il Governo Italiano spera che uno scudetto al Milan possa portare ulteriori consensi alla guida politica del Paese. Oggi sappiamo ufficialmente che AC Milan è solo una gigantesca operazione di campagna elettorale.
Non sappiamo come si possa sentire il tifoso di una squadra che durante una sfilata per una vittoria si renda conto di non essere nient’altro che un numero, nient’altro che parte di un orrendo carrozzone politico, pubblicitario e mediatico. Non lo sappiamo e ne siamo fieri. Non lo sappiamo e siamo orgogliosi di non saperlo.
Orgogliosi di vincere e perdere sapendo che il fine non giustifica i mezzi più beceri.
Orgogliosi di vincere e perdere sapendo di averlo fatto con le nostre capacità e le nostre forze, senza il vento di nessuna campagna elettorale alle spalle.
Noi non siamo quella roba lì.
Noi non siamo come voi.
Mai.

Nk³

Il calcio è uno sport stupido, l’Inter è l’unico motivo per seguirlo. Fermamente convinto che mai nessun uomo abbia giocato a calcio come Ronaldo (ma anche Dalmat non scherzava). Vedovo di Ibrahimovic, ma con un Mourinho in panchina persino i Pandev e gli Sneijder possono sembrare campioni. Dategli un mojito e vi solleverà il mondo.

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